"Ah, semplicemente sei venuta qui è non sai perché?"
Ridacchia sprofondando nel divano con le fossette in viso e gli occhi di un bimbo curioso.
Non so cosa dire o cosa fare così mi limito a guardarlo e, prima che aprisse bocca, sente il rumore della teiera che sfriccicola e, aiutandosi con le mani, si alza dal divano e versa il te caldo nella mia tazza e nella sua e le porta entrambe sul tavolietto: la mia, io la porto subito alla bocca.
"Scotta?" ansima
"Nono" rispondo "è giusto"
Allora sorride e prende la sua tazza dal tavolietto.
È molto solito a sorridere,
lo fa per qualunque cosa e non mi da affatto fastidio, anzi
"Credi di.. tornare a.. casa?"
domanda lui con un tono che fa intuire che si aspetti la risposta che ha in mente, quale sia non lo so
"Oh, a casa non c'è nessuno quindi credo di prend-"
Non mi fa finire la frase che interviene con tono interessato
"Rimani qui, anche perchè domani dobbiamo prendere lo stesso bus anche se con fermate diverse e poi so cucinare bene e ho una camera per gli ospiti"
Sembrava aspettasse solo quello.
Si è dimostrato molto gentile e disponibile e diciamocelo che sono davvero mooolto contenta di rimanere qui, l'idea di passare la serata con lui mi fa sentire felice
"Ah beh non so come ingraziarsi anche perché Piove a dirotto e sincioramente ho timore"
Ridacchio e lui mi segue a ruota
"Non che ti stia prendendo in giro, ma sei abbastanza.. finona"
Scoppia a ridere
"Perchè tu sei l'uomo coraggioso della situazione?"
Sorrido sarcasticamente e lo spingo, per poi incrociare le braccia e lui fa lo stesso, imitndomi in modo buffo
