Capitolo 7: il ritorno a casa

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Sara's pov
Continuammo a giocare in acqua per molto tempo, fino a quando non sentimmo annunciare che al bar vendevano le nicchie al cioccolato e alla crema per la merenda. Uscimmo dall'acqua alla velocità della luce e ci fiondammo al bar per comprarne due, perché erano così buone che finirono subito. Finito di mangiare ritornammo ai lettini, dove io mi ci stesi sopra e chattavo con Alice G mentre mio fratello stese il suo asciugamano sulla sabbia e si distese sopra dove ci dormí per molto tempo. Mentre lui dormiva io andavo a farmi piccoli bagni, e dopo ad uno di questi ricevo una chiamata da Alice, dove ci sto per almeno un'ora. Noi due essendo entrambi M.A.P.S. parliamo sempre di ragazzi e spettegoliamo molto, come del resto fanno due migliori amiche. All'improvviso mio fratello si svegliò, perché io e Alice ridevamo come delle matte e mi disse che dovevo abbassare la voce, io lo feci e subito dopo dissi ad Alice che dovevo andare perché mio fratello mi stressava in continuazione perché voleva giocare con me. Saluto Alice e inizio a cercare nel mio adorato zaino della eastpak di colore nero con tutte le zampine sulle bretelle,le racchette e la pallina. Dopo iniziamo a giocare e decido che, chi arriva prima a 15 vince, senza rivincite, mio fratello accetta e iniziamo la partita. Ovviamente arriviamo pari, come sempre, ma dopo l'ultimo punto vinco io e mi vanto per tutta la spiaggia per fargliela bruciare di aver perso. Guardo l'orologio e mi rendo conto che sono le 18:43, e inizio a sgolarmi per chiamare mio fratello, che si era allontanato un'attimo per dirgli di ritornare indietro a vestirsi, perché eravamo in ritardo per ritornare a casa. Arrivó di corsa e si mise la maglietta velocemente, mentre io recuperavo tutto il resto e insieme ci diressimo verso il bar per poi raggiungere le nostre bici. Le sganciammo dai lucchetti e ci misimo in sella. Fortunatamente mi sono ricordata la strada, infatti per tutto il tragitto mio fratello mi continuava a chiedere come riuscissi a ricordarmelo, mentre io gli rispondevo che avevo la testa grossa appunto perché c'era molto cervello. Appena ritornammo a casa e posammo tutte le borse e gli zaini, mia mamma mi fece un terzo grado chiedendomi soprattutto perché ero arrivata così tardi. Io le risposi che arrivare alle 18:55 non era così poi tardi contando che eravamo partiti alle 18:43. Dopo questo terzo grado andammo a mangiare e lì la mamma ci chiese com'era andata e molte altre domande. Appena finito di mangiare spreparammo e io me ne andai di sopra in camera mia per messaggiare con Alice. Ci parlammo un po e poi le scrissi che volevo andare a dormire perché ero stanca, allora mi misi il pigiama e, come sempre ascoltai della musica per addormentarmi.

L'estate dei sognatori ||Benji e Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora