Buon compleanno.

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Dopo mesi di ristrutturazione, trasloco e arredamento, ci siamo finalmente trasferiti nella bellissima ed enorme casa nuova.
Non posso ancora crederci! Anche se non tutti i lavori sono finiti, solo quelli ufficiali. Penso sorridendo.
E questa sera ospiteremo la prima cena di famiglia, o meglio festa, perché quella di oggi non è una giornata qualunque ma è il giorno del compleanno del mio amore, il ventinovesimo compleanno per l'esattezza. Christian non è particolarmente entusiasta all'idea di avere la casa piena di gente ma come sempre non è riuscito a dire di no a sua sorella e soprattutto a me, ma questa volta sono io a dirigere l'organizzazione, non Mia.
Questo sarà il suo l'ultimo compleanno da ventenne e ho tutta l'intenzione di rendere questa giornata ancora più speciale, come riesce sempre a fare lui per me.
Lo scorso anno avevamo festeggiato per tutto il giorno, dalla mattina appena svegli fino al mattino seguente, con la consapevolezza che fosse sano e salvo e del tutto mio.
Ma la parte più bella di quella giornata fu la seconda proposta di matrimonio, quella dolce di cuori e fiori, nella rimessa delle barche in casa Grey: "Volevi cuori e fiori. Hai il mio cuore. E qui ci sono i fiori." aveva detto appena entrati nella stanza. Le sue parole mi ritornano in mente forti ed emozionanti come dei fuochi d'artificio.
Non posso smettere di sorridere al solo pensiero della bellezza di quel momento. Christian inginocchiato davanti a me con l'anello in mano e intorno a noi solo fiori, mentre mi faceva la proposta di matrimonio più romantica di sempre, degna delle più belle commedie romantiche.
Ed ora a distanza di un anno la nostra vita è già cambiata così tanto. Anzi ripensandoci il suo compleanno è anche un nostro anniversario in un certo senso, è il vero momento in cui è iniziata la nostra vita insieme.
–Posso pensarci io se vuole Mrs Grey? La aiuto volentieri.- mi chiede all'improvviso Mrs Jones distraendomi dai miei pensieri romantici. Quando sarà arrivata? Non l'ho neanche sentita entrare nella stanza.
–Non si preoccupi Mrs Jones ci penso io con questo, grazie. Però un po' di aiuto lo accetto volentieri.- sto finendo di preparare una torta al cioccolato, la sua preferita, da portare a letto prima che si svegli, per fargli una sorpresa. Ma ho bisogno di qualcuno che controlli Ted nel caso si svegliasse prima del previsto.
Si è svegliato parecchie volte durante nel corso della notte e si è riaddormentato qualche ora fa, io invece no.
–Con cosa Mrs Grey?-
-Con Ted, dovrebbe svegliarsi a breve. Lo può controllare mentre finisco?-
-Certo, amo passare un po' di tempo con il piccolino, anche da addormentato.- mi dice con un sorriso dolce.
–Bene, grazie mille.- le rispondo, con lo stesso sorriso sul viso, mentre la vedo allontanarsi verso la camera Ted. È così brava e gentile con lui. Mi piace pensare a lei e Taylor come degli zii acquisiti per il mio amore, sono due persone meravigliose.

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Sono sveglia da ore e sono solo le nove del mattino. Inizio a capire perché trasmettono tante fiction con come protagoniste mamme descritte come delle supereroine, in televisione.
Sarà una lunga giornata, bellissima, ma comunque lunga. Devo resistere.
La colazione è pronta e già sistemata sul vassoio, la torta è glassata e le candeline sono apposto, anche Ted è pronto ed io, beh, più o meno. Penso guardandomi velocemente. La camicia da notte che indosso non è delle più sensuali, ma le piccole macchie di cioccolato e di latte non aiutano sicuramente.
Mi sistemo rapidamente i capelli in una coda e vado nel mia camera/ufficio per prendere i miei regali per Christian.
Il primo è un'omega di platino, come quella che mi regalò lui durante la nostra luna di miele, con incise le nostre date più importanti: il giorno in cui ci siamo conosciuti, il giorno del nostro matrimonio e la nascita di Ted, e infine un Ti amo. Spero gli piaccia e che non lo trovi troppo sdolcinato. Penso, un po' preoccupata.
Il secondo invece è più rischioso. È un'idea azzardata ma spero che non la prenda nel modo sbagliato. In fondo è un regalo per tutti e due. Divento rossa solo al pensiero.
Okay è tutto pronto. Prendo prima il vassoio della colazione, su cui ho appoggiato i pacchetti, ed entro lentamente nella nostra camera da letto, appoggiandolo sul letto senza fare rumore. Torno di corsa in cucina, prima che si svegli, prendo Ted e con il braccio libero anche la torta.
Torno in camera e vedo che il nostro festeggiato inizia a svegliarsi, cosi sistemo Ted accanto a me. Mi avvicino a lui e lentamente inizio a lasciargli dolci baci dalla fronte, alle guance, dalle alle labbra fino al collo.
Un suono gutturale esce dalla sua bocca, segno che si sta svegliando, così mi tiro su e prendo il nostro piccolino in braccio.
Finalmente apre gli occhi e non appena ci vede, il suo viso si illumina con enorme sorriso.
-Buon compleanno!!!!!!!!- inizio a gridare a più non posso.
-Forza amore batti le manine per papà.- tutto contento, Ted prova ad agitare le mani, con lo stesso sorriso del padre su quel visino paffuto. Certe volte sono proprio identici.
-AUGURIIIIIII- continuo io.
-Oh mamma mia. Grazie.- si protende verso di me e mi bacia con forza, prima di prendere Ted tra le braccia e farlo svolazzare. Adora quando fa così.
-È tutto così perfetto. Grazie amore mio.- mi bacia ancora, con quasi le lacrime agli occhi.
-Ti stai commuovendo per caso Mr Grey?-
-Assolutamente sì. Sei meravigliosa! Siete meravigliosi! Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Te, lui, la nostra famiglia.- bene adesso sto per piangere anche io.
-E tu sei il capo di questa famiglia.- dico baciando sia lui che il mio tesoro, tutto preso a giocare con i capelli di Christian.
-Poi questo è solo l'inizio.- continuo.
-Parli della festa di questa sera?-
-Non solo. Ma prima devi spengere le candeline.-
-Quando hai avuto il tempo di fare tutto questo?-
-Questa mattina presto. Ero già sveglia per Ted.- mi affretto ad aggiungere vedendo il suo sguardo contrariato.
-Ti sei stancata troppo, lo vedo dal tuo viso, mi dispiace che hai perso ulteriori ore di sonno per me.- oh mamma, ma quanto è dolce?
-Ma che stai dicendo? Mi aiuti tantissimo con Ted e poi non sono stanca, sono elettrizzata. Sei mio marito e ti amo, dormire un po' meno non ha importanza. L'unica cosa che mi importa in questo momento è il tuo sorriso felice. Tu riesci sempre a farmi delle sorprese meravigliose ed oggi voglio fare la stessa cosa per te.-
-Ti amo anch'io. E amo tantissimo anche te amore mio.-
Mentre sistemo le candeline Christian continua ad abbracciare e baciare Ted che sorride felice. Devo scattargli una foto.
Prendo il telefonino, appoggiato sopra il comodino, e scatto velocemente la foto prima che se accorgano.
-Che stai facendo?- come non detto. Beccata!
-Accendo le candeline. Ecco fatto. Tieni Ted in braccio mentre le spegni. Io faccio un bel video e una tonnellata di foto.-
-Una tonnellata?-
-Sì. Inizia ad abituarti, te ne scatterò tantissime durante tutto il giorno. E non solo, ci sarà anche un fotografo alla festa.-
-Ricevuto Mrs Grey.-
-Ecco a te.- gli passo la torta ed inizio a cantare la canzoncina.
-Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri a Christian. Tanti auguri a te. Siiiiiiiii. Batti le manine tesoro, batti le mani per papà.- e lo fa, Ted goffamente inizia a battere le mani. Mi sto sciogliendo.
-Ahhh guardalo. È perfetto.- dice Christian guardandolo con lo sguardo pieno di amore paterno.
-Espresso il desiderio?- chiedo a Christian mentre inizio a tagliare la torta, cosa complicatissima da fare su un letto.
-Non ne ho bisogno. Ho tutto quello che voglio e di cui ho bisogno.-
-È dolcissimo quello che hai appena detto. E ti avverto che i miei ormoni ancora non si sono stabilizzati del tutto da dopo il parto, quindi sappi che non riesco a controllarmi, potrei scoppiare a piangere in qualsiasi momento.-
-Lacrime di gioia spero.-
-Ovviamente.- con un sorriso sciocco sul viso, afferro il collo della sua maglietta e lo attiro a me in un bacio che diventa rapidamente appassionato.
-È il momento di scartare i regali.- dico staccandomi da lui per raffreddare la situazione e per permettere ad entrambi di riprendere fiato.
-Quello che stavamo facendo va benissimo come regalo, specialmente se possiamo spostarci in bagno, sotto la doccia.-
-Ti ricordo che hai tuo figlio tra le braccia.- gli dico, rinfrescandogli la memoria.
-Lo so benissimo. Ha semplicemente visto quanto i suoi genitori si amano, anche se non si ricorderà nulla.- dice lasciandomi un altro dolce bacio sulle labbra.
-Basta adesso. Scarta i tuoi regali, sono curiosa, spero ti piacciano.-
-Mi piacciano? Più di uno?-
-Sì! Ecco a te il primo.- con un enorme sorriso gli passo la scatolina con dentro l'Omega.
-È bellissimo. Grazie.- dice aprendo il regalo.
-Giralo.- sorrido ripensando a quello che gli ho appena detto. È come un deja vu, solo che al posto dell'Omega la scorsa volta aveva in mano il porta chiave con cui avevo acconsentito a diventare sua moglie. Anche lui sta pensando la stessa cosa, lo capisco dal modo in cui mi guarda, con il suo sguardo intenso.
-Dai su giralo.- lo gira e il suo sorriso si allarga.
-Hai paura che mi dimentichi la data del nostro matrimonio o il giorno della nascita di nostro figlio per caso?- dice con un tono, spero ironico. Mi sta prendendo in giro vero?
Inizio a fissarmi le mani in imbarazzo.
-Hey ti sto prendendo in giro. Lo adoro, sul serio, tantissimo.-
-Davvero?-
-Si certo. È bellissimo. Grazie. Le date più importanti della mia vita.- si protende verso di me e passando il pollice sulle mie labbra mi costringe a lasciar andare il labbro che mi stavo torturando.
-Così va meglio.- quando mi guarda in questo modo non riesco a pensare ad altro se non che alle sue labbra invitanti.
-Sono pronto per il secondo.- io invece non lo sono. Ma ancora non gli dirò cosa apre quella chiave. Lo scoprirà questa sera dopo la festa.
-Ecco a te.-
Lo apre e tira fuori una piccola chiave che inizia a guardare con sospetto, completamente confuso.
-Allora che ne pensi?-
-Non so bene cosa dire.-
-Buttati. Provaci.-
-È forse la chiave di una stanza d'albergo che hai prenotato per noi?- mi chiede con uno sguardo pieno di malizia.
-No. Ma pensandoci non è male come idea.-
-Ti prendo in parola Mrs Grey. Ma allora non capisco, cosa apre questa chiave?-
-Lo scoprirai questa sera.-
-Vuoi davvero lasciarmi così? In sospeso? Lo sai che non sopporto quando mi nascondi le cose.-
-Su tranquillo è una sorpresa e dirtelo adesso rovinerebbe tutto. Fidati di me, varrà la pena aspettare.- mi guarda con un espressione corrucciata. Non è tanto convinto.
-Dai puoi farcela a resistere e soprattutto puoi resistere all'impulso di correre da Taylor per farti riferire tutto, anche perché è già dalla mia parte.-
-Sei arrivata a corrompere il mio staff? Stiamo diventando maniaci del controllo per caso?-
-No, semplicemente ti conosco benissimo. E poi chissà che l'influenza di una certa persona mi trasformi in una piccola dittatrice. Non si può sapere.- finisco la frase ad un centimetro dalle sue labbra invitanti, e tutto quello che vorrei fare è gettarmi su di lui, ma i doveri di mamma vengono prima. Ci sarà tutto il tempo per questo.
-Comunque è l'ora della pappa per Ted. Quindi noi due ora ti lasciamo da solo per un po'. Non arrovellarti troppo la testa mi raccomando.- continuo senza dargli la possibilità di replicare.
-Non è carino quello che stai facendo lo sai?-
-Lo so ma vedrai che ti piacerà.- dico sorridendo.
Lo bacio, lasciandolo seduto sul letto con la faccia di chi non ha capito nulla di quello che gli è appena successo.
-Tornerò tra poco. Andiamo amore, saluta papà.- dico prendendo Ted dalle sue braccia, mentre Christian riempie di baci il nostro piccolino.
-Aspettami per la doccia.- dico facendogli l'occhiolino, con Ted in braccio, mentre lascio la stanza.
Aspetta e vedrai Mr Grey, non sei l'unico che può organizzare delle sorprese, torturando un po' da queste parti.
Arrivo in cucina e inizio a preparare l'omogenizzato di frutta per il mio piccolo.
-Mela e banana tesoro, va bene?- dico come se Ted potesse rispondermi. Ma sorride tutto contento, quindi lo prendo per un sì. Quanto è tranquillo oggi.
-Uhm è buonissimo. Ecco qua, apri bene la bocca amore. Bravissimo.- adoro vederlo mangiare così, tutto contento, rispetto a quando piange disperato e l'unico modo per farlo calmare e distrarsi è suonare o cantare qualcosa, e Christian in questo campo è decisamente migliore di me.
-Ti piace tanto la frutta, vero amore?- sorride ancora. È perfetto! Assolutamente perfetto!
-Buongiorno Mrs Grey.- Taylor mi saluta, interrompendo i miei pensieri. Non l'ho neanche sentito arrivare. È la seconda volta che mi succede oggi. I miei due maschietti di casa mi distraggono troppo.
-Buongiorno Taylor.-
-L'ho spaventata signora?- se ne accorto.
-No non si preoccupi, ero solo soprappensiero. Deve dirmi qualcosa? È tutto apposto?-
-Si procede tutto secondo i suoi piani.- mi risponde con un tono di voce leggermente alto. Sicuramente Christian, anche se la nostra stanza è abbastanza lontana dalla cucina, starà con le orecchie in allerta, provando ad ascoltare tutto. Così mi metto un dito davanti la bocca, facendo segno a Taylor di parlare con un tono più basso.
-Ha ragione. Scusi signora.- continua, alzando le mani in segno di scuse.
-È tutto okay, grazie mille Taylor. Ho già avvertito Christian di non farle pressione per scoprire cosa sto tramando, quindi per favore mi tenga il gioco.-
-Ma certo non si preoccupi, non cederò, anche se Mr Grey sa essere molto convincente.-
-Lo so benissimo.- gli sorrido in modo rassicurante.
A volte il nostro cinquanta sfumature esagera fin troppo con la sfumatura del tenere tutto sotto controllo.
-A proposito Mr Grey è sveglio? Volevo fargli gli auguri e anche da parte di Mrs Jones che è dovuta andare via e non farà in tempo stamattina.-
-Si sono sveglio. Grazie mille Taylor e ringrazia anche Mrs Jones, anche se sono sicuro che la vedrò stasera.- Christian, ancora in pigiama, si avvicina a noi tranquillo e per la prima volta lo vedo abbracciare Taylor, per ringraziarlo.
-A cosa pensi?- mi chiede poi prendendo in braccio Ted, ancora seduto sul seggiolone. Pulendogli la bocca con il bavaglino.
-A quanto sono distratta oggi. Con te è la terza volta che non mi accorgo che qualcuno è entrato nella stanza.-
-Hai tante cose a cui pensare o forse è solo stanchezza.- dice guardandomi con uno sguardo, misto tra l'enigmatico e il sensuale.
-No ad essere sincera non sono per niente stanca, anzi ho molta adrenalina in circolo.- a queste parole il suo sguardo si fa ancora più intenso e Taylor è sempre più a disagio a causa del nostro piccolo teatrino, ed anche Christian lo nota.
-Tranquillo Taylor ho già promesso che non ti avrei chiesto nulla su quello che la signora qui presente sta tramando, farò il bravo festeggiato ed aspetterò.- dice, riportando un po' di attenzione anche su Taylor.
-Sarà la maturità di un anno in più a renderti così saggio Mr Grey?-
-Sarà per questo, hai ragione Mrs Grey. Tu che pensi invece piccolo?- chiede a Ted, che è completamente preso dal piccolo giocattolo che ha in mano.
-Che dici? Papà è troppo curioso eh?- continua e per avere più attenzione dal suo ometto, inizia a farlo svolazzare, facendolo ridere di gusto. Quanto sono belli!
A riportarmi nel presente è il cellulare di Taylor che inizia a squillare. Con un gesto di scuse si allontana, lasciandoci soli, per rispondere alla chiamata.
-Finalmente soli.- dice, ripetendo quello che ho pensato io un minuto fa.
-Sai lo stavo pensando anche io.- a queste parole i suoi occhi si accendono.
-Bene, allora che ne dici di riprendere il discorso della doccia lasciato in sospeso? Sto ancora aspettando.-
-E Ted?-
-Starà benissimo nel passeggino, adora quei giocattoli rumorosi che fa muovere con i suoi piedini e comunque dirò a Taylor di controllarlo. E poi a giudicare da come mi sento non staremo via a lungo.- a queste parole, il respiro mi si blocca e inizio ad arrossire.
Come fa ad essere e dire cose così provocanti con nostro figlio in braccio? Non ho parole.
-Sei una madre apprensiva ed io ti amo ancora di più per questo ma questo piccolino non è l'unico maschietto in casa che necessita delle tue attenzioni.- si protende verso di me e mi lascia un dolce bacio sulle labbra. Oh Christian. Il mio insicuro e bisognoso d'affetto Christian.
-Anche io ho bisogno di te. Sempre. Non te lo dimenticare.-
-Non dici così solo perché è il mio compleanno vero?-
-Ma quanto sei scemo.- dico baciandolo a mia volta.

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