Capitolo 4: Il mio nuovo segreto

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"Sta per morire devi provarci"
"Ma non so se ci riesco, e se poi lo uccido io?"
"MUOVITI"

******

"D-dove sono... AH CHE DOLORE!"
"Cosa succede Jack?!" Dice mia sorella affannosamente
"Nulla ho soltanto sentito una fitta alla mascella, esci Ab." Le rispondo.
È strano, l'ultima cosa che ricordo è che ho sbandato con la macchina e poi nulla più. Come è possibile che mi ritrovo dentro la mia stanza? È tutto così... dannatamente strano! Mi sento così pieno di energia, eppure non è mai successo quando mi sveglio.
Mi giro in cerca del mio telefono, ma non lo trovo. Allora prendo il telefono di casa e incomincio a farlo squillare *Nobody nobody... Nobody can drug me down*
Sento la suoneria in lontananza. Stacco e mi alzo dal letto, infilo le pantofole e incomincio a cercare il telefono.
"AAAAB CHIAMA SUL MIO TELEFONO NON LO TROVO!" Grido a mia sorella
"OK" grida in risposta.
Nemmeno 4 secondi e incomincio a risentire la suoneria, allora cammino in direzione della musica.
"MA... È impossibile!" Sento la musica fuori la porta, ebbene la apro e vedo il telefono sul cruscotto della macchina.
"Ma come faccio a sentirla?!" Dico ancora più perlpesso. Apro la macchina e prendo il telefono, è tutto troppo strano, devo chiamare Dereck per sapere se ieri davvero ho sbandato o è stato un sogno ed ho un vuoto di memoria.
*tuu...tuuu*
"Pronto."
"Ehm, ciao Dereck! Sono Jack. Volevo chiederti una cosa..."
"Ehm ciao Jack, in questo momento sono impegnato non è che ci possiamo incontrare più tardi?"
"Vabbenissimo"
"Okay! Da me alle otto" dice e stacca la telefonata.
Come mai tutta questa gentilezza? Non che lo sia stato ieri (quando l'ho accompagnato a casa) ma sembra strano che tutto di un botto è diventato gentile.
Torno in casa rendedomi conto di essere ancora in pigiama, torno su in camera mia e incomincio a scegliere i vestiti da mettere. Una volta scelti vado in bagno, apro l'acqua a freddo, ed entro nella doccia.
Vado giù, ho sentito un odore succuolento e le mie papille sono andate a puttane. Arrivo in cucina dove mia madre prepara la colazione.
"Ehi Jack, come va?"
"Bene mamma tu?"
"Bene, oggi ho preparato la tua colazione preferita: uova e bacon" nel dirlo si gira troppo velocemente e perdendo l'equilibrio incomincia a cadere all'indietro facendo volare la padella ancora rovente. Con uno scatto recupero la padella e mia madre, salvandole la vita.
"Grazie Jack sei il mio eroe!" Dice mia madre. Ma io rimango perplesso una volta in più, ero all'entrata della cucina, e mia madre era lontanissima. Come cazzo ho fatto a raggiungerla dopo aver preso la padella?! Finisco la mia colazione, ma non mi piaceva... un'altra cosa strana! Come ha detto mia madre è la mia colazione preferita! Ok ok, sto diventando pazzo. Ebbene nonostante non mi sia piaciuta ho addirittura ancora fame, dopo la grandissima porzione che mi ha fatto, di solito mi sazio anche per il pranzo.
Vado nella mia stanza e metto le cuffie nelle orecchie.
Ad un certo punto entra "l'uragano Ab"
"Jack, senti! Devi prestarmi la macchina per le otto devo assolutamente andare al centro commerciale con le mie amiche, quel figone di Charlie mi ha chiesto di uscire"
"Ab, scordatelo! Alle otto ho un'appuntamento con una persona e non posso mancare" dico, nel frattempo incomincio a guardare mia sorella come se me la volessi divorare.
"Ah! Ok.." risponde triste.
"P-puoi uscire per cortesia?" Le chiedo
"Mhh no" risponde
E nel frattempo la voglia cresce sempre piú
"Ab esci ti prego" dico sofferente
"No"
"HO DETTO ESCI AB!" Dico tirando un pugno al muro, il cui mi si sgretola in mano.
"ODDIO JACK MA CHE CAZZO FAI?!" Dice mia sorella correndo fuori dalla stanza. La mia voglia continua imperterrita ad aumentare sempre di più, e incomincio a sentire l'odore di mia sorella, mio padre e mia madre. Cosa cazzo sta succedendo! Devo andare nel bosco, subito. E così faccio, prendo tutto corro giù, saluto e me ne vado.
Corro verso questo vialetto, freno di colpo e vado nel mio posto preferito. Quando ero un'adolescente venivo qui per cantare, sfogarmi e stare un pò solo. Quando la vita mi riservava il brutto questo posto era la mia valvola di sfogo, ed anche quando mi succedevano cose strane... ma non mi sono mai successe cose tipo questa.
Incomincio a cantare, mi fa stare meglio. Ad un certo punto sento qualcuno dietro di me. Un cervo, niente di che.
"Oh ancora?!" Dico. La voglia è tornata, e senza pensarci due volte, faccio quello che l'istinto mi dice di fare. Incomincio a correre verso il cervo, lui corre più di me, allora aumento la velocità. Faccio un salto enorme cadendo sul cervo, prendo il suo collo tra le mie braccia e...
Dopo averlo ucciso gli do un morso sul collo e incomincio a succhiare. Finisco il mio lavoro e correndo torno al posto di prima.
"Che cazzo ho fatto. Sono un vampiro?! Possibile mai?! Non ci posso credere" è tutto impressionabilmente strano, cosa mi succede?! Può essere che è solo un sogno tanto reale! Si sarà sicuramente cosí. Prendo il telefono e cerco (con la fotocamera) di vedere come stanno i miei capelli, li aggiusto e mi faccio una foto per sbaglio, vado nella galleria per cancellarla quando noto che le mie iridi si sono tinte di rosso. Ok ok ok se questo è un sogno, allora svegliatemi. Desideravo essere un vampiro, ma non immaginavo nemmeno lontanamente che se fosse realmente accaduto, avrei potuto far del male ai miei familiare o amici o ipotetici fidanzati. È un dato di fatto a cui non ho dato attenzione visto che i vampiri esistono solo nei racconti o nei film. Si è fatto l'orario di incontrare Dereck. Ma con gli occhi rossi non posso incontrare proprio nessuno. Mi affretto a chiamarlo.
"Jack, ma dove sei! Ti sto aspettando da un quarto d'ora!" Risponde immediatamente articolando questa frase.
"Ehm Scusami Dereck ma non posso più venire"
"Ah ho capito, va bene, fammi sapere se più tardi ci sei allora, così casomai ci vediamo dopo se ora non puoi." Dice dispiaciuto
"Okay, ti farò sapere." Rispondo e chiudo la telefonata. Non posso rischiare che qualcuno scopra il mio nuovo segreto.. non so nemmeno come fare con la mia famiglia.
Voglio rimanere qui per adesso, dopo penserò a come fare.
"Non dovresti essere qui sai? È molto pericoloso."

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