Powerful - Major Lazer (feat. Ellie Goulding & Tartus Riley

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Poi sentii gli spari.
-Wood dobbiamo andare!- urlò Zack.
-E se Alpha è ferito?
Zack non rispose. Anche lui aveva paura per Alpha.
-Guarirebbe e ucciderebbe quegli insulsi umani.- rispose acido.
Mi sentii mancare. Non diceva sul serio. Alpha non avrebbe ucciso Benny e gli altri. Vero?
-Wood, se non ci muoviamo i cacciatori arriveranno prima di noi.
-Eccomi.
-Mi dispiace. Alpha non ucciderebbe mai i tuoi amici.
-Va bene...- non ero convinta. In fondo, perché dovrei mai fidarmi di Zack?
-In questa zona devi stare attenta, l'hanno cosparsa di trappole. Attenta a dove metti i piedi.
Improvvisamente dal bosco sbucarono dei cani da caccia. Cani lupo. E dal modo in cui abbaiavano non sembravano molto gentili. E, dietro di loro, i cacciatori.
-Corri!
Correre era orrendo. Le gambe intorpidite dal freddo, il fiato corto, i capelli che andavano dove volevano loro (cioè sempre in faccia). Ma di fermarmi neanche l'idea. Avrei corso anche fino al Giappone, pur di evitare i cacciatori. Mi voltai, correndo al contrario. I cani erano pochi metri dietro di noi, seguiti dai miei compagni di squadriglia con i fucili carichi. Dietro, i cacciatori, quasi tutti anziani. Perché Jennifer aveva dato il permesso di far fare ai Rinoceronti la battuta di caccia.
I miei pensieri vennero interrotti da denti di freddo metalli che affondavano nella carne della mia caviglia.

Non avevo una gran voce. Cioè, se dovevo, cantavo discretamente, ma non ero il tipo da grandi acuti, del genere Christina Aguilera, mi sono spiegata?
Beh, in quel caso, i polmoni si sono riempiti d'aria e, nella fuoriuscita, hanno creato un urlo spaventoso. Dolore. Rabbia. Dolore. L'ho già detto dolore?
Respirare era difficile. La vista era sfocata a causa delle lacrime. Un attacco di panico. Ne soffrivo abbastanza spesso, tutte le stupide terapie non erano servite a niente, se non a aumentare lo stress.
Wood cazzo controllati! Cosa si fa durante gli attacchi di panico? Rimanere calma. Come cazzo faccio a rimanere calma se non riesco neanche a respirare?
Zack si inginocchiò accanto a me e controllò la trappola, cercando un modo di toglierla.
-Fa male...- bisbigliai.
Aveva le mani sporche di sangue. Il mio.
-Tu sei forte Wood. Ok? Sei la persona più forte che io conosca. E puoi superare anche questa.
Poi mi baciò. Non vi dico come è stato perché, se permettete, sono cavoli miei. Vi posso solo dire che non me lo immaginavo così. Ovvero in mezzo a un attacco di panico e con un piede incastrato in una trappola.
Quando ci separammo ritornò ad armeggiare con la mia caviglia, finché non la liberò.
Con i cacciatori alle calcagna, cercammo di scappare.
Vi dico un segreto: correre con una caviglia massacrata non è facile.
Mi portò fino al campo, precisamente dietro la mia tenda.
-Non posso entrare così. Come lo spiego agli altri?
-Aspetta.
Lentamente avvicinò le mani alla mia caviglia, e rabbrividii al tocco.
-Me l'ha insegnato Alpha tempo fa. Non l'ho mai fatto con ferite così profonde ma posso provarci.
Le sue mani divennero bianche e in rilievo apparvero le vene, diventate nere. Capii cosa stava facendo. Assorbiva il mio dolore.
-Mi dispiace. Più di così non posso fare.
Mi guardava con le lacrime agli occhi. Nel blu notte potevo vedere le stelle.
La pelle era ricresciuta, le ferite cicatrizzate. Riuscivo a camminare.
-Grazie.- sussurrai.
Aveva sofferto per me.
-Di niente.
Si avvicinò pericolosamente. Poggiò la fronte sulla mia, sfiorando la punta del mio naso con il suo. Sarebbe stato lo scenario perfetto per un bacio se non fosse per i ragazzi dei Rinoceronti che scendevano dalla collina, diretti alla propria tenda.

Ok fa cagare
Oggi mi sento particolarmente
Sdolcinata
Anzi no
Io non sono romantica
Per niente
Na ha
Nada
Nothing
Non so altre lingue...
Comunque fa cagare lo so
Per colpa della mia cara amica Maria
L'ho scritto e postato
In fretta e furia
Sorry.
Comunque non siete molto attivi
E sta cosa non mi piace.
Quindi non scriverò altro finché
Almeno tutti i capitoli
Arrivano a 20 visualizzazioni ciascuno
Oggi sono stronza lo so
È un lavoro a tempo pieno.

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