Da Mary:scendi che sono già le quattro!
Metto il cellulare dentro la borsa e saluto i miei,prima di uscire fuori casa e incontrare Mary.
«Ciao signora Styles»mi saluta stupidamente.
«Devi iniziare?Tra me e Harry c'è solo odio»sbuffo sonoramente.
«Vediamo se tra qualche giorno dirai lo stesso»esclama felice.
Ignoro le sue ultime parole e inizio a raccontarle delle tre ragazze che mi hanno fermata per parlare di Harry e mi hanno obbligato di allontanarmi da lui.
«Lasciale perdere,forse sono invidiose del vostro rapporto»spiega.
«Ma quale rapporto?Non esiste nessun rapporto tra me e Harry,capito?Quanto mi fai innervosire e dato che non ti sopporto oggi dormi a casa mia,chiaro?»
«Cosa?»
«Oggi dormi a casa mia,chiama tua madre»ridacchio.
...
Tre ore di tecnologia passano lentamente e vorrei tagliarmi le vene,così,per non annoiarmi.
Come sempre chiedo di andare in bagno e mi dirigo in cortile,stavolta per un motivo preciso.
A Harry:dobbiamo parlare,vieni in cortile
Digito velocemente,devo parlargli di quelle ragazze.
Da Harry:agli ordini
Mi ritrovo a ridere lievemente e dopo un paio di minuti vedo spuntare dalla porta una chioma riccioluta.
«Buongiorno»mormora sorridendo,vedo qualcosa di strano nei suoi occhi ma decido di non pensarci e arrivare direttamente al punto.
«Ieri,mentre tornavo a casa,tre ragazze mi hanno fermata per parlare di te»incrocio le braccia al petto e lo guardo in cagnesco.
«Chi?»domanda inarcando le sopracciglia.
«Mi hanno detto di essere della tua classe,anche se ha parlato solo una ragazza con un caschetto schifoso e degli occhi color cacca»cerco di fargli capire chi sia la ragazza a modo mio.
Ride leggermente,poi le sue labbra ritornano ad essere una linea dritta.
Mi sembra triste oggi.
«Parlava gesticolando in continuazione?»domanda,forse l'ha capito.
Annuisco disgustata.
«Ah,Samanta»alza gli occhi al cielo e un'estrema felicità si impossessa del mio corpo,non so da cos'è causata.
«Samanta?Falla smettere a questa Samanta,perfavore»lo informo,lui mi ha messo in questo casino e lui lo deve risolvere.
«Okay»dice semplicemente.
Mette i gomiti sulle ginocchia e sorregge la testa con il pugno che ha formato grazie alle mani.
O è triste o ha troppi pensieri per la testa.
«Ma adesso veniamo a te,cosa ti affligge oggi?Non mi hai presa in giro nemmeno una volta e se continui così mi farai preoccupare»ridacchio,cercando i suoi occhi.
«Non ho niente,sono solo...stanco»mente,lo capisco da come continua a toccarsi i capelli.
«Di fare cosa?»domando.
«Di ascoltare le lezioni,di studiare,di...»lo blocco.
«Va bene,ma ora dimmi la veritá»dico.
«Non ti è mai importato di me e ora pretendi che ti dica le verità?Davvero?Ti facevo più intelligente.Comunque adesso devo andare,non posso perdere tempo con te.Tranquilla,farò smettere Samanta»mi incenerisce e si incammina verso la sua classe.
Un grande senso di colpa si impossessa del mio cuore,del mio stomaco e del mio cervello al pensiero che sta soffrendo,per un motivo che non so,e che non posso aiutarlo.
Le mie gambe iniziano a muoversi e non ho più controllo di esse.Mi ritrovo a due passi da Harry e il cuore mi martella nel petto.
«Harry»lo chiamo,la mia voce esce strozzata ma non posso farci niente.
«Che vuoi?»domanda freddamente.
Una pugnalata nel cuore.
«Scusa,mi importa di te,anche se ti ho sempre dimostrato il contrario»confesso senza pensarci e,non ci posso credere,le guance del ragazzo dagli occhi verdi si colorano di rosso.
Mi avvicino,spinta da una forza sconosciuta,e gli lascio un delicato bacio sulla guancia,come quello che mi ha dato lui.
Rimane li a fissarmi.
Gli sorrido e torno in classe,ho sotterrato il mio orgoglio per la prima volta facendo ciò per cui adesso sono felice.
Però vorrei tanto sapere cosa lo fa preoccupare...
Angolo autrice:
Scusate tanto,so che il capitolo non è dei migliori ed è cortissimo,ma in questi giorni sono impegnata tra festeggiamenti,compiti ecc..
Comunque,vi amo tantooooo *-*
Prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo <3