Capitolo 8.

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LUTE'S POV
Sono pronta, la parrucchiera mi ha ricciato i capelli e ho un rossetto rosso fuoco e agli occhi ho un semplice eyeliner e strati di fondotinta di tutti i tipi. Mi faccio aiutare a mettermi il vestito e mi metto i tacchi che sono altissimi. Mi guardo allo specchio e mi sento favolosa, mi sento bella mi piacerebbe che mia madre fosse qui a vedermi e vantarsi di me. Sono la sua copia. Sento bussare e entra papà con una scatola blu in mano con sopra scritto Chopard. Lo abbraccio e li lascio il rossetto sulla guancia. "Sei bellissima! Sei uguale a tua madre."mi commuove sentirlo dire da lui. "Grazie papà."dico abbracciandolo di nuovo. "Questo è un piccolo regalino."dice lui aprendolo e all'interno ci sono dei orecchini. "La devi smettere di farmi i regali."dico io indossandoli. "Finché me lo posso permettere te li farò. Vabbè io vado giù, ci sono già alcuni ospiti."dice lui andando via.

JOSH'S POV

Manca un quarto alle 17.00 e io mi sono già preparato e aspetto papà che è andato a trovare un suo amico. Spero che quella ragazza non sia Lute e che sia solo una coincidenza. Vedo papà che arriva e scendo giù. Prendo le chiavi della mia Audi R8 nera ed esco. Fa caldissimo e io ho la camicia e la giacca sopra. Papà mi sorride e entra in macchina prendendomi le chiavi della macchina di mano, ma lo lasciai fare. 

Non ci posso credere. È davvero il papà di Lute dato che stiamo andando verso casa sua. Oh merda cosa penserà quando mi vedrà? Sto sudando, un po' per il caldo e un po' per lei. Ora siamo davanti a casa sua e papà mi restituisce le chiavi. Entriamo  in casa e la cerco con lo sguardo. Il signor Stephen si sta avvicinando a noi.
"Stephen!"dice papà appena lo vede e si abbracciano. "Come stai?"gli chiede lui staccandosi. "Sei invecchiato fratello."dicono entrambi ridendo.
"Lui deve essere Josh. È cresciuto tanto dall'ultima volta che l'ho visto."dice lui guardandomi.
"Si, piacere di conoscerla."gli dico gentilmente e gli stringo la mano, so che sono un assassino e un criminale ma so anche comportarmi come un vero signore. "Non darmi del lei. Forse non ti ricordi di me, l'ultima volta che ci siamo visti eri così."dice lui mettendo la mano poco più in alto del suo ginocchio. "Ah ecco che arriva mia figlia Lute, la conosci? Andate nella stessa scuola."dice indicandola, mentre lei con tutta la sua bellezza scende le scale, appena la vedo mi si forma un sorriso che non posso trattenere. È bellissima con quel vestito, le sta d'incanto e poi le sue labbra rosse fuoco. Suo padre le fa cenno di venire da noi e lei gli sorride in segno di approvazione. Mi accorgo che sto ancora sorridendo e ritorno normale. "Lei è Lute, mia figlia, lui è il signor Walker."dice suo padre, e lei porge la mano verso mio padre e lui la prende baciandola come un gentiluomo. Lo dovrei fare anch'io? "Papà mi ha detto che sarebbe venuta."dice lei, non sembra la solita Lute, sembra una persona completamente diversa. "E lui è suo figlio Josh."lei mi porge la mano leggermente più in basso così che io la possa stingere e non baciare, ma io voglio fare come cazzo voglio non come vuole lei quindi la prendo e le dò un morbido bacio. "Fai vedere la casa a Josh? Così intanto noi due parliamo un po'."le chiede suo padre e lei annuisce. Vado da lei è le dico di appoggiarsi al mio braccio e scocciata accetta. Mi porta dietro casa sua probabilmente per parlare. Ci fermiamo, prima guarda a destra e poi a sinistra e si mette davanti a me. "Allora sei tu il figlio del vecchio amico di mio padre?"   "Fino a prova contraria."dico io. "Ogni volta che mi voglio allontanare da te mi avvicino il doppio."dice lei. "Non ho ancora capito qual'è il problema? Perché non possiamo? Cosa vuol dire?" "Perché no! Noi due insieme siamo troppo sbagliati, ci faremo molto male, ti conosco da poco e ...io ho paura di te."dice facendosi piccola e guardando in basso. "Non potrei mai farti qualcosa."
"Dammi un motivo per cui dovrei fidarmi! NON C'È!"dice lei alzando poco la voce. "Perché io...ti amo."dico io senza pensare a ciò che ho detto, ora sì che l'ho spaventata. Mi guarda e non sapendo cosa dirle la prendo e la sbatto al muro mettendo le mie mani dietro le testa e la schiena per non farle male e la bacio appassionatamente, anche lei ricambia il bacio e stringe le mie spalle. Ci stacchiamo,  la guardo e lei affonda la testa nel mio petto e io le accarezzo i capelli. Mi prende per la mano ed entriamo in casa,  facciamo finta che non è successo nulla ed andiamo in camera sua. Chiudo la porta a chiave e spengo la luce.
Mi tolgo la giacca e la camicia e sento lei che si toglie i tacchi. "Aiutami..."sussurra mentre cerca di togliersi il vestito. La aiuto a togliersi il vestito e mentre il vestito le scende lungo il corpo insieme alla mia mano.
La giro di colpo verso di me ed è senza reggiseno, quindi si appoggia al mio petto per non farsi vedere e sento i suoi piercing freddi sui capezzoli, sul mio petto e lei sente i miei sopra il suo seno. Iniziamo a baciarci e la spingo sul letto salendo su lei a cavalcioni. Le blocco le mani sopra la testa ed inizio a scendere giù con la bocca e lei eccitata cerca di liberarsi. Ritorno alle labbra e comincio a morderle. "Ti voglio..."le dico e sei mi guarda negli occhi ed annuisce.
La bacio infilando la lingua dentro la sua bocca e faccio scendere la mano fino al suo sedere stringendolo forte.
Ad un tratto mi squilla il telefono e vedo che è papà. Cazzo! "È mio papà."le dico. "Merda!"dice lei alzandosi dal letto coprendosi le tette con la mano ma riesco a vederla lo stesso è quando se ne accorge usa anche l'altra mano. "Pronto papà."
"Ma dove siete finiti?"chiede lui "Lute mi sta facendo vedere la casa."dico io trattenendo le risate. "Va bene, venite che sono quasi le sette." 
"Si, a dopo."butto giù e mi giro verso di lei che si sta mettendo il vestito ma è sempre sbottonato perché non ce la fa a chiuderlo. "Cazzo! Mi aiuti o starai lì a guardarmi!"dice lei cercando di chiuderlo.
"Arrivo."dico io andando da lei. "Sei bellissima..."la abbraccio da dietro e le bacio il collo e lei mi accarezza la nuca spostando la testa all'indietro. Faccio pressione sul suo sedere e la sento ridere.
"Non sai cosa ti avrei fatto stasera..."dice lei con voce maliziosa, poi si china per prendere i tacchi e mi sta facendo davvero eccitare perchè si sta letteralmente strisciando.
"Cara... ah non mi provocare perchè giuro che..."non resco a finire la frase perchè ho bisogno di staccarmi perchè l'eccitazione è alta e la mia voglia di scoparla è eccessiva.
"Prima di uscire dalla camera si sistema i capelli e e il trucco. E io vado accanto a lei a sistemarmi il papillon. Prende una salvietta e mi pulisce il suo rossetto rimasto sulle mie labbra e sul collo. "Menomale hai i tatuaggi e i succhiotti sul collo non ti si vedono tanto!"dice controllandosi il collo.
"Non sono così stupido da farteli sul collo, ma... guarda le tette."dico scoprendola e a mia sorpresa non si vergogna ma ride. Apre la porta ed usciamo facendo finta di niente.
Quando scendiamo giù, noto che la maggior parte degli ospiti è nella parte bar in piscina a divertirsi.
"Oh finalmente, dove eravate finiti."dice mio padre. "Questa casa è grande, c'è molto da vedere."dice lei al posto mio, non sono tanto bravo a inventare delle bugie. "Tra poco faccio chiuddre il bar e così vanno via tutti, non sopprto più nessuno"dice Stephen ridendo e papà annuisce.
Dopo che tutti gli ospiti erano andati via. Ci sedemmo a tavola e io mi misi accanto a Lute, lei davanti mio padre e io davanti il suo. "Ascolta Lute, ho una cosa molto importante da dirti."le dice suo padre. Penso che le dice che lui ha fatto parte della gang. Le prendo la mano sotto al tavolo e gliela stringo e lei lo capisce subito. "Cercavo il momento giusto per dirtelo e penso che sia questo, quando c'è anche James qui e Josh. Loro due fanno parte di una gang fondata da me e James." Guardò me e poi guardò mio padre e poi Stephen. "Di Josh lo so."dice lei semplicemente. "Ma voi vi conoscete?"ci chiede mio padre. "Si, per via della scuola."risponde lei. "Papà l'ho sempre saputo e anche di zio James, così mamma mi diceva di chiamarlo 'zio James', lei mi ha raccontato tutto." COSA!? "Mamma ti ha detto tutte queste cose?"le domanda Stephen. "Si papà, puoi stare tranquillo ormai quello è successo è nel passato."dice lei sorridendogli. "Mi piace essere chiamato 'zio James'!"esclama mio papà e ridemmo tutti.
"Stephen mi ha detto che tra poco compi i tuoi 18 anni, e per questo ho deciso di farti un piccolo regalo."dice facendomi un cenno con la mano.
"Grazie mille, non dovevi!"tiro fuori la scatolina e gliela porgo, quando lei lo apre si alza e va a ringraziare papà e poi viene da me e mi abbraccia dandomi un bacio sulla guancia e Stephen guardò papà e si misero a ridere. Cosa hanno in mente questi due? La aiuto a mettersi il braccialetto e subito dopo mi squilla il telefono ed esco fuori. È Jar. "Cosa c'è?"   "Stasera vieni a ballare? Io e Muriel ci andiamo se vuoi porta una delle tue ragazze ma basta che ci divertiamo un po'."   "Sono a cena da Lute con mio padre. Non so se posso venire." "C'ero anch'io e Muriel e suo padre ma non ti ho visto."  "Va bene vengo, convinco Lute."   "Va bene a dopo." Metto giù e ritorno a tavola. "Scusate..."dico mettendomi a sedere. "Chi era?"chiede papà. "Era Jared mi ha chiesto se mi andava di uscire."   "E allora perché sei sempre qui? La vita va vissuta vai a divertirti."risponde il papà di Lute che mi sa che ha un po' esagerato con l'alcool. "Ti volevo chiedere se potevo portare anche Lute."  "Certo! Non lo devi chiedere a me ma a lei." "Per me va bene."dice lei ridendo. "Allora vado a cambiarmi."
Dopo 20 minuti scese le scale con un vestito nero corto e le converse nere borchiate e ha sempre il braccialetto che le ha regalato papà. "Ciao zio James! Ciao papà!" "Ciao!" si salutarono e andammo via. Appena superammo la porta le presi la mano e intrecciai le dita alle sua."Il club è due ore lontano da qui, è vicino al mare."
"Uffa è lontano!"
Dopo una mezz'ora di viaggio lei si mise a dormire e decisi che non era il caso di portarla a ballare, è stanca e vuole dormire a quanto pare. Mando un messaggio a Jar dicendogli che non posso venire e mi dirigo a casa mia. Parcheggio davanti casa e le prendo in braccio, dopo 3 ore per aprire la porta di casa, la porto su in camera mia. Chiudo la porta a chiave per paura che mio padre potesse entrare e spengo la luce, stasera c'è la luna piena e ci si vede benissimo anche senza la luce. Le levo le scarpe e si sveglia. "Non sto cercando di portarti a letto a tua insaputa sei troppo stanca per andare a ballare così ti ho portata a casa mia."dico io alzando le mani in alto. "Meglio così almeno mi posso riposare un po'. Mi daresti per favore una maglietta, non posso dormire col vestito, prendo la prima cosa che mi capita ed è una maglietta nera con lo scollo a V che mi hanno regalato ma che non ho mai messo. "Una più bella?"dice lei ridendo. "No, mi piace questa almeno ti si vedono un po' le tette."dico portandogliela e lei mi fa la linguaccia. Mi spoglio anch'io rimanendo in boxer. Menomale che ho il letto matrimoniale, lei si mette dentro le lenzuola e io mi sdraio accanto a lei. "Amore ho tanto sonno..."dice lei sbadigliando. "Amore? Da quando hai un cuore."dico stringendola. "Ho sbagliato, volevo dire Am... erda."dice lei ridendo. Siccome ha il mio braccio davanti alla bocca, mi morde. "Aiaa! Molla! Lasciaa!"dico io e lei ancora non si stacca. "Cos'era quello? Perché mi hai morso?"  "È una forma d'amore."dice dando un bacio dove ha morso. "Persona strana."
Ora che la guardo meglio vedo che è magrissima e questo non va bene. Magari quando avrò la possibilità le parlerò, ma ora rovinerebbe il momento.

LUTE'S POV

Mi sveglio nel letto di Josh con il suo braccio tatuato attorno alla mia vita. Sposto il suo braccio sul letto e prima di alzarmi gli do un bacio sulla fronte ma lui non si muove, che dormiglione. Apro piano la porta e controllo se James è in casa al piano di sopra non c'è nessuno, scendo le scale e vado in cucina e sul frigo c'è un bigliettino :'Sono a prendere un caffè con Stephen. Oggi siamo a pranzo fuori insieme a lui e Lute, sei invitato anche tu.' Preparo dei pancake per Josh, ho intenzione di portargli la colazione a letto. Prendo un vassoio e gli riempio anche un bicchiere di succo. Cerco anche qualcosa per me e fortunatamente trovo una piccola bottiglia di birra. Metto tutto nel vassoio e vado su, appoggio il vassoio sul comodino e lo sveglio. "Josh... svegliati..."dico andando vicino a lui e dandogli dei baci sul braccio. "Mmmm..."mugola e affonda la testa nel cuscino. "Sù alzati!"nessuna risposta da parte sua. "Eh che cazzo! Al-za-ti!"dico io tirandogli delle cuscinate. "Va bene! Basta che la smetti."dice lui alzandosi e prendendomi il cuscino di mano. "Buongiorno anche a te."dice lui dandomi un bacio a stampo. "Ti ho preparato la colazione."dico io prendendo il vassoio. "Grazie! Ma non bevo la birra appena sveglio." "La birra è per me."dico prendendola e bevendone un sorso. "No."dice afferrando la bottiglia dalle mie mani. "Dammela." "Mangia questo."dice lui imboccandomi un pezzo di pancake. "Ah, oggi siamo a pranzo insieme a quei due, quindi mi devi accompagnare a casa."lo informo io. "Va bene."dice prima di bere il succo.
Dopo la colazione ci preparammo e andammo a casa mia. "Allora ci vediamo dopo a pranzo."dice lui fermando la macchina davanti al cancello. "Si. Ciao."dico dandogli un bacio a stampo.

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