25 Dicembre
Caro Magnus,
il dolore è tanto forte, ma questo non mi sorprende affatto. Continuano a dire che sia normale soffrire, dopo una così grande perdita.
Io, in tutta questa situazione, non ci vedo niente di normale o razionale, perché il dolore mi offusca la mente e mi rende... Mi rende tante cose, delle quali nessuna positiva.
Cerco di comprendere il comportamento degli altri (così affettuosi ed apprensivi nei miei confronti), ma non sopporto nessuno, perché, non sanno cosa significa perdere te, come persona amata...
Non voglio che mi stiano intorno e che continuino a dirmi di essere forte.
"Sii forte, Alec. È quello che lui avrebbe voluto."
Neanche nominano più il tuo nome, ormai. E poi, cosa ne sanno loro di quello che avresti voluto tu?
Io so solo che tu avresti voluto vivere ancora tanto a lungo, per meravigliarti, ancora una volta, di tutto ciò che il mondo aveva da offrirti.
C'erano ancora tanti libri da leggere, persone da conoscere, incantesimi da provare. C'ero io (e ci sono ancora, senza di te), Max, Catarina e le altre tante persone che tu hai amato e che hanno amato te.
Come sarebbe il mondo senza Magnus Bane?
Beh, lo sto scoprendo giorno dopo giorno ed ogni scoperta e nuova notizia non fa altro che alimentare un dolore incessante che ho nel cuore, da quel maledetto giorno, oramai.Quando questa mattina mi sono svegliato, mi sono reso conto del fatto che fosse Natale.
Non tanto per la neve che ricopriva le strade di Brooklyn o per le decorazioni, ma perché avevo trovato davanti al letto un piccolo pacchetto.
Non avevo idea di chi fosse, finché non ho letto il bigliettino attaccato alla carta regalo.
"L'avevamo fatto io e papà, solo per te. È magica.
Basta che la tocchi e si illumina.
Ti voglio bene, papà e torna al più presto a sorridere, anche se è difficile."
Ho passato tutta la mattina a piangere, con in mano la palla di neve che tu e il piccolo avevate creato per me e che all'interno (tra la neve finta e i brillantini) mostrava tre piccole raffigurazioni di noi. Ci muovevamo lentamente, insieme all'acqua e alla neve, come se stessimo volteggiando nel nulla.
Un pezzo di storia felice, immobile, destinata a rimanere tale per sempre.
Eravamo quello, nella palla di neve. Ed ho tanto desiderato di avere un po' di quella felicità conservata ed infinita.
Solo la sera, infine, mi ero accorto della scritta sotto la base e altre lacrime hanno bagnato il mio viso.
Per l'Angelo, sto diventando patetico, ma almeno nessuno mi vede quando accade.
"Al mio petit fleur. Sono passati anni, ma non mi stancherò mai di chiamarlo così." ecco cosa hai scritto, in una calligrafia così bella che poteva essere solo la tua...Forse è meglio finirla qui con questa lettera, è la sera di Natale e voglio stare un po' accanto a Max. È l'unica parte di noi che mi è rimasta, ormai.
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An Open Letter To You || Malec
FanficCaro Magnus, è trascorso solo un mese dalla tua morte e non so bene come io sia arrivato vivo a questo giorno.