capitolo10♡

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Il mio letto si muove a ritmo di una strana danza e le mie coperte tirate via, il mio povero corpo esposto al venticello londinese e alle urla, non ben definite, delle mie amiche.
"Ma che cazz-urlo- che state passando?" mi ritiro su le coperte
"Non ci crederai mai-urla una delle due- abbiamo trovato tre biglietti nella casella della posta"
"Biglietti di cosa?" Mi metto seduta
"per il concerto dei 1D" piange Francesca
"La busta è firmata Harry Styles" mi abbraccia
"Interessante" il mio solito sarcasmo
"Che entusiasmo" si ricompone la bionda
"Si..l'entusiasmo per andare a fanculo" mi rimetto nel letto
"Divertente" urlano in coro uscendo dalla stanza.
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Da:Harry
A:Federica
Come hanno reagito le ragazze?

Da:Federica
A:Harry
Hanno pianto....

Da:Harry
A:Federica
Si, lo so, facciamo questo effetto

Da:Federica
A:Harry
Ndimen?
Presuntuoso

Da:Harry
A:Federica
Ndimen? Che significa?

Da:Federica
A:Harry
Significa "addirittura?" in napoletano.
Sei un ignorante

Da:Harry
A:Federica
.......
Secondo te io so il napoletano?

Da:Federica
A:Harry
Dovresti.
Avresti dovuto sapere che un giorno mi avresti incontrata XD

Da:Harry
A:Federica
Divertente.....

Da:Federica
A:Harry
Modestamente

"Cazzo Federica- Chiara entra nella mia stanza- ti sto chiamando da mezz'ora, è pronto, vieni a mangiare"
"Si, capo" faccio il saluto dei militari e rido, subito dopo,seguita da lei.

"Allora? Quand'è il concerto?" Chiedo mangiando il mio ultimo boccone
"Tra due giorni-si alza Francesca per mettere in ordine la tavola-quindi domani, andremo a fare shopping"
"Che palle" mi lamento lavando i piatti
"Ti lamenti sempre, da oggi ti chiamerò Brontolo" scherza Chiara e io faccio una risata isterica
"Fammi leggere la conversazione con Harry, per favore" mi supplica la mia migliore amica
"Hai mai sentito parlare di privacy? Bhè..io vorrei averla, grazie" mi riprendo il mio cellulare
"Esisterebbe se io fossi una semplice amica, ma non lo sono, sono la tua migliore amica" allunga una mano per riprendersi il cellulare e io cedo.
Ad un certo punto la sento ridere
"Sei unica-piange dalle risate- solo tu puoi parlare napoletano vicino ad un inglese"
"Già, mi distinguo, amo il napoletano. Non finirò di usarlo solo perché sono in Inghilterra" dico mentre lavo il pavimento della cucina.

Giorno dopo
"Ragazze-urla Francesca- ho trovato dei pantaloni troppo belli, li prenderò per il concerto" ci mostra un paio di pantaloni bianchi con degli strappi sulle ginocchia
"Sono bellissimi-li guarda Chiara- ci sono solo bianchi?"
"Anche neri, bordeaux e verdi" glieli mostra
"Io prenderò....il nulla" le avverto
"Sempre la solita" mi rimproverano
"Segli almeno dei jeans" mi incita la mora
"Non ci sono della mia taglia- mi rattristo- ecco perché odio fare compere"
"Ma chi ti dice che non c'è la tua taglia? Almeno da un'occhiata, ti aiuto io" si offre Chiara.
Verso le sei e quarantacinque, con due buste piene di vestiti per le mie amiche e un paio di pantaloni, verdi bottiglia, per me, decidiamo di andare da Starbucks a prenderci un muffin ai mirtilli.
"vado un attimo fuori-indico il cellulare- mio fratello mi sta chiamando"
"Salutamelo" mi urla Chiara da dietro

"Fratellone" sorrido
"Ehi Fede, come te la passi?"
"Abbastanza bene, e tu?"
"Alla grande, mi sono fidanzato"
"Davvero? Chi è la sfortunata?" scoppio a ridere
"Ha ha ha-fa del sarcasmo- ricordi la famosa Valentina di cui ti parlavo sempre? Bhe...ecco è lei" io e mio fratello abbiamo sempre avuto un rapporto strano ma speciale, sempre mille litigi, ma anche mille segreti tra di noi, ci confidiamo ogni cosa, chi ci vede crede che tra di noi ci sia dell'odio, ma non è affatto vero, se solo lo feriscono, feriscono anche me. Sarei capace di uccidere per lui, così anche per la mia piccola sorellina.
"Povera ragazza, la sua fine è vicina. E Fabio? Tutto bene?"
"Si, si è fidanzato ufficialmente con Tonia, mi dispiace sorellina"
"Cosa? Stai scherzando vero? Hanno solo diciassette anni e già hanno conosciuto le rispettive famiglie?" Mi scende una lacrima, una sola e piccola lacrima, che racchiude tutto il mio dolore
"Non è uno scherzo, davvero, mi dispiace"
"Non è colpa tua, ora devo andare...ah, ti saluta Chiara" senza ricevere risposta stacco ed entro nell'immenso bar a testa bassa.

"Che hai?- mi si avvicinano le ragazze una volta tornate a casa- è da quando hai parlato con tuo fratello che non parli e hai lo sguardo spento"
"Non ho niente-mento- ora vado di sopra a farmi la doccia, scusate" le sorpasso e mi chiudo nel piccolo bagno grigio.
Inizio a piangere, una lacrima dopo l'altra, che si mischiano con l'acqua della doccia. Lacrime amare, di rabbia e tristezza, fanno a gara a quale scende più velocemente, fanno a gara per mostrarmi a quanto la mia vita stia fallendo velocemente. Lacrime di sconfitta, sconfitta per un amore non corrisposto, non ricambiato. Lacrime di nostalgia, nostalgia che provo a stare lontana dalla mia famiglia. Al momento l'unica cosa a cui posso pensare per essere felice e al magnifico bacio tra me e Harry, e istintivamente mi tocco le labbra e le mie gote vanno a fuoco. Quel ragazzo che tanto odiavo, giorno dopo giorno, mi sta entrando sotto pelle, fino al cuore.

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