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Quel grasso e grosso diavolo assomigliava a Calvin, solo che il mio amico aveva i capelli corti e rosso - arancione, come una carota, e il direttore ce li aveva castani.
Lui quando mi vide sobbalzó, si sistemó la giacca e la cravatta, si sedette dietro la sua scrivania, con alle spalle una grossa finestra che faceva vedere la giocosa città dell'inferno.
-Signorina, come si permette..-
-Io come mi permetto?! IO!? È lei che dovrebbe vergognarsi per il suo comportamento poco professionale, visto che non voleva riceverci perché stava facendo il suo pisolino pomeridiano!-
-Visto che ora sono sveglio, per colpa sua, mi dica cosa vuole, e non mi faccia la predica.-
Mi salii un nervoso,ma mi calmai, quasi.
-Io e il mio amico vorremmo avere il permesso di andare nel Paradiso, grazie-
-Chi siete voi?-
-Rachele e Calvin-
- ma no, cosa me ne frega dei vostri nomi, di che rango siete?-
-Come scusi?-
-Mamma mia, ma quanto sei stupida ragazzina? A quale rango appartieni?
Sei al 1° rango, non penso proprio visto che c'è la famiglia Dracula al primo posto, 2° rango, non penso visto che non sei vestita come un sacerdote di corte, 3° rango, sei un politico ragazzina? Io non penso proprio, forse 4° rango, sei un artigiano, un commerciante?
Oppure sei uno schiavo? Ma se fossi uno schiavo non potresti neanche essere qui!-
Io lo guardai allibita, di che rango ero? Sembrava di essere ancora nel Medioevo o in India, dove ci sono le caste!
-Em....-
-Sei minorenne?
-No-
-Di che rango sei?-
-Penso disoccupata-
-Ah ah ah, ma che ridere, pensi di essere spiritosa ragazzina? Il tuo amico di che rango è? -
-Ora glielo chiedo-
Uscii dalla stanza dove mi stava aspettando Calvin
-Allora che ha detto?-
-Di che rango sei?-
-Artigiano -
-Davvero!?-
Gli dissi meravigliata
-no, me lo sono inventato adesso!-
-Ah-
Tornai dentro
-artigiano-
-di quelli importanti? -
-No, non penso proprio-
-Allora cosa ci fai ancora qui?
Fuori!-
Stavo per replicare ma due omoni mi presero per le braccia mi alzarono da terra e mi buttano fuori.
Calvin ridendo mi disse
-Allora, ce l'hai fatta?-
-Secondo te?!?!-
-Lo sapevo-
-Come lo sapevi? Allora perché mi hai fatto parlare con quel maiale? !-
-Perché dovevo capire dove si trovava il portale che ci avrebbe condotto in Paradiso-
Lo disse come se fosse un'ovvietà!
Come consuetudine mi prese il polso e cominciammo a correre, girammo a destra, poi a sinistra, a destra,a sinistra,a sinistra ,a destra, poi persi il conto e poi scendemmo le scale fino a trovarci in una stanza con persone in fila che aspettavano il controllore che gli prendeva un foglietto, poi gli faceva la foto al viso, gli prendeva le impronte digitali e poi lo faceva passare.
Arrivò il nostro turno.
-Il biglietto prego-
-O, mamma mia, mi sono dimenticato-
È questo che voleva fare? Passare dicendo ad un uomo che sembrava una guardia carceraria : o, mi sono dimenticato. (?)
-Aspetti che guardo in tasca-
Mise la mano in tasca e con un gesto veloce tirò fuori una pistola, gliela puntò contro, sulla fronte!
O mio Dio ma che cacchio voleva fare? Sparargli? No, non lo avrei mai permesso? Ma non siamo già nel regno dei morti? Vuol dire che si può uccidere anche qui?
-Cosa vuole fare signore?-
Disse la guardia tremando
-ci faccia passare! Adesso!-
-Em ....non posso!-
C'era qualcosa che non mi convinceva. Era si preoccupato ma era strano. Poi capì! Cacchio aveva premuto il pulsante per chiamare rinforzi!
-Muoviti Calvin, dobbiamo andare!!-
Lui mi guardò strano,io gli presi in polso libero e con un balzo saltammo nel portale!

La battaglia tra i due mondiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora