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Quante lacrime ho versato sul sedile posteriore della mia macchina, e nascondendomi ne verso ancora..
Metto a ripetizione Charlie Puth e la sua cover di "Hotline Bling"..lui amava quella canzone.
Assorta nei miei ricordi sento una voce, apro gli occhi..immagini sbiadite, sembrano case..un ulteriore richiamo, vedo finalmente bene..oddio! Siamo finalmente a Manhattan..

Di fronte a me una casa bianca enorme, con tante finestre e dinanzi un praticello pieno di piccole margherite bianche..manco a farlo apposta erano le nostre preferite.
Mio fratello, John, mi stava guardando e con dolcezza mi abbraccia..ci teneva anche lui.

Entriamo e..la meraviglia, la casa più bella che io abbia mai visto..non vedo l'ora di avviare una nuova vita ma manca lui..

Per evitare di sistemare gli scatoloni, mi incammino in un piccolo parco tutto verde, così piccolo e pieno di fiori e alberi..al centro, una bellissima fontana bianca che ritraeva quasi una figura mitologica.
E poi piccole a statue con sotto una targhetta che riportava in breve ognuna delle loro storie..ed una in particolare mi ha colpita, era una vicenda simile a quella che successe quella dannata notte non appena un mese fa.

"Oh questo parco.."
"Hey" sento una voce alle mie spalle, mi giro ed è mio fratello, lui compare sempre al momento giusto..mi abbraccia quasi mi stritola.
"Lo pensi ancora vero? Anche a me manca"
"Se solo avessi..*scoppio in lacrime*..se non lo avessi lasciato andare quella notte..ora staremmo abbracciati." e lui mi fa
"Sorellina mia..non è colpa tua! Lui ha preso la moto in preda alla furia e.."..lo interrompo "Per favore..torniamo a casa."
E ci addentrammo nelle strade di Manhattan..

Away.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora