Breakfast Problems

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"Is it too late now to say sorry?"

Sorrisi: no, Justin, certo che no. Parlavo ma non usciva alcun suono, visto che ero in un sogno, ma poco importava. Ero al Madison Square Garden, vuoto a parte me, e Justin Bieber che cantava e ballava sul palco.

"Cause I'm missing more than just your body"

Appoggiai i piedi sulla poltroncina a di fronte alla mia, portandomi le mani dietro la testa, e sorrisi godendomi lo spettacolo.

Proprio quando Justin si stava per togliere la maglietta e unirsi agli altri ballerini per la coreografia, sentii dei battiti e una voce che non appartenevano alla canzone.

-Holly, ho fame, vieni in cucina ad aiutarmi!-

Aggrottai le sopracciglia, poi decisi di ignorare la voce e continuare il mio sogno.

-Holly, so che sei sveglia, esci!-

La voce di Justin si sentiva sempre meno e iniziai a non vederlo più. Giravo la testa ma era sparito, e mentre i battiti continuavano sparì anche il Madison Square Garden e tutto il resto, e mi trovai a fissare la sveglia sul comodino di Calum, che segnava le 9.35, mentre Megan continuava a bussare alla porta della stanza e a chiamarmi.

-Se non ti alzi entro cinque secondi inizio a cantare. Cinque, quattro, tre...-

-Arrivo, basta che stai zitta!- esclamai esasperata e irritata che il mio sogno fosse stato interrotto così brutalmente, e affondai la testa nel cuscino, mentre le braccia di Calum si stringevano attorno a me.

-Ma non ha niente di meglio da fare al mattino oltre che rompere i coglioni?- borbottò tenendo gli occhi chiusi ma stringendomi di più a sé.

-Ti ho sentito, Mushu!- esclamò Megan e poi la sentimmo allontanarsi per il corridoio, diretta in cucina.

Mi passai una mano sul viso, sbadigliando e mi voltai verso Calum, guardandolo mentre sembrava dormire con il viso fra la mia spalla e il mio collo.

Sospirai -Calum, dovrei alzarmi-

Lui scosse la testa, facendomi il solletico con i capelli e stringendosi a me anche con le gambe come un koala, facendomi ridere.

-Incendierà la cucina se non vado a controllarla, e io non ho nessuna intenzione di morire bruciata.- dissi cercando di muovermi per alzarmi, ma lui non mollava la presa.

-E io non ho intenzione di morire da solo quindi resta qui con me- mugugnò senza aprire gli occhi e baciandomi a stampo sul collo.

-Ti porto la colazione a letto-

-Andata.- disse e si allontanò, appoggiando la testa nei cuscini e portandosi le braccia dietro la testa -Ah e il caffè cerca di non portarmelo freddo come l'altra volta-

Mi girai a guardarlo una volta in piedi, incrociando le braccia al petto e alzando le sopracciglia -Per chi mi hai preso? Per una cameriera?-

Lui sorrise -Lo sai che ti amo, vero?-

Alzai gli occhi al cielo e non risposi, aprendo la porta del bagno e infilandomi un paio di shorts oltre alla solita maglietta di Calum che ormai era mia, e lavandomi il viso, dopo aver raccolto i capelli, il tutto sotto lo sguardo divertito di Calum. Adoravo i nostri periodi di vacanza, erano i momenti più belli di tutto l'anno. Lui aveva appena concluso un tour e io ero a casa dal college per le vacanze natalizie, e avevamo deciso di passare quei giorni insieme a Los Angeles, così io potevo stare un po' con la mia famiglia e soprattutto con lui e i ragazzi, che non vedevo da troppo tempo. Avevamo passato il Natale a Los Angeles tutti insieme e per Capodanno saremmo andati a Sydney, dove Calum mi avrebbe presentato ufficialmente alla sua famiglia. Ero un po' spaventata ma sapevo che sarebbe andato tutto bene. I genitori di Calum mi sembravano amichevoli e di sicuro non avevo paura di loro come Megan aveva paura di Liz.

Missing Moments (I CAN'T REMEMBER || 5SOS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora