Capitolo 19

48 3 0
                                    

I giorni passavano e lentamente dovevo abituarmi alla mia nuova vita, della quale lui non faceva più parte.

Cercavo di non pensarci, di passare più tempo possibile con le mie amiche, volevo rendermi conto che ero viva, che la mia vita non era finita e sperare che presto sarei tornata a ridere a crepapelle come prima,
ma in quei momenti sembrava davvero impossibile.

Avevo solo voglia di andarmene, andare via dalla mia casa, dalla mia città, da questo mondo.
I miei pensieri mi spaventavano.
Era come se con lui fosse andata via anche la mia vita, era come se in quel momento non mi restasse più niente che mi tenesse attaccata a questo mondo.

Ripensai all'estate passata, alle emozioni che avevo provato, a quanto avevo sofferto, a tutte le volte in cui avevo detto che se avessi perso lui avrei perso tutto e capii che non poteva essere possibile, che doveva esserci un'altra via d'uscita, un altro motivo che mi tenesse in vita.
Cercavo attenzioni da altre persone, persone che non sapevano nulla di me e delle quali non mi importava nulla.
Non mi interessava nulla degli altri.
A distanza di qualche mese altri ragazzi provarono a conoscermi, ero totalmente disinteressata, le loro parole mi scivolavano senza lasciare traccia e in pochi giorni chiudevo i rapporti con loro dicendo che ero ancora troppo legata al passato. Probabilmente quel periodo passerà alla storia come il periodo delle occasioni mancate; non avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a dimenticarlo, di qualcuno nel quale cercare alcune delle sue stesse caratteristiche.
A poco a poco iniziarono ad irritarmi le loro attenzioni, i loro complimenti, mi sembravano banali e senza importanza,
come potevano apprezzarmi se non mi avevano mai vista sorridere?
Come potevano pensare di conoscermi se non avevano mai sentito uno dei miei discorsi?
Come potevano consolarmi se non mi avevano mai tenuta per mano?
Come potevano anche solo pensare che mi avrebbero stretta tra le loro braccia se le uniche braccia in cui avrei voluto vivere erano le sue?

Ero stanca di sorprendermi ogni volta che uno di loro usava le sue stesse parole, ogni volta che uno di loro aveva i suoi stessi atteggiamenti o la sua stessa risata, ero stanca di sentirmi dire "provaci, non puoi passare la tua vita a ricordare!", ero stanca di tutto e di tutti.

Tutto ciò di cui avevo bisogno era lui e non potevo averlo.

Così decisi che non avrei più dato a nessuno la possibilità di conoscermi, probabilmente fu una decisone infantile e stupida, ma l'unica che mi venne in mente:
mi sarei completata da sola,
senza l'aiuto di nessuno,
anche perché nessuno sarebbe mai riuscito a colmare il suo vuoto.

Ciò che ti manca, lo colmi solo con ciò che ti manca.

Perché alle cose belle è difficile rinunciare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora