Capitolo 9

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Non sono mai stata una ragazza forte e quella situazione mi avrebbe distrutta:
dopo solo poche ore, nonostante il grande amore che provavo iniziai a pensare anche io che la soluzione giusta fosse quella di lasciarlo, lasciarlo prima che fosse troppo tardi e dimenticare quei pochi, ma meravigliosi momenti che avevamo passato insieme.

Era trascorso solo un giorno da quando ero stata per l'ultima volta tra le sue braccia ed avevo sentito il suo profumo, quel profumo che difficilmente dimenticherò e che ancora oggi mi torna in mente.
L'avevo salutato come sempre, come se quello fosse un semplice saluto, convinta che il giorno dopo sarei tornata nel mio posto: le sue braccia.
Non immaginavo che quel sorriso e quegli occhi mi sarebbero mancati così tanto, fino a provare un dolore quasi insopportabile.

Mentre piangevo cercavo un senso a ciò che stava accadendo, mi tormentavo chiedendomi perché tutto ciò dovesse capitare proprio a me, a me che avevo lottato così tanto e che, solo dopo tempo e sacrifici, ero riuscita ad ottenere la mia felicità e, chiusa in quella camera, le ore sembravano non passare mai.

Quella sera sentii di nuovo la sua voce
-Mettitelo in testa, io non ti lascio!-
Per i giorni seguenti quella frase fu l'unico motivo che mi spinse a non arrendermi, ad andare avanti nonostante tutto e a lottare per la mia felicità,
perché alle cose belle
è difficile rinunciare.

Perché alle cose belle è difficile rinunciare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora