quindici anni

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Harry si comportava in modo strano negli ultimi tempi, constatò Louis mentre aspettava seduto sul suo portico che il riccio tornasse a casa da scuola. Harry non si fermava più a casa sua da un po', e Louis iniziava a preoccuparsi. Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Harry era infastidito dal fatto che Louis non parlasse?

Louis fissò le sue scarpe, finché non sentì delle chiacchiere rumorose. Alzò lo sguardo per vedere Harry camminare accanto ad un ragazzo dai capelli corvini. Sul suo lato di strada.

Contemplò l'opzione di alzarsi ed entrare in casa, ma Harry alzò lo sguardo e lo vide, le guance arrossate ed un enorme sorriso stampato in faccia. "Hey! Louis!" lo salutò, come se si fossero visti un giorno prima, non una settimana.

Louis ricambiò timidamente il saluto, alzandosi in piedi mentre con l'altra mano giocherellava con l'orlo della sua maglietta firmata Vans.

"Sei tu il ragazzo che non parla? Harry parla un sacco di te!" il ragazzo dai capelli scuri sorrise, ed Harry diventò scarlatto, spingendolo leggermente.

"Zayn!" si lagnò Harry.

Quindi era questo che Harry aveva fatto per tutto quel tempo? Prenderlo in giro con quel Zayn? Louis sentì le lacrime riempirgli gli occhi al pensiero, ed abbassò nuovamente lo sguardo, sperando di non piangere.

"Stai bene, amico?" chiese Zayn, il sorriso ormai scomparso.

"Uh, Zayn, ci vediamo a casa mia, okay?" Harry disse, o meglio ordinò al suo amico. Zayn annuì, attraversando la strada dirigendosi poi a casa del riccio, dove i due avrebbero quel pomeriggio lavorato ad un progetto di biologia. Harry camminò verso il portico dove Louis stava cercando con tutte le sue forze di tenere a bada le proprie emozioni. "Lou, piccolo, cosa c'è che non va?"

E non appena il nomignolo fuoriuscì dalle sue labbra, Harry arrossì furiosamente, portando Louis a sorridere leggermente, scuotendo la testa come a dire che non ci fosse niente che non andava.

Harry annuì, ed i due rimasero in silenzio per un momento. Harry continuava ad osservare meticolosamente le labbra di Louis, le iridi verdi scattavano da quelle blu di Louis, alle sue labbra, e poi ancora. Prima che Louis potesse chiedergli spiegazioni dubbioso, Harry premette le labbra sulle sue, completamente sicuro del gesto.

Louis era troppo sorpreso per fare qualsiasi cosa, gli occhi spalancati, ma dopo un po' si tirò via, le lacrime ad inondargli il volto.

Non riusciva a respirare. Non riusciva a muoversi, l'unica cosa che riusciva a sentire era il debole suono delle scuse di Harry.

Nononono, quello era il motivo per cui si erano trasferiti. Louis lasciò uscire un singhiozzo, la mano stretta davanti alla bocca mentre si lasciò cadere sulle ginocchia. Le labbra ancora sensibili dal bacio, la mente bloccata sui ricordi del passato.

La porta d'ingresso si aprì silenziosamente, ed un momento dopo Jay era in piedi sul portico. "Lou-?" notò poi Harry scusarsi, quasi in lacrime lui stesso. "Cosa gli hai fatto?" sibilò lei, tirando su Louis ed accompagnandolo dentro.

"Niente, signora. Io non ho-"

"Vai via. Ora. E non tornare per un po', okay?" gli rivolse un'occhiataccia, voltandosi e chiudendosi la porta alle spalle, provocando un forte tonfo. Lasciò Harry, lì in piedi, sotto shock, i sentimenti la confusione a travolgerlo.

{t/n}: holahh! è iniziata la scuola, piangete con me! sono depressa :((

anyway, louis è così insicuro e distrutto :( la sua reazione è dovuta al motivo per cui è caduto nel suo mutismo selettivo, capirete tutto nel prossimo capitolo (che arriverà moolto presto, eheh).
harold, in compenso, sta iniziando a comprendere la sua sessualità, uhuh.

non c'entra niente e non vi interessa, ma cosa ne pensate delle nuove copertine? ero indecisa de farle a sei immagini o no, alla fine l'ho fatto e devo dire che a me piacciono parecchio!! let me know!!

Love you all. ☃
-fedah

Uncommonly QuietDove le storie prendono vita. Scoprilo ora