Un anno di noi.

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-Così vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.- annuncia il reverendo Walsh, tra gli applausi e le urla entusiaste dei nostri invitati. Sorrido felice come non mai.
-Finalmente sei mia.- sussurra il mio meraviglioso neo marito, prendendomi tra le braccia baciandomi con dolcezza sulle labbra.-
A quel contatto mi sveglio di soprassalto. Che sogno splendido, sembrava così reale. Quel bacio sembrava così reale.
Anche il mio subconscio si è ricordato che oggi è l'anniversario di quel giorno meraviglioso. Penso sorridendo, travolta dai quei ricordi emozionanti.
Disorientata mi giro verso la parte del letto di Christian, allungando il braccio, sicura di trovarlo di fianco a me, ma al posto di mio marito, trovo un biglietto sul suo cuscino.
Ancora un po' insonnolita, mi tiro su a sedere, prendendo il biglietto tra le mani.
~Buongiorno.
Ted ed io ti stiamo aspettando in giardino.
Spero che ti senti riposata stamattina, perché preparati ti aspettano sorprese.
Un anno di noi ed io non potrei essere più felice.
Buon anniversario amore mio.
Ti amo.
Cxx~
Oh Christian. Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre leggo. Potrebbe essere più dolce di così? E pensare che la maggior parte degli uomini comuni non si preoccupa minimamente di ricordarsi il giorno del proprio anniversario di matrimonio, o di una qualsiasi data importante. Ma io sono fortunata perché il mio Mr Grey non è un uomo comune. No per niente.
Mi alzo dal letto, e con entusiasmo preparo i vestiti da mettere oggi.
Un semplice vestito blu con delle ballerine, l'ideale per una giornata estiva così bella.
Dopo aver sistemato le cose da indossare sul letto, mi spoglio e vado verso il bagno, è il momento di una doccia.
Mentre mi insapono penso al mio regalo per Christian. Non è una cosa comprata o realizzata come la stanza dei giochi. Penso arrossendo. Ma è una cosa molto più semplice e allo stesso tempo importante per lui. Spero.
Dopo il matrimonio e poi con la gravidanza, non ho mai avuto il tempo di cambiare ufficialmente i miei documenti in Grey.
Forse ho rimandato e rimandato perché non mi sentivo ancora pronta a dire "addio" a quella parte di me, alla parte pre-matrimonio, ma ora dopo un anno come Mrs Grey lo sono, ne sono sicura.
Ripenso alla nostra discussione appena sposati sul mio nome. Voleva che il mio mondo iniziasse e finisse con lui, e quelle parole che all'inizio mi spaventarono, ora mi fanno sentire amata e protetta.
Quindi questo "regalo" è solo un'altra rassicurazione tangibile che voglio e posso dargli per fargli capire quanto lo amo.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto rapidamente, impaziente di abbracciare i miei maschietti di casa.
Prendo la scatola con i nuovi documenti, sistemati nel mio portafoglio, e mi dirigo verso la cucina.
-Buongiorno Mrs Grey.- mi saluta, sorridente, Mrs Jones. Anche lei di buon umore stamattina. Sarà per l'amore e la felicità che si percepisce nell'aria, è contagioso.
-Buongiorno. Dove sono Ted e Christian?- le chiedo guardandomi intorno.
-Mr Grey ha voluto che la colazione fosse servita nel patio in giardino stamattina.-
-Ah okay, bene grazie.- le rispondo, avviandomi verso la portafinestra che da sul giardino.
-Mrs Grey?- mi richiama. Mi fermo e mi volto verso di lei.
-Buon anniversario.- mormora, con un sorriso dolcissimo. È davvero felice per noi. Sì è decisamente contagioso tutto questo amore che c'è nell'aria.
-Grazie mille Mrs Jones.- le dico sorridendole a mia volta. Vorrei abbracciarla ma forse è un limite che non potrei superare, penso indecisa. Ma si fa niente, mi avvicino e l'abbraccio rapidamente cogliendola di sorpresa. Senza aggiungere altro, mi avvio di nuovo verso i miei amori.
Raggiungo il patio, convinta di trovare Christian seduto a tavola concentrato sul suo BlackBerry con Ted vicino seduto sul suo seggiolone.
Invece no. La scena che mi si presenta davanti agli occhi è tutt'altra cosa. Christian sdraiato sopra la coperta che ha sistemato sull'erba, con nostro figlio tra le braccia che ride felice.
Immagini come questa dovrebbero essere aggiunte alla lista delle sette meraviglie del mondo.
Mi muovo piano, camminando in punta di piedi, per non farmi sentire e coglierlo di sorpresa.
Appoggio la piccola scatola sul tavolo e una volta tolte le scarpe mi metto a camminare nell'erba, avvicinandomi a loro.
Arrivo alle sue spalle e mi precipito su di lui, abbracciandolo da dietro.
-Buongiorno!- dico ad alta voce, baciandolo sulla guancia.
-Buongiorno a te.- dice con un tono sorpreso, azzarderei anche un po' spaventato.
Wow mi abbraccerei! Non ci sono mai riuscita a sorprenderlo così, sono sempre stata beccata.
Finalmente la mia rivincita è arrivata!
-Sembri molto compiaciuta di te stessa Mrs Grey, chissà perché.-
-Niente di importante Mr Grey.- dico prendendo il mio piccolo dalle braccia di Christian.
-Buongiorno patato, papà ti ha portato via da me stamattina eh.- dico voltandomi verso Christian, che sorride divertito.
-Ma gli sono anche riconoscente perché mamma ha potuto riposarsi e dormire un po' di più.- dico al mio amore che mi guarda con attenzione. Ha lo stesso sguardo di suo padre quando si concentra.
-È stato un piacere mammina. Anche se vedendoti già lavata e vestita mi sto pentendo di averti lasciato dormire, soprattutto per quanto riguarda la parte del "lavata".- dice con il suo sguardo malizioso e gli occhi che brillano.
-Ah sì?- dico, sicura di guardarlo con la stessa intensità.
-Sì.-
-Beh avresti potuto scriverlo nel biglietto che mi hai lasciato.
A proposito, buon anniversario anche a te Mr Grey.- e prima di dargli la possibilità di rispondere, lo attiro a me con la mano libera, baciandolo con forza, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provo e la grande gioia di aver condiviso il primo di molti anni della mia vita con lui.
-Buon anniversario a te Mrs Grey.- dice in un soffio, senza fiato.
-Ti amo tantissimo.-
-Ti amo tanto anche io amore mio.-
-Un anno di noi.- dico stringendogli la mano, guardandolo in quei bellissimi occhi profondi.
-Il primo di moltissimi.- dice portandosi la mia mano alle labbra, baciando delicatamente le nocche.
Aww è così bello vederlo così consapevole di quello che provo per lui. I tempi in cui si incupiva, come se gli facesse male credere che lo amassi sono ormai molto molto lontani da noi, chiusi a chiave in un piccolo cassetto che non riapriremo più.
-Amiamo tanto anche te sai tesoro.- dice al nostro cucciolo, prendendolo tra le braccia, facendolo ridere.
-Cosa c'è?- mi chiede, guardandomi in modo tenero.
-Niente, sono solo felice.-
-Anche io.- dice sorridendo.
-Davvero?- gli chiedo, come per avere una conferma dei miei pensieri di poco prima.
-Si certo. Perché non dovrei esserlo?- dice con un'espressione seria, che però si scioglie subito.
-Infatti lascia stare, ogni tanto la paranoica che c'è in me riemerge, però senza il mio permesso stavolta.- dico nel modo più sereno possibile, con la speranza che cambi argomento.
-Bene, non andrò oltre con le domande, preferisco andare a fare colazione e parlare di quello che ho in programma per oggi.- mormora, baciandomi poi sulle labbra, prima di alzarsi in piedi, ancora con Ted in braccio.
Sono senza parole. Non è mai successo, MAI, che lasciasse correre su una cosa del genere senza approfondire.
-Devi dirmi qualcosa Mrs Grey?- mi chiede, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi, ed io la prendo, mettendomi in piedi ancora incredula.
-No, sono solo sorpresa Mr Grey.-
-Non è questo un dei segreti per mantenere il matrimonio vivo? Continuare a saper sorprendere il proprio coniuge?-
-Credo che tu abbia ragione, ma fai poco l'innocente Mr Grey, non ti si addice.- dico, andando verso il tavolo.
-Ah no?- mi chiede ridendo mentre mi raggiunge.
-Assolutamente.- dico, un po' ansiosa, in attesa che veda la scatola.
-Cos'è quella?- domanda incuriosito mentre sistema Ted sul seggiolone vicino a me.
-Aprila e scoprilo.- mormoro con tono innocente.
-Ora chi è fa il finto innocente?-
-Non so di cosa stai parlando.-
-Si si diciamo così. Vediamo.-
Apre la scatola, tira fuori il portafoglio, guardandolo in modo confuso.
-Devi vedere dentro.-
-Mi regali dei soldi per l'anniversario?- dice ridendo.
-No scemo! Si mettono altre cose nel portafoglio oltre ai soldi e alle carte di credito. Quindi cosa rimane?-
-I documenti?-
-Già?-
-Sei seria?- mi chiede ed io annuisco, continuando a guardarlo ansiosa e concentrata senza rispondergli.
-Okay vediamo.- tira fuori la carta d'identità e il passaporto. Le fissa per un po' e poi mi guarda con un'espressione cupa, quasi a disagio.
-Non ti fa piacere?- mormoro confusa, quasi sussurrando.
-Hai cambiato nome ufficialmente?-
-Lo avevo già fatto quando ti ho sposato ovviamente ma ora ci sono i documenti che lo provano.- dico sorridendo nella speranza di tranquillizzare anche lui.
-Non te l'ho mai voluto chiedere, un po' per timore della tua risposta, però sono contento. Ma perché ora?-
-Non lo so di preciso, un giorno stavo sistemando i documenti nel mio nuovo portafoglio e quando ho visto il cognome mi è sembrato come sbagliato.- mi spiego, anche se non pensavo che sarebbe stato così difficile, ed a giudicare dalla sua espressione ancora non l'ho convinto.
-La verità è che forse prima non mi sentivo pronta a dire addio alla vecchia me, alla Ana senza vere e proprie responsabilità cioè alla Ana pre-noi.-
-E adesso?-
-Adesso quella parte di me è il passato ed io ne sono contenta perché ho te, la nostra meravigliosa famiglia e quindi voglio che tutti sappiano che sono una vera Grey.- dico facendolo finalmente sorridere.
-Sì e che sei tutta mia, anzi nostra.- dice alzandosi, venendo verso di me.
-Sì lo sono e niente mi rende più felice.- gli rispondo sorridendo a mia volta.
Christian mi prende tra le braccia, alzandomi in piedi, e la sua bocca è sulla mia.
Finalmente non aspettavo altro, dopo tutte le piccole tensioni, volevo solo sentirlo vicino, sentirlo mio.
-Grazie, davvero.-
-Tutto per vederti felice Mr Grey.- mormoro prendendolo in giro, baciandolo sul collo.
-Lo stesso vale per te Mrs Grey. Facciamo colazione, avrai bisogno di tante energie.-
-Ah sì è perché? Non usciamo e passiamo la giornata in camera da letto? Anche se in quel caso avremmo bisogno che Ms Jones guardi nostro figlio.-
-L'idea è molto allettante ma pensavo di fare una piccola gita di un paio di giorni.-
-Davvero? Dove?- domando curiosa ed emozionata, è da tanto che non facciano un viaggio, anche di breve durata.
-Ricordi quando abbiamo parlato delle mie ed ora nostre proprietà?-
-Sì certo.- dove vuole arrivare?
-Ti dissi che a parte l'Escala e la casa ad Aspen avevo solo un altro appartamento in cui purtroppo non ti ho ancora portata, ti ricordi dove?-
-Sì a New York.- il suo sorriso si allarga. Oh santo cielo, non mi dire che...
-Andremo a New York?- dico quasi urlando.
-Sì andremo a New York!-
-Oh mio Dio Christian è meraviglioso. Sono così felice. Ho sempre sognato di andare a New York.-
-Lo sai, voglio rendere tutti i tuoi sogni realtà.-
-Oh Christian.- lo attiro di nuovo a me baciandolo con forza. Quando ci dividiamo siamo entrambi senza fiato.
-Mangiamo, partiremo tra poco.- mormora autoritario.
-Ok. Hai dato il latte a Ted?- mormoro mentre vedo il mio piccolo giocare tranquillo sul seggiolone.
-Si certo. Un'ora fa.- mi risponde Christian tranquillo mentre mangia i suoi pancake.
-Ha preso il biberon tranquillo senza fare storie?-
-Si tranquillo.-
-È fantastico.
Ora che ci penso come faremo a far entrare tutte le cose di Ted su un aereo di linea? Anche solo per un paio di giorni lo sai ci servono tantissime cose: il passeggino, il fasciatoio, la borsa dei pannolini, i suoi giochini, i biberon, i ciucci ed anche il tiralatte... oh e poi il seggiolone e il walkie-talkie...-
-Hai finito?- mi chiede Christian interrompendo la mia lista infinita di cose da portare. Con un bimbo così piccolo, anche un piccolo viaggio diventa un trasloco.
-No, poi anche tutte le tutine, le scarpe, le coperte e ovviamente le nostre valige.-
-Okay Ana tranquilla. Allora, le nostre valigie sono già pronte, anche quella con le cose di Ted, la borsa dei pannolini è pronta con una scorta industriale di pannolini al suo interno. Ho messo in una borsa il tiralatte con tutti i biberon e i ciucci. E comunque partiamo con l'aereo dell'azienda che è nostro, quindi possiamo portare tutte le cose che servono. Ora puoi calmarti e mangiare la tua colazione, mentre vado a cambiare nostro figlio?- dice tranquillo, mentre si alza e prende Ted in braccio, prima di rientrare in casa.
-Certo.- rispondo incapace di dire altro.
E per la seconda volta in meno di un'ora rimango ancora senza parole grazie al mio maniaco del controllo preferito.
Ho la sensazione che quelli che ci aspettano saranno dei giorni indimenticabili e non vedo l'ora di viverli.

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