Sono in ansia.
Tra meno di quindici minuti Ashton, Calum e Michael saranno qui...mio fratello gira per la casa mentre io sono ferma, immobile sul divano, con la schiena ritta e lo sguardo fisso.
Sembro uno zombie.«Tay? Taylor? TAYLOR?!»
«Emh, si Luke?»
«Che hai? Sembri...una statua.» Si mette a ridere.
«Emh, nulla,che dovrei avere?»
«Mmh»Il campanello suona spaventandomi.
«Ora hai paura anche del campanello?»
Ma si diverte tanto a prendermi in giro? Pf.Non so se scappare e rifugiarmi in camera oppure fare la persona matura e presentarmi come si deve.
OK, scappo.
No! Taylor, ormai sei quasi adulta, non fare la vigliacca!
Luke corre ad aprire la porta e mentre aspetto che gli ospiti salgano vado a fare l'indifferente preparandomi del Tè in cucina.
Tradotto: mi nascondo in cucina.
Sento le loro voci avvicinarsi e il mio cuore aumenta i battiti.
«Cliffoconda! Quanto tempo..?» Sento urlare Luke dal soggiorno.
Okay, al mio tre sprofondo.
«Lukey, come ti butta?»
«Venite, accomodatevi»Ma anche no!
«Lei è Taylor, la mia sorellina» Merda.
Sorrido debolmente. Socializzare non è il mio forte.«Woh, Luke, mi avevi detto che era carina ma non fino a questo punto...»
«Piantala Mike, non ti permetterò di flirtare con mia sorella davanti ai miei occhi!»Okay, no Maria, io esco!
Ashton mi sorride e raggiunge Mike e Luke in salotto. Calum si ferma davanti a me, mi sorride e stringendomi delicatamente la mano si presenta.
«Piacere, io sono Calum»
«Emh, piacere Taylor, ma chiamami pure Tay»
«Perfetto Tay» Mi sorride, di nuovo, e raggiunge i suoi amici in salotto.
Li raggiungo anche io e mi unisco ai loro discorsi fino a quando i miei pensieri non prendono il sopravvento...
•••
«E Tay era nera di rabbia» Dice Luke soffocandosi dalle risate.Cosa? Io che? Mi risveglio dai miei pensieri troppo in ritardo, come al solito.
«Taylor, stavi ascoltando?»
«No, che dicevi?»
«Stavo raccontando di quando quella volta ti sei messa a urlare per tutta casa perché hai visto della vernice rossa per terra e pensavi che papà avesse ucciso nonna»Non riesce quasi a raccontarlo tanto ride.
«Aaah Luke sei un moccioso infantile» Infastidita me ne torno in cucina.
Che mi è preso? Perché ho reagito cosi? Dovrei essere abituata alle sue idiozie.
Beh, intanto non mi sta bene che Luke mi sputtani davanti ai suoi amici.
Ho altro per la mente ma non riesco a capire cosa.
Mi verso una tazza di tè, che ormai è freddo, e aggiungo una fetta di limone.
Mi siedo sullo sgabello e mi gusto la bevanda.«Emh, scusa, cercavo il bagno...» Mi trovo davanti Calum, imbarazzato.
Mi scappa un risolino.
«Questa scusa è vecchia come il piercing di Luke» E questo coraggio? Da dove esce? «Emh, scusa...»
Per cosa mi sto scusando? Ride anche lui.
«Beh, hai ragione» Ridiamo entrambi.
Ha un sorriso fantastico.
È la prima cosa che si nota in questo ragazzo.Lo guardo meglio.
Ha i capelli scuri, corti, con il ciuffo che gli ricade sulla fronte olivastra.
Gli occhi mi ricordano il caffè, sia dalla forma che dal colore.
Ha una piccola cicatrice sulla fronte.
Senza riflettere la sfioro col dito.
Solo dopo me ne rendo conto.«Oh, scusa» Dico coprendomi la bocca con la mano.
«Tranquilla» Soffoca una risatina.Ha un bel fisico.
È alto, poco più di me, e magro ma non rachitico, ha i muscoli ma non è palestrato, si intuisce la sua forza dalle braccia. Restiamo qualche minuto a guardarci, senza rendercene conto, quando in cucina entra Luke.«Emh, ho interrotto qualcosa?»
Si, rompiscatole.
La sua entrata ci scuote.
«Emh no, tranquillo amico» Risponde Calum imbarazzato.
«Calum la stessa cosa che ho detto a Mike vale anche per te, non vi permetterò di flirtare con mia sorella davanti a me» sbuffo.
«Cosa sbuffi tu?»
«Sei un rombipalle!»
«Scusa?»...
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Happiness || Calum Hood
Fanfiction"La felicità può essere spezzata dal destino, l'abilità sta nel riacquistarla"