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Sabato.
Mi innervosisce il pensiero che dovrò rivedere Stephan.
Okay..calma.
Mi preparo, e con le cuffie inizio ad incamminarmi.
Appena arrivata, faccio un sospiro e scendo nella saletta..il battito accelera..
...non c'è nessuno, solo l'istruttrice che guardandomi mi suggerisce a voce bassa..
"Perché non sali su?"..una porticina..
Non l'ho mai notata quella porticina di legno di fronte a me..la apro e una rampa di scale porta su non so dove.
Salgo e l'orizzonte di Manhattan riempie i miei occhi..
"Wow"
ripeto più volte tra un sospiro e l'altro stupita..ma vedo una figura accovacciata..
Stephan guarda lo stesso orizzonte che contemplavo anch'io.
Mi giro per andarmene ma la sua voce mi blocca..
"..non andartene."
mi rigiro e lo fisso..s'era alzato..siamo rimasti così per secondi interminabili.
All'improvviso contemporaneamente azzardiamo un passo uno verso l'altro..io mi blocco ma lui prosegue verso di me..i miei occhi si dilatano..e tremo anche se ho non fa tanto freddo.
Si ferma a due passi da me..
"..perché non continui?"
la domanda mi sbuca dalla bocca senza che io volessi o forse si.
Lui non risponde..ed io arrabbiata mi giro per andarmene di nuovo..ma sento una mano calda afferrare la mia..destabilizzandomi.
Adesso è lui quello che trema.
Lo sento frugare nella tasca impacciatamente..e mi giro.
Delle cuffie bianche già attaccate al telefono con la canzone avviata da qualche istante di secondo.
Mi afferra quasi dolcemente il fianco, ed io alzo gli occhi al cielo sospirando..perché so che non posso resistere all'effetto che mi fa il contatto con lui.
Mi appoggia delicatamente una cuffia nell'orecchio..
La canzone spagnola si apre con una chitarra..che quasi piange..
E dalle parole che sussurrano quelle note quasi riesco a percepire lui cosa prova quando ha quei bellissimi occhi fissi nel vuoto.
Ci stringiamo ancora di più, come se Manhattan fosse troppo piccola per noi..e sul tetto dell' H&H Dance che funge da pista, iniziamo a ballare sul pianto di questa chitarra emotiva che in certi istanti piange a dirotto e poi si riduce a piccole ma decise lacrime..costantemente con gli occhi chiusi..lui quasi si lascia andare..ci tremano le gambe e quasi mi scappa un sorriso..non sento altro che le sue braccia e il suo dolce profumo..non cosa mi succede ma non voglio più andarmene da quel tetto.
Gli affanni colmano quello che dovrebbe essere un silenzio imbarazzante dopo una dichiarazione...silenziosa o quasi.

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