«Cos'è questo buon umore?»mi domanda Mary,appena le mostro un sorrisone.
«Il mio umore è quello di sempre,Mary»dico,anche se persino io so che non sono mai stata così allegra.
Causa:vorrei saperla...
«Le bugie valle a raccontare alla gente che non ti conosce,non a me»esclama ridacchiando,solo lei mi conosce davvero,anche più della mia famiglia.
«Mh..ma con Luca com'è finita?»domando,sapendo che avrebbe subito spostato la sua attenzione da me ai suoi inciuci romantici.
«Non me lo ricordare.Ne ho parlato con Luca e mi ha mandato a fanculo dicendo che se lo amavo davvero non mi sorgevano dubbi di nessun genere.Il pomeriggio,ero depressa e sola,stavo al computer quando mi spunta che il ragazzo carino ma non abbastanza carino da stupirmi ha iniziato una relazione con un'altra»piagnucola.
Oh mio Dio,solo lei può mettersi in questi casini!
«Mi dispiace dirlo,ma questa volta te la meriti»confesso,accarezzandole la schiena.
«Che amica consolatrice che ho»alza gli occhi al cielo e ritorna a stare attenta alla lezione.
...
Io e la mia amica usciamo da scuola e ci incamminiamo verso casa,quando un ragazzo fastidiosamente simpatico mi afferra per il braccio.
Gli sorrido.
«Ciao Styles»dico,osservandolo bene per capire cosa lo fa turbare.
«Payne»mormora lui.
Mi manca il mio nomignolo.
«Cosa c'è?»domando e cerco di non essere troppo brusca.
«Questo pomeriggio ti va di venire a casa mia per aiutarmi con la matematica?Non ci capisco un tubo»eslama grattandosi la nuca.
Se fosse stato un altro ragazzo avrei risposto semplicemente:"sono messa peggio di te quindi levati di torno e vaffanculo".
Ma è Harry.
«Certamente,verso che ora?»chiedo gentilmente.
«Per le sedici ti va bene?»
«Benissimo»sorrido e lui mi mostra un lieve sorriso per poi andare via.
«Tu non sei Sofia,cosa ne hai fatto della mia migliore amica?»urla strattonandomi come se fossi un oggetto.
«Sono sempre la stessa»ridacchio nervosamente.
«Si,come no,lui ha un qualche potere sconosciuto su di te...e se fosse un mago?»domanda stupita guardando in alto.
«Lo vuoi un consiglio?»chiedo.
Annuisce.
«Curati,ti prego»le metto una mano sulla spalla e sorrido in modo comprensivo.
...
Cammino velocemente superando coppiette,barboni e mamme con i loro figli nei passeggini.
Mi piace l'idea di poter aiutare Harry,anche in una cosa insignificante come la matematica.
Arrivo alla sua porta e prendo un bel respiro prima di suonare.
L'unico pezzo di legno che ci separava,si apre scoprendo un Harry a petto nudo e con gli occhi assonnati.
Potrei anche svenire qui,magari tra le sue braccia.
È un panorama da mozzare il fiato,ma se stiamo qui fuori ancora per molto lo vedranno le altre ragazze e questa cosa non mi va giù.
*Gelosia,ah maledetta gelosia*
Sei ancora fissata?
*Guarda che io sono te e so bene quello che provi,quindi non puoi mentire*
Quanto sono fastidiosa.
«Entra,io vado a mettermi una maglietta.Mi sono addormentato»spiega.
«Okay»entro e chiudo la porta dietro di me,prima di sedermi sul suo divano di seta turchese.
Osservo ogni minino particolare della sua casa e mi ritrovo a pensare che il ragazzo ha davvero buon gusto,cosa che crdevo impossibile.
«Ti piace?»domanda Harry,stavolta coperto.
«Si,non credevo avessi buon gusto»lo prendo in giro e mi guarda leggermente divertito.
«Devi ancora sapere molto su di me,bionda»esclama e si siede accanto a me,che bello sentire,dopo tanto tempo,quel soprannome.
«Harry,posso chiederti una cosa?»domando.
Annuisce incuriosito.
«Non voglio che finisca come la volta scorsa,okay?Ho solo bisogno di sapere perché hai avuto questo cambiamento d'umore»confesso,davvero lo voglio sapere,magari potrei aiutarlo.
«Un giorno te lo dirò,non me la sento oggi»fa spallucce,si alza e va a prendere i libri di matematica lasciandomi sola con il suo profumo.
Almeno so che tra qualche giorno,o anche mese,o addirittura anno,me lo dirà.
«Allora,iniziamo con quelle espressioni di merda che non mi risultano?»domanda.
«D'accordo»sorrido e tuffiamo la mente nei libri.
Passiamo l'intero pomeriggio a risolvere espressioni,a fare battute sceme e a prenderci in giro.
Non credevo potesse succedere.
Ma mi sono divertita un sacco.
«Forse,in fondo,proprio nel profondo,sei simpatico»gli concedo questo complimento e scoppia a ridere.
Non ha più quella scintilla di tristezza nello sguardo,solo pura allegria.
«Grazie,ma non posso dire lo stesso di te»alza entrambe le sopracciglia con fare vanitoso e mi scappa una piccola risata.
«Sei uno stronzo»ridacchio e gli do una spallata.
«Quindi,ai tuoi occhi,sarei stronzo e simpatico?»inarca le sopracciglia e mi ritorna la spallata facendomi barcollare.
«Può essere,Styles.Ti posso dire una cosa?»domando.
«No,stai zitta»
Continuamo a spingerci ma la situazione degenera quando gli do una spallata più forte delle altre e cade dal divano ridendo come un matto.
Il suo sorriso fa sorridere anche me.
«Bionda,ti conviene scappare se non vuoi morire oggi»mi avverte e allora comincio a correre per la casa inseguita dal ragazzo riccioluto che non aspetta altro che prendermi.
«Sei fottuta»urla con la sua finezza,appena sbatto contro il muro e mi circonda con il suo corpo.
«Quindi,cosa vuoi farmi?»chiedo,con il fiatone.
«Io...»avvicina le sue labbra alle mie,sento il suo respiro affannato e caldo sulla mia pelle e mi inebrio del suo profumo.
Cosa stiamo per fare?
La suoneria di un telefono interrompe la nostra stupidata e mi allontano alla svelta per vedere se è il mio cellulare.
«È il mio»sospira Harry,tirandolo fuori dalla tasca.
«Amy?»risponde.
E chi cazzo è questa?
«Aspetta,non riesco a sentirti»le mente e mima un:"aspetta un attimo"prima di spostarsi in un'altra camera.