La mia vita aveva quel non so che di paranormale infondo. Fin da bambina ho sempre visto persone non reali o comunque morte. Quando raccontavo ai miei genitori quello che vedevo mi rispondevano sempre con la stessa frase
<<hai un'immaginazione molto sviluppata,bambina mia>>, per anni mi sentii dire sempre la stessa cosa e quindi incominciai a crederci.Il colmo avvenne un anno dopo la mia indipendenza tornando da lavoro di sera tardi, mi si ruppe la macchina essendo sera non sapendo chi chiamare,mi misi in cammino verso casa, pensai che una passeggiata notturna di certo non avrebbe portato alla morte, tralasciando che comunque nella piccola cittadina dove mi ero trasferita era abbastanza tranquilla e anche un pó fuori dal mondo, quindi paura non ne avevo.
Decisi di passare per il parco della cittadina mi avrebbe sicuramente fatto risparmiare un pó di strada e con i piedi a pezzi di una giornata di lavoro, davanti ai miei occhi vedevo solo il letto.
Mentre camminavo meccanicamente verso l'uscita del parco sentì una risata venire da dietro un cespuglio, e poi un bambino che correva inseguito da un'altra bambina. Lui aveva dei capelli biondi e due occhioni azzurri, mentre lei aveva i capelli molto lunghi e due occhioni neri.
La cosa che mi colpì e che intorno alle loro figure c'era una leggera luce bianca, stavano giocando come due bambini che si rincorrono, poi mi guardarono e con un battito di ciglia sconparvero nel nulla.
Non avevo avuto paura, per il semplice fatto che dopo quando tornai a casa realizzai davvero cosa avevo visto.Quella notte la passai sveglia nel letto guardando il soffitto bianco mentre davanti ai miei occhi, come un film, passavano tutte le volte che avevo visto qualche soggetto strano. Da bambina vedevo spesso vecchi signori che giocavano con i loro nipoti e se io mi distraevo quando ritornavo a guardare magicamente loro erano spariti.
Da piccola mia mamma mi raccontava che io giocavo sempre con un bambino di nome Alessandro mi raccontava che io e lui insieme cantavano canzoni italiane,della sua terra, ed io pur non sapendo nessuna canzone italiana o tanto meno l'italiano cantavo,lei mi portò dal pediatra, dallo psicologo, ma tutti gli dicevano che era un amico immaginario legato all'età e che appena mi fossi fatta più grande di questo "Alessandro" non se ne sarebbe più sentito parlare. Infondo così è stato crescendo di Alessandro non se ne è più sentito parlare, solamente perché io non ne parlavo più nessuno mi credeva, lo vedevo ovunque e sopratutto lui cresceva con me. Quando avevo quindici anni lui mi accompagnava a scuola, se volevo andare a prendere un gelato lui veniva con me, ma quello che più mi spaventava e che se io parlavo con qualcuno di sesso maschile lui iniziava a farmi i dispetti, tirarmi i capelli, la notte mi muoveva il letto, stava diventato davvero opprimente così un giorno quando la mia famiglia uscì per delle commissioni,gli dissi che non doveva stare più dove stavo io che doveva andarsene perché io avevo paura di lui. Lui con viso devastato <<ero stato scelto per proteggerti>> poi mi guardó e se ne è andó.Non so ora dove sia,però, sono felice così,non potevo vivere con una presenza non reale nella mia vita.
~spazio me~
Ciaoooo
Okey questi sono dei capitoli abbastanza mosci per il semplice motivo che prima di entrare nella storia devo raccontarci tutto del passato di Keisha sennò non ci capireste molto. Detto questo se volete il continuò votate e commentate..
Ciaoo
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Keisha & Darren - Il Mondo Incantato
FantastikMi abbassai per scansarmi il pugno della ragazza bionda da gli occhi neri come la notte. Non so cosa stava successo ma in quell'istante dentro di me cambiò qualcosa. Strane creature dominavano quei posti. Ero abituata a sognarli non a parlargli.