Mi rilasso, accoccolata, sulla nuova sedia a dondolo che abbiamo sistemato nella stanza di Puntino.
Ondeggio, massaggiando il mio pancione, guardandomi attorno, immaginando quando finalmente questa stanza sarà riempita dalla presenza del mio bambino. E devo ammettere che per essere una sistemazione provvisoria, è venuta davvero bene, è perfetta.
Christian si è impegnato tantissimo. Dopo la nostra uscita di shopping, non mi ha lasciata sola neanche una volta, ha partecipato a tutte le scelte e decisioni, anche le più piccole, soprattutto, devo ammettere, per la sua forte ansia di non farmi affaticare troppo. Ma è stato comunque dolcissimo.Sto provando a riposarmi, la scorsa notte non ho dormito un granché, e in più sarà una giornata piuttosto faticosa.
Oggi pomeriggio ho l'ultima visita ed ecografia dalla dottoressa Greene, prima del parto e questa sera tutta la famiglia Grey (compresa Kate) ed Ethan, verranno a cena qui per una piccola festa per il bambino. Saranno assenti solo mia madre e Ray, e un po' mi dispiace, li avrei voluti più vicini.
Mrs Jones è ai fornelli da ore e anche se è sabato Christian è in ufficio. Mi manca. Tanto.
Mi continuo a sorprendere, dopo tutto questo tempo, di questo forte senso di mancanza quando non è con me, anche per poche ore.
Quasi quasi vado a trovarlo in ufficio.
Devo convincere Taylor ad accompagnarmi però. Christian gli avrà dato sicuramente qualche ordine sul lasciarmi a riposo il più possibile.
Decisa, mi alzo dalla sedia, e vado a cambiarmi.
Indosso dei leggins con una maglia comoda, e infine delle converse bianche, ma queste sono più complicate da indossare da sola con il pancione. Dovrò farmi aiutare.
Di solito ci pensa Christian, mi vergogno a chiedere aiuto ad altri per una cosa simile.
Con lui non devo neanche parlare, me lo legge in faccia che sono a disagio o in difficoltà, e non ci pensa un attimo prima di aiutarmi.
Mi faccio coraggio e vado verso la cucina con le scarpe in mano, per chiedere aiuto a Mrs Jones, che non appena mi sente arrivare si volta, sorridendomi con dolcezza.
-Buongiorno Mrs Grey. Come posso esserle utile?-
-Buongiorno Mrs Jones.
Potrebbe aiutarmi a mettere le scarpe, per favore? Di solito ci pensa Christian, ma ora lui non c'è.- arrossisco mentre le faccio questa domanda. Che imbarazzo!
-Certo Mrs Grey non si preoccupi.- si allontana dai fornelli, venendo verso di me. Mi fa cenno di sedermi su uno degli sgabelli della cucina, le do scarpe, si abbassa e me le mette.
-Ecco fatto Mrs Grey. Non deve essere imbarazzata, è una cosa normalissima. Ormai manca così poco.- dice, finendo la frase con un sorriso pieno di entusiasmo, guardando il mio pancione.
-Grazie mille.- le rispondo con un sorriso più affettuoso che pieno di entusiasmo.
-Di niente. È un piacere per me che finalmente mi consenta di aiutarla Mrs Grey.- mi sorride un ultima volta e torna ai fornelli.
Ora che la faccenda scarpe è stata risolta, devo convincere Taylor ad accompagnarmi da Christian.
Prendo la borsa e mi affaccio nel suo ufficio. Appena alza lo sguardo dal suo portatile e mi vede, scatta in piedi.
-Mrs Grey tutto bene? Ha bisogno di qualcosa?- c'è un po' di agitazione nella sua voce, chissà perché.
-Tranquillo Taylor. Volevo solo chiederle se può accompagnarmi a lavoro da Christian.- gli dico con un sorriso speranzoso.
-Mi dispiace Mrs Grey ma Mr Grey mi ha chiesto di dire di no a richieste di questo genere.-
-Capisco ma tra poche ore dovrei uscire lo stesso e non cambia molto se lo faccio adesso o dopo, no?-
-D'accordo Mrs Grey. Non so come potrei dirle di no. Andiamo.-
-Perfetto.-********************
Arrivati davanti al grande palazzo della Grey Enterprises Holdings, Taylor accosta e mi apre la portiera per farmi scendere. Ci abbiamo messo pochissimo. Per essere quasi l'ora di pranzo di sabato, non c'era per niente traffico.
Forse è stato il destino, che ha voluto aiutarmi ad arrivare prima dal mio amore.
Salgo nell'ascensore portatore di piacevoli ricordi, fino a raggiungere il piano di Christian.È sempre tutto uguale. Silenzioso e tranquillo. Con la solita schiera di assistenti bionde, compresa Andrea che non appena mi vede, corre verso di me con un grande sorriso.
-Mrs Grey che piacere vederla.- mi dice, anche se non capisco perché insiste a darmi del lei anche quando siamo sole. Avrà pochi anni più di me, e sicuramente si sentirà a disagio quanto me, se non di più. Ma è inutile chiederglielo di nuovo, so già la risposta.. È il volere del capo, che a proposito non vedo in giro.
-È un piacere anche per me Andrea, come stai?-
-Tutto bene, e lei Mrs Grey? Ormai manca poco.-
-Si manca davvero pochissimo. Sono così emozionata.-
-Si vede Mrs Grey e anche Mr Grey lo è.- le sorrido.
-A proposito di Christian, è nel suo ufficio?-
-Si. Lo avverto che è qui?-
-No non c'è bisogno Andrea, grazie. Alla prossima volta.-
-Arrivederci Mrs Grey.-
Mi allontano e vado verso la porta dell'ufficio di Christian. Entro senza bussare. È concentrato, con il faccino cupo e pensieroso, mentre fissa lo schermo del computer. Chiudo rumorosamente la porta e lui balza sulla sedia dalla sorpresa.
-Che ci fai qui?- mi chiede subito con un tono sospettoso.
-Ciao anche a te.- lo stuzzico, avvicinandomi verso di lui.
-Rispondi. Come sei venuta fino qui?-
-Mi ha accompagnata Taylor.- uhm lo sguardo è ancora più cupo di prima, e in più sto mettendo, non tanto involontariamente, nei guai Taylor. Meglio continuare a parlare.
-Lo so, gli avevi detto di non dirmi di no, se gli avessi chiesto una cosa come questa, ma come ho detto a lui, sarei comunque dovuta uscire tra un paio d'ore quindi non cambia molto.-
-Perché saresti dovuta uscire comunque?-
-Per andare dalla dottoressa Greene. Ti aspetti che me la faccia a casa l'ultima ecografia?- da cupo il suo sguardo, è passato a sorpreso e anche un po' colpevole.
Non si sarà mica..
-Te ne sei dimenticato!!!- dico quasi urlando.
-No non me ne sono dimenticato.-
-Oh sì invece, non provarci nemmeno Mr Grey, lo riconosco quello sguardo.-
-Davvero non mi sono scordato, solo che ero preso dal lavoro e mi è temporaneamente passato di mente.-
-Temporaneamente?-
-Si.- fa il broncio.. Non mi incanti caro.
-Non provare a fare quel broncio e soprattutto i tuoi giochi con le parole Mr Grey. Mi hai fatta arrabbiare ed ero venuta qui perché mi mancavi.
Beh adesso ho cambiato idea.- adesso sono io a fare il broncio.
-Dai non essere arrabbiata. Lo sai quanto è importante per me.- mi prende le mani e mi attira a se fino a farmi sedere sulle sue ginocchia.
Va bene lasciamo perdere che è meglio.
-Non è finita così. Dovrai farti perdonare.-
-Sissignora.- dice baciandomi sulle labbra.
Finalmente! Quanto mi sono mancati i suoi baci.
-Allora quali erano i tuoi piani venendo qui?-
-Nessuno in particolare. Solo la voglia di stare con te.-
-Il mio piano preferito.- mi prende il viso tra le mani baciandomi con più forza e quasi non sentiamo Andrea aprire la porta.
-Ah mi scusi Mr Grey, Mrs Grey, ho bussato ma non mi ha risposto nessuno.-
-Non c'è problema.- dico io prima di Christian.
-Cosa c'è?- continua lui.
-L'ufficio stampa ha indetto una riunione straordinaria e avrebbero bisogno della sua presenza Mr Grey.- Christian guarda me, poi Andrea e poi di nuovo me.
-Beh adesso sono impegnato e tra un paio d'ore devo andare via. Di loro che la riunione è rinviata a lunedì e che non si facciano venire più l'idea di farla di sabato.-
-Certo Mr Grey.- apre la porta e se ne va, senza aggiungere altro.
-Allora hai altro da fare?- dico, interrompendo il momento di silenzio.
-Si.-
-E cosa?-
-Beh per prima cosa continuare a baciare mia moglie.- dice mentre ricomincia a baciarmi.
-E poi?- chiedo curiosa.
-Continuare a farlo, fino a perdermi in lei.- dice con il suo sguardo malizioso che fa sciogliere ogni singola parte di me.
-Qui?- chiedo e lui annuisce.
-Non credo proprio. Soprattutto dopo che la tua assistente è entrata senza farsi neanche notare.-
-La porta si può chiudere a chiave.- continua ricominciando a lasciarmi caldi baci lungo il collo.
-Non è il momento giusto. Ho fame e tra poco dobbiamo uscire. E poi..-
-Il bambino..- finisce la frase.
-Si lo so. Ti stavo solo stuzzicando un po' Mrs Grey.- dice, cercando di abbozzare la sconfitta.
-Si sì come no, i tuoi pantaloni mi dicono il contrario però.-
-Non è di certo una cosa che posso controllare.
E tu hai intenzione di non fare proprio niente a riguardo?-
-Si certo.- dico facendolo sorridere.
-Ma stasera.- continuo.
-Questo è giocare sporco Mrs Grey.-
-Beh che vuoi che ti dica Mr Grey, ho un buon maestro.-
-Questo è certo.-
E le sue labbra trovano di nuovo le mie.
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Cinquanta sfumature di Noi
FanfictionNel libro "Cinquanta sfumature di Rosso" l'autrice ha tagliato un momento secondo me importantissimo, la gravidanza di Anastasia. Così ho deciso di scrivere questa storia, mostrandovi, attraverso la mia fantasia, dei momenti della vita quotidiana di...