- Come sarebbe a dire che non è mia sorella? Certo che Lady Winifred è mia sorella! - esclamò Daniel sobbalzando sulla sedia.
Lui e il signor Pettigrew stavano seduti a una vecchia scrivania in un angusto ufficio presso il Covent Garden. L'investigatore, il signor Slipperson, era seduto di fronte a loro.
- No, lord Chantry, è la signorina Hendry. Sì, sua madre era la terza moglie del sesto conte di Chantry, ma come lei sa, la signora era vedova quando ha sposato suo padre. Dal suo primo marito, Frederick Hendry, aveva avuto una figlia di nome Winifred. Il padre del signor Hendry è il conte di Bellingham. La famiglia Hendry risiede nel Northumberland vicino alla frontiera scozzese, ma da quel che ho scoperto, il signor Hendry è stato diseredato per aver sposato una donna non gradita a suo padre. Sono vent'anni che la famiglia ha perso di vista la signora e Winifred.
- Mi sta dicendo che Lady Winifred... cioè, la signorina Hendry... non è la sorella gemella di Georgette?
- Precisamente. La signorina Hendry doveva avere un anno quando il Conte ha sposato la sua terza moglie, la madre della signorina.
- Ho una gran voglia di strangolare quella piccola imbrogliona - borbottò Daniel
- Sua madre deve averle detto la verità, ma sembra che le mie sorelle non sappiano niente. Forse erano troppo piccole per capire che lei non era la loro vera sorella. Così madre e figlia hanno continuato la commedia. E pensare che, per tutti questi anni, quella furbacchiona ha approfittato del titolo e del patrimonio di mio padre! E adesso si sta anche godendo una stagione mondana a mie spese. Il signor Pettigrew non poteva accettare quell'interpretazione.
- Non posso credere che Lady Winifred sia disonesta come la dipinge, milord. Non si può dire che le signorine vivessero nel lusso, quando abbiamo visitato Knoctigh.
- La signorina Hendry deve aver nascosto il patrimonio da qualche parte, aspettando di sbarazzarsi delle mie sorelle - insistette Daniel.
- Forse il signor Slipperson potrebbe dirci quello che ha scoperto sulla tenuta - suggerì il signor Pettigrew.
- Ha ragione - approvò Daniel quindi si rivolse all'investigatore
- Che cosa ha scoperto su Knocktigh, signor Slipperson?
- Niente - fu la lapidaria risposta.
- Niente? Come sarebbe a dire?
- Non sono riuscito a trovare documenti che nominino il nuovo amministratore. Gli amici della defunta Contessa venivano per la maggior parte da Edimburgo, dove il suo primo marito lavorava per il governo. I contadini della tenuta non sanno quasi niente della vita privata della famiglia.
- Qual'era il cognome della Contessa?
- Non sono riuscito a scoprirlo. Il suo nome era Gilliane. I domestici di Knocktigh non hanno saputo dirmi altro. Sono andato là nella speranza di scoprire qualche informazione, ma mi hanno detto soltanto che lei e Hendry sono fuggiti e si sono sposati da qualche parte in Scozia. Sono arrivati a Knocktigh poco dopo.
- Bè, la signorina Hendry deve conoscere il cognome da nubile di sua madre - asserì Daniel - Voglio interrogarla per scoprire perché ha recitato questa commedia. Per fortuna stasera ho ordinato alle ragazze di stare in casa... dovevo aver intuito che sarebbe accaduto qualcosa di simile. Venga, signor Pettigrew, torniamo a Terrace Palace.
- C'è qualcos'altro che dovrei dirle, milord - dichiarò il signor Slipperson - Conoscendo la posizione della sua famiglia, mi sono meravigliato di trovare la tenuta in condizioni così deplorevoli. Ho cominciato a cercarne la ragione...
- Mi sembra evidente - lo interruppe Daniel seccamente
- Appena mio padre è morto, quella ladruncola ha venduto tutti gli oggetti di valore. Se non fossi arrivato, forse avrebbe venduto anche il castello lasciando le mie povere sorelle ad arrangiarsi da sole.
Il signor Slipperson aprì un cassetto, ne tolse un fascio di carte e lo depose sulla scrivania.
- Credo che dovrebbe leggere il mio resoconto della situazione, milord.
Daniel alzò una mano. Per quella sera non si sentiva di ricevere altre brutte notizie.
- Lo leggerò un'altra volta, signor Slipperson. È tardi e ho una faccenda da sistemare a casa. Il signor Pettigrew fisserà un altro appuntamento.Quando la carrozza si fermò davanti a Terrace Palace, Daniel sapeva esattamente che cosa dire. Aveva ripassato mentalmente il discorso fin da quando aveva lasciato l'ufficio del signor Slipperson.
Non attese nemmeno che il valletto venisse ad aprire lo sportello della carrozza, ma balzò fuori, corse sui gradini d'ingresso e bussò al portone con il pomo d'argento del suo bastone da passeggio.
Il signor Pettigrew lo seguì più in fretta che poteva.
Quando Williams gli ebbe aperto, Daniel passò davanti allo sbalordito domestico e proseguì verso la biblioteca con incedere marziale, senza nemmeno togliersi il cappello.
- Voglio vedere Lady Winifred nel mio studio - gridò
- Immediatamente!
Come fu entrato nella stanza, cominciò a passeggiare avanti e indietro con le mani allacciate dietro la schiena.
- Perché l'ha fatto? - borbottò fra sé - Ha rubato l'eredità delle mie sorelle.
Prima che il signor Pettigrew potesse fare commenti, la signora Vervaine entrò nello studio. Appariva molto turbata e per una volta non aveva il suo tintinnante mazzo di chiavi.
- Lord Chantry... milord... oh, Dio mio...
- Insomma, finisca la frase - le intimò Daniel - La mia pazienza è al limite.
- È scomparsa! Sono scomparse! Tutte le ragazze sono scomparse!
- Come sarebbe a dire? Dove sono andate? Ho detto loro di restare nelle loro camere! Nessuno obbedisce più ai miei ordini? Dov'è la loro cameriera?
- Sta piangendo nella camera di Lady Winifred. Non sono riuscita a cavarle una parola.
- Bè, la farò parlare io. Me la mandi qui.
Pochi minuti dopo, Daniel apprese la storia dalla bocca di Flora.
- Santo Cielo! I giardini di Vauxall! - esclamò quando la cameriera in lacrime gli ebbe rivelato la verità - Stasera c'è lo spettacolo di fuochi artificiali. Ci saranno almeno diecimila persone, con Dio sa quanti teppisti. Potrebbe succedere di tutto a quelle sciagurate.
Ormai tutta la casa era in fermento. Beetleworth ricevette l'ordine di mandare dei messaggeri ai suoi antichi ufficiali con la richiesta di andare immediatamente ai giardini di Vauxall a cercare le signorine.
Pochi minuti dopo due carrozze lasciarono la rimessa.
Anche il signor Pettigrew faceva parte della spedizione. Non intendeva rimanere con le mani in mano mentre la sua Georgette poteva essere in pericolo.