Capitolo 7: Abitudine

26 1 2
                                    

Sono solo in quella che dovrebbe essere la mia stanza e anche quella di Dereck.
È incredibile come le cose si siano evolute velocemente.
Dovrò abituarmi alla mia nuova vita.
La prima cosa su cui abituarmi sarà l'assenza della mia famiglia.
Sono le 3:56 A.M.
Dovrò abituarmi e trovare un passatempo dato che i vampiri non dormono.
Non riesco a stare fermo, devo trovare una scusa plausibile per i miei, ma sembra che non ce ne sia nessuna.
Sto girando in tondo nella stanza, sono nervosissimo, di solito quando capitava nella mia "vita da umano" andavo a dormire, almeno così non pensavo troppo. Sono una persona molto lunatica, è ciò non mi fa bene!

"Basta! Ho deciso!" Dico, e con passo volece vado verso la porta. Devo rivedere la mia forza e riuscire a comandarla, dato che la maniglia mi si è sgretolata in mano.
Dovró scusarmi con Carlisle.

Scendo le scale, non sento nessuno. Ad un certo punto qualcuno mi tocca la spalla.
"Ehi Jack! Come stai?" Mi dice Chris con dolcezza.
"Ehi Chris, tutto bene, sto cercando ancora una scusa per i miei e stavo per impazzire. Avevo bisogno di uscire da quella stanza."
"Ohw, Dereck ha lasciato le sue scarpe nella stanza?" Dice ridendo.
"No, ahahahahah, almeno, io non le ho viste, e non ne ho sentito la puzza!" Dico seguendolo.
"Meglio così, potrebbe metterti K.O."
"Perfetto!" Dico ridendo ancora
"Comunque, ti guido io!" Dice e mi fa strada verso la cucina, dove vi sono anche tutti gli altri.
"Ciao a tutti" dico io.
"Ehi Jack! Come va?" Mi dice Carlisle.
"Bene, ehm, Carlisle, devo chiederti scusa per una cosa.." dico.
"Per cosa?" Dice girandosi inarcando un sopracciglio.
"Uscendo dalla stanza ho rotto la maniglia della porta" dico imbarazzato.
"Macchè! Tranquillo! È capitato a tutti ahahahah." Menomale che l'ha presa a ridere.

"Hai sete vero?" Dice all'improvviso Nicole
"Ehm, si, come fai a saperlo?" Le chiedo.
"Giusto, non sai che alcuni di noi hanno un dono!" Dice lei. Questa ragazza è molto dolce, un pò come Chris, Gary, Carlisle e Liz. Sembra come se mi stessero facendo sentire importante e non un completo sconosciuto.
"Mi sa che è già ora di parlarne!" Dice Chris.
"È meglio che sappia tutto!" Continua Gary.
"Ma sapere che cosa?"
"Jack, alcuni vampiri hanno un dono, ad esempio: Nicole prevede il futuro, Gary ha il controllo delle emozioni, Chris il potere di accercarti o farti vedere un posto che preferisce e Dereck quello di leggere nella mente."
"Ah, perfetto. Può anche sentire i miei pensieri quello!" Dico indicando Dereck.
"Credimi, ho ben altro da fare che sentire i tuoi pensieri, ed è inutile che mi mandi a fanculo adesso."
"Che discorso coerente che hai fatto!" Dico con sarcasmo.
"Madonna mia, peggio di cane e gatto sti due!" Dice intromettendosi Jane.
"Non so che problemi hai, non penso che io ce l'abbia con te Jane." Le rispondo.
"Mi date sui nervi, vado a fare un giro." Dice e poco dopo scompare.
"Riprendendo il mio discorso- dice Carlisle -inoltre i vampiri diciamo che hanno come un presidente della repubblica, non che dettino leggi, ma che sono i vampiri più potenti presenti in questo mondo. Si chiamano Volturi, ne sono quattro: Aro, che ha lo stesso dono di Dereck, Jade, che riesce a farti provare dolore con il pensiero, Calum e James." Dice concludendo.
"Quindi i volturi sono quelli da rispettare?" Dico.
"In parole povere, si." Risponde infine Carlisle.
"Capisco, va bhè! Dove posso bere?" Chiedo.
"Se vuoi ti faccio uno dei miei cocktail!" Dice Gary.
"Va bene, fallo leggero che non lo reggo tanto l'alcool" dico.
"HAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAH, i vampiri non si ubriacano Jack." Risponde Liz.
"OHW" dico io. Che figura
"È inutile, tanto non lo potevi sapere" dice Dereck.
"Ho chiesto per caso il tuo parere?"
"Ci rinuncio" dice Dereck.
Mi da sui nervi quel ragazzo, eppure però non è carino quel che sto facendo, mi ha pur sempre salvato la vita.
"Eccoti il drink!" Dice Gary facendomi smettere di pensare.
"Grazie!" Rispondo.
"Com'è?!" Mi dice appena faccio il primo sorso dalla cannuccia.
"Buonissimo! Complimenti Gary!" Rispondo. In effetti è buono, ha messo un'ingrediente che lo rende buonissimo, quasi succoso, chissà cos'è!
"Si chiede che ingrediente gli hai messo all'interno per renderlo così buono." Dice Dereck.
"Ehm, si, me lo chiedevo." Dico guardando storto Dereck.
"È semplicemente un misto di vodka e un pò di sangue." Dice.
"Ah! Ecco cosa era! Complimenti! Davvero."

Driin driin

"Oh dio mio! È mio padre! Ed ora?!" Dico allarmandomi.
"Ehm, digli che rimani a dormire da un amico!" Risponde Chris.
"Ok!"

-Pronto
-Ehi Jake! Dove sei?! Un'altra nottata fuori!
-Scusa papà, avrei dovuto avvertirti, sono a casa di un mio amico a dormire.
-Mh, capisco, chi è questo ragazzo?
-Non lo conosci! È entrato nella comitiva da poco.
-Va bene, sappi che stasera devi esserci! Abbiamo una cena con i fratelli di Kate (mia madre).
-Uh? Perchè?
-Il tuo bis nonno è passato a miglior vita.
-Avevo un bis nonno?
-Si, ora devo andare! A stasera.
-Ciao papà.
-Ti voglio bene.
- A-anche io.

"Cosa ha detto?" Chiede Carlisle.
"Che stasera deve andare ad una cena, il suo bis nonno è passato a miglior vita." Dice Dereck.
"C'e l'ho la lingua eh!" Dico io.
"Dobbiamo aiutarti allora." Dice Carlisle.

E così fecero, mi riempirono fino allo sfinimento di sangue, sperando che non torni durante la cena. Durante la caccia Carlisle mi ha dato istruzioni su come comportarmi e su come trattenere la sete nel caso del suo ritorno. Inoltre mi ha assicurato che Gary e Chris sarebbero stati fuori al posto per qualsiasi evenienza.

~
La sera:
"Non so che mettermi." Sto parlando da solo, Dereck nel suo armadio ha tutti smoking ammuffiti e logorati dal tempo, ormai hanno fatto il loro corso. Non saprei che mettermi, di certo non posso andare ad una cena così importante in jeans e maglia.

Toc toc

"Avanti" dico.
"Ehi!"
"Ehi Chris!"
"Come sta andando con la prova smoking?" Dice con aria annoiata
"Per niente bene. Sono tutti ammuffiti e consumati!"
"Avevo pensato a questo! Lasciami fare una cosa!" Dice lui.
"Tipo?"
"Chiudi gli occhi!"
"Ok."
Esce dalla stanza e dopo un secondo rientra, si siede accanto a me sul letto e poggia qualcosa sulle mie gambe.
"Adesso aprili!" Dice eccitato.
Appena apro gli occhi, vedo uno smoking sulle mie gambe, apro la busta e mi alzo per vederlo interamente. È bellissimo, nero come la pece, con un fazzoletto rosso nella tasca sul petto a destra. Nella busta vi sono anche una camicia e un papillon.
"Grazie Chris! Non dovevi." Dico arrossendo
"Ohw, non ringraziare" dice ammiccando.
"Vado a metterlo." Dico eccitato, e corro in bagno a svestirmi per indossarlo.

~

Sono arrivato a metà, ma non riesco ad entrarci, è dannatamente difficile! Così chiedo aiuto a Chris dato che sa usare la sua forza, io ho paura di stracciare tutto lo smoking.
"CHRIS! CI SEI?"
"Eccomi, che succede?!" Dice preoccupato.
"Non riesco ad infilarlo! Ahahahahah"
"Ma che posizione buffa! Ti farei una foto se avessi il telefono!"
"Ed io ti ucciderei! -Dico ridacchiando- Aiutami suu!"
"Uh, si!"
Siamo vicino alla vasca, e l'equilibrio è scarso, Chris spinge per farmi entrare le braccia, io rimango immobile per evitare danni. Alla fine riusciamo nel nostro intento, soltanto che cadiamo entrambi verso il muro, io riesco a stoppare la caduta, ma Chris no.
"Oh, Chris! Ti sei fatto male?" Dico ingenuamente.
"Hahahahaha, devi ancora abituarti!" Dice lui.
"All'idea di essere un vampiro? Si! Ahahahaha."
"Ohw, Jack! Stai benissimo con questo smoking!" Dice schiettamente.
"Uh, grazie." Dico arrossendo.
Ci stiamo guardando negli occhi, sono sguardi intensi quelli che ci scambiamo. Non so, ma sembra che Chris sia quello che riesca a leggere nel pensiero, i suoi occhi sono profondi, ti scavano dentro.
Ci stiamo avvicinando, guardandoci sempre negli occhi.
Questi occhi sono i più belli che io abbia mai visto.
Lui è molto più alto di me, se fossi umano mi sarebbe venuto il torci collo per riuscire a guardarlo negli occhi.
Siamo a pochi millimetri, i nostri respiri si scontrano, abbiamo entrambi un respiro irregolari, le nostre pause mentre ci avviciniamo l'un l'altro sono come scuse, per fermarsi e decidere se lo vogliamo, e se l'altro vuole ciò.

Avviene il contatto.

Ha delle labbra soffici, mi da dei piccoli baci.
Dolcemente lui mette la sua mano dietro la mia nuca, incomincia a strusciarla tra i miei capelli.
Entrambi vogliamo di più, vogliamo più contatto, quasi come se questa attesa ci stesse ferendo dentro.
Apro leggermente la bocca, mandandogli un segnale, lui lo percepisce, si fa strada nella mia bocca ed incominciamo ad intrecciare le nostre lingue, quasi come se stessero danzando.
I nostri ansimi facevano da orchestra, come quando in un film c'è la scena di un bacio e all'improvviso parte la musica in sottofondo, ma questa è la realtà.
I nostri cuori sono irregolari, posso sentire alcuni miei battiti mancare, i suoi invece accelerare.

"Non ci posso credere!".

The vampires loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora