Capitolo 1.

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Prologo

POV'S MARCO.

"La mia vita è sempre uguale
Sembra calma come me
Appena sotto la superficie
C'è tutto quello che ho di te
E so che non si torna indietro mai
lo so io, lo sai tu.
Ma se dovessi cambiare idea io
E se dovessi cercarmi ancora io
Sarò qui..."

Riecheggiano nella mia testa queste parole come a trapanarmi il cervello.
È notte fonda, giro lo sguardo verso la sveglia e noto che le lucette rosse segnano le 4:20, vorrei girarmi dall'altro lato del letto e ricominciare a dormire, ma proprio non ci riesco, sento il bisogno di prendere un foglio e passare le mie idee su di esso.
E così faccio.
Dopo venti minuti di scrittura e di riflessione decido di andare a dormire per quel poco che mi rimane, domani mostrerò il tutto ai miei collaboratori e vedremo il da farsi.

8.00 a.m
Come previsto la sveglia suona alla solita ora, mi alzo svogliatamente e mi dirigo in cucina a farmi un caffé caldo.
Dopo 10 minuti mi butto sotto il tocco bollente e delicato delle gocce d'acqua che fuoriescono dalla doccia, ci passo mezz'ora buona tra cantare le prime canzoni che mi ronzano in testa e pensare al nuovo progetto discografico da portare avanti.
Un suono fastidioso e puntiglioso mi risveglia dal mio mondo di calma e tranquillità.
"Arrivo!" Urlo invano, nel tentativo di farmi sentire.
Raduno i primi vestiti dall'armadio e di corsa cercando di non cadere mi dirigo alla porta.
"Oh, Marta! Scusa ero in doccia"
"Tranquillo P, voglia di un pranzo insieme?"
Odio quando mi chiama "P", lo sa che mi manda in bestia e lo fa apposta, ma sto al gioco sennò la faccio pure divertire se mi altero
"Ma certo mia cara e dolce manager!" Dico ironico.
Vado a sistemarmi sembrando il più presentabile possibile e verso mezzogiorno ci dirigiamo in un locale poco lontano dal centro di Milano.
Ci sediamo in un'ala del bar abbastanza riservata
"Marta, ieri sera ho composto un pezzo di strofa, non so come mi sia venuta in mente, ma é abbastanza orecchiabile"
Annuncio prendendo tra le mani il menù.
"Dopo pranzo andiamo in studio e mi fai sentire e vediamo cosa farne"
"Affare fatto colonnello!" Affermo ridendo.
La cameriera si fa spazio chiedendoci le nostre ordinazioni
"Piacere sono Adeline, cosa posso portarvi?"

Spazio Autrice
Salve lettori, ecco il prologo che da inizio alla storia.
Spero che questo primo inizio sia a voi gradito e mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Se vi va lasciate dei commenti per farmi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima amici! Baci.






Le Nostre Parole In Circolo. Marco Mengoni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora