Stranezze

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Ormai era un appuntamento, appena chiudevo gli occhi un mare mi si parava davanti a me, l'odore di salsedine entrava nelle mie narici ed era quasi come se in quel momento tornassi a respirare. Il mare aveva il mio umore: se ero felice lui brillava attraverso la luce del sole, se ero triste era in tempesta con la mezza luna che cercava un piccolo spazio calmo per rispecchiarsi.

Erano ormai anni che ogni notte ripetevo quel sogno, non riuscivo a capire il perché, ad essere sincera quel mare a me piaceva tanto.

Fin da bambina ho sempre amato tutto ciò che avesse a che fare con l'acqua, quando pioveva mi incollavo vicino la finestra come se fosse un grande schermo e mi piaceva tantissimo vedere tutti quei fili d'acqua che partivano dalle nuvole, oppure, amavo far fare le gare alle goccie e tifare per una di loro. Quando facevo le doccie fin da bambina amavo rimanere sotto quel getto di acqua calda, ho sempre amato pensare sotto la doccia, e molte volte ho preso decisioni importanti per il mio futuro. Andavo a mare e passavo le giornate intere a fingere di essere una sirena oppure di poter dominare quella massa d'acqua infinita.

L'acqua ha il poter di farti sentirò vivo e forte, ma può anche farti sentire fragile ed inutile.

Allontanandomi dalla mia famiglia per avere la mia indipendenza, dovevo affrontare un' altra scelta sul mio futuro che ramo scegliere per l'Università. Mi ero presa un paio d'anni per capire seriamente cosa fare della mia vita ed il modo migliore per iniziare era trovare un lavoro ed una casa tutta mia, ovviamente essere giovane porta a fare scelte forse anche affrettate. Me ne accorsi quando solo dopo due mesi di indipendenza iniziai già ad arrancare per cercare di mangiare anche un panino a pranzo e a cena e sopratutto essere giovani porta ad essere anche fin troppo orgogliosi, ecco forse con un pó di orgoglio in meno in quel periodo non avrei mangiato solo cibo in scatola, avrei chiesto senza dubbio l'aiuto dei miei genitori.

Ma sarà un pó l'orgoglio un pó il rapporto non splendido che avevo con loro, mi cercai un secondo lavoro ed iniziai così ad andare avanti.
La mattina ero in un negozio di abbigliamento e il pomeriggio fino a sera tardi ero in un bar a servire alcolici. Ammetto che arrivavo ad un certo punto dove le forze venivano meno ma mi aggrappavo alla speranza che tutto questo avrebbe portato ad ottimi risultati.

~Spazio me~
Ciao!!

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!! Votate e commentate a presto con il nuovo capitolo....

Keisha & Darren  - Il Mondo IncantatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora