Capitolo 3

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Sottomissione


Delle carezze pian piano mi riportarono nel mondo reale svegliandomi.
"Buongiorno Rose" mi salutò Jay baciandomi a stampo.
"Giorno" dissi sporgendomi verso il suo corpo per accoccolarmi al suo petto.
"Che ore sono?" Chiesi sbadigliando e passando le nocche ripetute volte sulle palpebre per cercare di svegliarmi.
"Sono le sette,ti aspetto giù per fare colazione...Ovviamente a meno che tu non voglia saltare le lezioni oggi perché avrei già un sacco di cose in mente" mi informò sorridendomi quasi per convincermi a dargli retta.
"Mmh che ne dici di portarmi a scuola?" Chiesi facendolo disapprovare,probabilmente dal modo in cui rideva beffardo sapeva che non avrei accettato.
"Ti aspetto giù piccola" mi informò scendendo dal letto per uscire dalla camera da letto. Io rimasi sdraiata sul letto per alcuni minuti mentre sul mio viso rimaneva un sorriso da ebete che mi accompagnò anche mentre decisi di andare a lavarmi, aver passato la serata con Jason mi aveva messa di buon umore.
Ci vollero pochi minuti per rendermi presentabile e, quando ebbi finito di fare tutto, scesi velocemente le scale per raggiungere Jason.

"Sei ancora in tempo per cambiate idea" mi informò alzando le sopracciglia ma io, ridendo, disapprovai.
"E tu sei ancora in tempo per spiegarmi tutto" ribadii io sedendomi.
"Che vuoi mangiare?" Mi chiese aprendo il frigo. Decise di ignorare la mia domanda e io non insistetti, sapevo che quando sarebbe arrivato il momento mi avrebbe raccontato ogni cosa, fino a quel momento però io dovevo capire cosa fare con Justin.
"Prenderò solo una spremuta" dissi abbassando la testa per farmi una coda alta.
"E delle uova" aggiunse lui richiudendo il frigo.
"Okay nonna" risposi io alzando gli occhi al cielo.
"Quante volte devo dirti che hai bisogno di mangiare la mattina?" Mi domandò avvicinandosi al mio corpo.
"Hai ragione ma la mattina non ho fame" risposi io poggiando i gomiti sul tavolo.
"Certo, se non fai colazione ogni giorno il tuo stomaco si abitua ma non è sano" disse prima di lasciare un bacio a stampo sulle mie labbra.
"Potrei dormire sempre da te, almeno in questo modo potrai assicurarti che faccia colazione" dissi io osservando Jason mentre spaccava tre uova nella padella.
"È solo una proposta" dissi mentre mi alzavo dalla sedia per raggiungere Jay ai fornelli.
"Non sfidarmi in questo modo" commentò Jason muovendo le uova con una spatola.
"Sai che se dipendesse da me ti saresti già trasferita da me"

Ci sedemmo per fare colazione e appena Jason ricevette un messaggio ci preparammo per lasciare la casa.
"Peter è arrivato, ti accompagno da lui così ti lascerà a scuola" mi informò.
"Per quanto dovremmo continuare così?" Domandai continuando a guardare fuori dal finestrino.
"Non ricominciare" mi ammonì.
"Se proprio devo smettere di vedere il mio migliore amico almeno voglio sapere il motivo"
"Non ti basta sapere che è per il tuo stesso bene?" Mi domandò iniziando ad innervosirsi
"Certo che non mi basta! Parlami, spiegami cosa c'è che non va!" Ero arrivata al mio limite, era la terza volta che non ricevevo alcuna risposta da parte sua e iniziavo seriamente a non sopportare le sue risposte evasive.
"Mi sembra evidente il fatto che io non possa dirti niente di più"
"Bene, allora io farò quello che voglio fino a che non avrò una risposta plausibile"
"Non penso proprio"
"Lo vedremo" risposi io incrociando le braccia al petto.
Per il resto del viaggio nessuno disse niente. Quando la macchina si fermò cercai di aprire la portiera ma la trovai bloccata.
"Jason sblocca queste maledette portiere" dissi evitando di voltarmi per non incontrare la sua espressione dura.
"No" disse semplicemente facendomi innervosire e rivolsi il mio sguardo arrabbiato verso di lui.
" Cosa vuol dire no? Apri subito le portiere!" Urlai come per rimproverarlo ma Jason non mosse un muscolo.
"Mi dispiace" disse solo facendomi immediatamente calmare.
"Come?" Chiesi incredula alzando le sopracciglia "mi hai sentito benissimo. Non voglio che esci dalla macchina arrabbiata con me" disse prendendomi dai fianchi per poi portarmi sulle sue gambe. Accarezzò una mia guancia e portò il sedile indietro.
"A volte mi fai così arrabbiare" dissi e lui ridacchiò. "Ti amo" sussurrò poggiando la sua fronte sul mio collo.
Presi ad accarezzargli i capelli "ti amo pure io" dissi quando alzò il capo.
Con una mossa veloce sbloccai le portiere ed uscì dalla macchina ma non prima di lasciargli un bacio sulla guancia.
"Tu, piccola stronza" disse ridendo quando abbassò il finestrino.
"Ho avuto un ottimo insegnante" Jason mi fece l'occhiolino e io ridacchiai prima di raggiungere Peter.

"Buona giornata Rosalyn" mi salutò l'amico di Jason appena fermò l'auto in uno dei parcheggi della mia scuola.

Mi diressi verso il mio armadietto quando qualcuno afferrò il mio braccio facendomi girare.
"Dove ti eri cacciata? Mi stai per caso evitando?" Chiese alzando un sopracciglio Justin.
Rimanendo in silenzio per qualche secondo mi concessi del tempo per studiare il suo volto, involontariamente sorrisi,mi era mancato così tanto il mio migliore amico.
"Chi io? Nah" risposi facendolo ridere.
"Meglio così,allora la accompagno a scuola mademoiselle" mi propose prendendomi sotto braccio.
Lasciandomi travolgere dal momento piacevole che si era creato, poggiai la mia guancia sulla sua spalla e lentamente camminammo verso la struttura.
Non avevo le forze di dirgli che dovevamo smettere di vederci ma Jason me l'avrebbe sicuramente fatta pagare per questo. Purtroppo ci sarebbe stato solo un modo per continuare a frequentare Justin.

Jason's Pov

"Pronto" dissi accendendo la macchina per ritornare a casa.
"McCann sono io,Evan. Guarda un po' questo video, credo che possa interessarti Capo" mi informò per poi riattaccare.
Rimasi confuso dalla breve conversazione appena avuta con il mio amico, il video che ricevetti poco dopo mi fece andare su tutte le furie. Rose e Justin abbracciati, lei che poggiava il suo volto sulla spalla di lui.
Riguardai il video più e più volte, Beth era di certo la persona più testarda che io avessi mai conosciuto.

Justin, siamo sempre stati così diversi. Lui è sempre stato il favorito della mia famiglia,il gemello perfetto.
" perché non prendi esempio da lui" mi ripeteva sempre mia madre.
Per loro tutto quello che facevo io era sbagliato, lui era quello che riceveva le attenzioni di nostra madre e quello che nostro padre chiamava se aveva bisogno di una mano in officina.
Justin non si prenderà la mia Rose. Questo volta sarei stato io il favorito di qualcuno.

Rosalyn's Pov

"A quanto pare non hai seguito l'ordine del tuo ragazzo" disse Sharon facendomi subito accigliare e uno strano dolore alla bocca dello stomaco mi fece impazzire. Sensi di colpa.
"Non oggi ma devo farlo Ron" dissi mordicchiando la cannuccia della mia bibita
"Ma perché? Perché devi obbedire come un cagnolino?" Mi chiese esasperata la mia amica.
"Non è vero!" Ribattei alzandomi dalla mia sedia seguita da Sharon.
"Oh andiamo Rose! Lo fai eccome! Se lui dice siediti,tu lo fai. Se ti dice non frequentare più Justin tu lo fai" disse prendendo il portafogli seguita da me.
"E allora? Che c'è di male nel non voler litigare? " Chiesi pagando il mio conto.
"C'è che è una cosa ben diversa. Tu non hai paura di litigare,tu hai paura di essere mollata,come se fosse l'unico ragazzo di questo mondo" mi rimproverò seguendomi fuori dal locale.
"Ron smettila" dissi sperando che tacesse.
"No Rose, non la finisco perché tu devi aprire gli occhi. Quando smetterai di vederti con Justin per i capricci del tu ragazzo non cercarmi per consolarti perché sarò da Justin, in tutta questa storia quello che ci rimette veramente è  lui" disse per poi andarsene lasciandomi sola.
In lontananza intravidi quella che pareva essere la macchina di Jason. Era la prima volta che veniva a prendermi a scuola, generalmente era compito di Peter portarmi da lui, nessuno doveva vederlo. Pensai di essermi sbagliata, Jason era sempre stato molto chiaro su questo aspetto, farsi vedere il meno possibile insieme e assolutamente evitare la scuola.
Quando però si avvicinò a me per poi parcheggiare a pochi centimetri dalla mia figura mi resi conto che era proprio lui.

"Sali sù" mi disse abbassando il finestrino dell'auto.
Feci come da lui richiesto e in tutta fretta faci il giro della macchina per poi sedermi sul posto del passeggero.
Forse era proprio vero. Forse Ron aveva ragione,sono diventata una specie di schiava per Jason.

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Capitolo revisionato ✔

Angelo Custode ||Justin Bieber & Ariana GrandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora