Capitolo 4 Un piano quasi perfetto

84 6 0
                                    

Il mattino seguente, mi alzai presto. Mi vestii e corsi in mensa per fare colazione. Molti bambini ancora dormivano, così quando si sarebbero alzati per scendere in mensa, io avrei avuto tutto il tempo per salire in stanza e terminare la mia vendetta contro Yuri. E così andò, piano piano scesero tutti, aspettai che anche l'ultimo scese dopo di che salii di soppiatto ed entrai nel dormitorio. Il disordine regnava su tutta la stanza. Lenzuola che pendevano dai letti come liane nella foresta, per non parlare dei cuscini, o meglio quello che rimaneva di essi, dopo quel che sembrava essere stata la più grande ed epica guerra all'ultimo cuscino. A terra vi erano talmente tanti vestiti, che la scena mi ricordò quel film dove l'umanità scompare all'improvviso lasciando solo i propri indumenti e oggetti personali. Mi avvicinai al letto a castello dove dormiva Yuri. Misi un piede sotto e mi detti una spinta insieme alle braccia e vi ci salii. Proprio in quell'istante sentii un lamento provenire dal letto di sotto. Rimasi immobile. C'era qualcuno che dormiva ancora sotto il suo letto. E adesso cosa faccio. Sono fregato. Aspettai un attimo ma nessun rumore provenne dal letto sottostante. Così decisi di proseguire, ormai non potevo più tornare indietro. Allora mi allungai verso la bocchetta dell'aria condizionata e vi ci infilai le dita per afferrare la grata. Ero in tento a staccarla ma mi fermai subito, il sangue mi si gelò.

Qualcuno mi stava tenendo per la caviglia. Non mi girai subito, sperando che se fossi restato immobile, senza emettere alcun suono, sarei divenuto invisibile come un camaleonte.

<<tu che cosa stai facendo?>> mi girai e vidi Tonino, uno dei compari di Yuri. Con tutti quelli che potevano capitarmi, fu il peggiore di tutti a scoprirmi.

<<niente, non sto facendo nulla>> mi dimenai e provai a scappare saltando sul letto vicino. Ma quando scesi Tonino mi era già addosso. Mi ritrovai a terra sotto di lui

<<rispondimi che cosa volevi fare eh?>> alzò il braccio caricando un pugno

. Chiusi gli occhi pronto a incassarlo, e mentre già immaginavo il sangue che sgorgava a dirotto dal mio naso, sentii qualcuno strapparmi di dosso Tonino.

Aprii di nuovo gli occhi e vidi mio fratello che con un calcio gli fece girare almeno tre volte la testa. Allora mi alzai e gli tirai anche io un pugno

<<eh! adesso non fai più il figo>> esclamai pieno di adrenalina con il pugno verso l'alto.

Tonino era molto più grande di me, aveva otto anni, però con Angelo mi sentivo più sicuro, e non avevo paura di nessuno, sapevo che io e lui insieme spaccavamo il mondo.

Tonino si alzò e scappo via urlando che ce l'avrebbe fatta pagare non appena Yuri l'avesse saputo.

<<come hai fatto a sapere che ero nei guai?>> chiesi

<<Luchino mi ha detto tutto. Si è preoccupato quando ha visto che Tonino non era giù a fare colazione. ed ha pensato subito che magari era rimasto ancora in camera a dormire.>>

<< infatti è andata proprio così, non me ne ero proprio accorto che sotto il lenzuolo ci fosse qualcuno. >>

Angi mi mise le mani intorno alla testa e si avvicinò fino a sfiorarmi il naso con il suo, mi guardò dritto negli occhi.

<<se hai un problema, me lo devi dire, HAI CAPITO! La prossima volta potresti non essere così fortunato>>.

<<scusa Angi, pensavo di riuscire a sistemare questa storia da solo>>.

<<si va bene ho capito, ma mi devi promettere che la prossima volta che qualcuno di crea un problema, tu me lo devi venire dire subito>>. aggiunse <<promettimelo>>.

<<si va bene fra, te lo prometto>>.

Poi mi abbracciò forte, <<ora che la mamma non c'è più, siamo io e te la famiglia. Quindi dobbiamo essere vicini, forti, e guardarci le spalle a vicenda. Ricordatelo bene>>.

Pio mi diede un pugnetto nelle costole. E ridendo scappo via correndo. Capii che lo aveva fatto per spezzare la tensione e l'imbarazzo che si era creato. Così lo rincorsi urlando <<vieni qua mascalzone, se ti prendo...>>.

Alla fine mio fratello parlò con Yuri, e spiegò la faccenda di Selene. La cosa mi imbarazzò molto, però a quanto pare servì, Yuri la lasciò stare, e in più chiuse un occhio per la storia di Tonino e dei giochi. Io invece dopo tutto il casino, scoprii che alla fine Selene non è che mi interessasse più di tanto, e che infondo me l'ero presa più per una questione personale. Quindi non la frequentai più e continuai la solita vita del Kim ovvero notti insonne, giochi di lotta, momenti di depressione ma soprattutto fare esasperare le educatrici.

Sporca GioventùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora