Io ed Erik eravamo tornati in Giappone, e ora ci trovavamo davanti la lapide della mamma.
Io pero sorridevo, come facevo da quando avevamo vinto.
-Erik, finalmente l'incubo è finito.
-Finalmente. È da tanto che volevo vederti sorridere cosi.
Deposi dei fiori vicino la tomba, e tenni stretta la mano di Erik, guardando il cielo rosa e arancione per via del tramonto.
-Erik mi dispiace. Perche in tutto questo tempo non ho fatto altro che infangare cio che la mamma ci ha insegnato.
Io avrei dovuto essere sempre una stella,e in quel breve mese in Italia papà pareva aver vinto.
-Io ti ho urlato quella frase, perché avevo capito che tu dovevi trovare la forza di ritornare quello che sei sempre stata.
Lo abbracciai e poi mandai un bacio al cielo.
Ci sedemmo davanti la tomba, con le nostre mani unite.
Delle mani fatte apposta per essere legate e mai disgiunte.
-Mamma, io sarò sempre una stella che brilla in una notte senza luna.
E mi dispiace, per tutto il tempo perduto.Forse non era un caso, ma ebbi l'impressione che una stella diventò piu luminosa delle altre.
La indicai ad Erik.
No,non era un'impressione.
Era la mamma, che con quella luce voleva dirci che lei sarebbe stata sempre con noi.E di questo, finalmente, non ne ebbi piu dubbio.
[Fine]
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I'm Ambra Eagle 2: Non Sarebbe Dovuto Succedere
Fanfiction"La parola chiave di questo racconto è sicuramente 'insondabilità.' Una storia che parla di amori perduti,di morti,di tradimenti. Una storia però che insegna a non arrendersi mai,ad andare avanti,a scorgere sempre il minimo raggio di sole anche nell...