Benvenuto al mondo.

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Sono seduta sul letto, con la testa appoggiata alla spalliera, cercando di regolare il mio respiro.
Non posso crederci. Sta davvero arrivando. Puntino sta arrivando.
-È il momento. Il bambino sta arrivando!- dico a Christian, che è ancora mezzo addormentato e disorientato.
-Cosa?!-
Christian scatta seduto sul letto, accanto a me, visibilmente agitato. Beh ma buongiorno Mr Grey, finalmente.
-Sei sicura?- mi chiede.
-Sicurissima. Mi si sono rotte le acque.- dico nel modo più calmo che posso, mentre lo vedo accaldarsi sempre di più.
-Ok, allora, vestiamoci e andiamo e..- Christian scende giù dal letto, e inizia a camminare per la stanza, confuso su cosa fare.
Oh il mio bambino smarrito, torna sempre a farsi vivo, in situazioni come questa, in cui non può avere il controllo.
Sicuramente non si aspettava che sarebbe successo alle cinque passate del mattino. Ma ci siamo e in questo momento ho proprio bisogno del Christian maniaco del controllo.
-Calmo, Christian, calmati. Non partorirò in questo momento, c'è tempo. Prepariamoci e andiamo in ospedale. La borsa da portare è già pronta nell'armadio.-
-Scusa. Hai ragione.- fa un sorriso più rilassato e mi si avvicina.
Scansa le coperte e mi prende le mani, per aiutarmi ad alzarmi.
Mi metto in piedi con difficoltà e lo vedo guardare il letto con un sorriso.
Questo momento mi ricorda una scena simile successa non tantissimo tempo fa. Ma sembra essere passato molto, molto più tempo. Vediamo se Mr Grey la ricorda.
-Bé così Mrs Jones avrà qualcosa su cui fantasticare.- dico ridendo.
-Mrs Grey che ricordi mi fai tornare in mente.- dice con uno sguardo sensualissimo.
-Belli?- chiedo con finta innocenza.
-Bellissimi, ma mai belli come quelli che abbiamo creato dopo quella notte, e che stiamo ancora creando.- dice guardando il mio pancione.
-Andiamo a vedere il nostro puntino Mr Grey.- dico con gli occhi lucidi, per le sue parole.

Aspetto Christian sulla porta, mentre lui prende le ultime cose da portare via.
-Le chiavi? Le chiavi?- dice toccandosi le tasche della giacca.
-Le chiavi le hai date a me due minuti fa.- gli dico, tintinnando le chiavi della macchina, per fargli vedere.
Forza Christian ho bisogno che tu sia calmo per me. Penso forte nella mia testa come se cercassi di trasmettere a lui questo mio pensiero.
-Bene. Andiamo.- dice avvicinandosi verso di me. Mi prende le chiavi dalle mani e apre la porta.
Ma all'improvviso, quell'ormai familiare dolore, si stringe intorno al mio pancione come una tenaglia.
È insopportabile e la distanza delle contrazioni è sempre minore.
Mi appoggio ad una sedia vicina per sostenermi.
-Piccola.- dice con un tono pieno di ansia e in un attimo è accanto a me. Sento le sue calde e forti mani che mi accarezzano, cercando di aiutarmi.
-È passata. Su andiamo, o puntino nascerà qui.- dico mentre mi tiro su con un mezzo sorriso sul viso, cercando di smorzare la tensione.
-Agli ordini.- dice Christian con un tono più tranquillo, stando forse un po' al mio gioco.

********************

-Non dovevi correre in quel modo.- dico rimproverandolo della sua guida spericolata per arrivare in ospedale.
-Invece sì. E se tu avessi sventolato un fazzoletto bianco come ti avevo detto, non ci sarebbe stato il bisogno di correre così.-
-Fazzoletto bianco? Ti ricordo che devo essere io quella che partorirà, spero tra poco, quindi perché sei tu quello isterico tra noi?-
-E tu non lo sei?- dice incrociando le braccia con la borsa in mano.
-No.- lo imito. -Sono terrorizzata.-
Il suo sguardo si addolcisce. Mi si avvicina, senza dire niente, mi bacia dolcemente sulla fronte e mi sussurra all'orecchio: -andrà tutto bene piccola.-
Gli sorrido, senza che ci sia il bisogno di una risposta da parte mia.

Entriamo in ospedale, nel reparto maternità e la dottoressa Greene è già lì che ci aspetta.
-L'hai chiamata tu?- chiedo a Christian a bassa voce.
-Si certo.-
La dottoressa Greene viene verso di noi con la sedia a rotelle e l'unica cosa che riesco a pensare è che finalmente posso sedermi.
Lo penso e lo grido a squarciagola nella mia testa.
-Mrs Grey, Mr Grey, vi avevo avvisato che il vostro bambino aveva molta fretta di venire al mondo.-
-Lo abbiamo notato.- diciamo Christian ed io insieme.
-Bene allora andiamo.- la dottoressa agita la sedia a rotelle come ad invitarmi a sedermi ed è un invito che accetto volentieri.
-Ce la faccio a camminare ma così è meglio.- dico mentre mi siedo.
-Vado a ritirare i documenti dalle infermiere in sala d'attesa.- dice all'improvviso Christian.
-Torno subito.- mi bacia sulla fronte e si allontana, mentre io vengo accompagnata in stanza. E Christian non saprà qual è. Il panico mi attraversa come una ventata d'aria fredda.
-Non si preoccupi Mrs Grey, le infermiere sanno in che camera è e lo diranno a Mr Grey.-
-Bene, grazie.- a queste parole mi rilasso un po'.

Cinquanta sfumature di NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora