Capitolo 17

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28 dicembre.
Questa sera fatico a prendere sonno, ho passato tutto il giorno in casa, chiusa in camera e a letto, a pensare, a provare a ricominciare da capo, ricominciare da prima dell' 8 aprile quando non avevo ancora deciso che dovevi entrare nella mia vita, o forse dovrei ricominciare da molto prima, dall'estate del 2013, quando non ti conoscevo ancora, quando non sapevo nulla della tua esistenza e quando la tua esistenza non mi riguardava minimamente.
Eravamo due persone completamente distanti e sconosciute, non so chi ha deciso che ci saremmo incontrati, non so chi decide queste cose, ma mi piacerebbe saperlo per poterlo ringraziare per avermi fatto incontrare una persona come te: la persona a cui ho deciso di aprire il mio cuore, la persona che è riuscita a farmi innamorare sul serio, che è riuscita a prendermi fisicamente e mentalmente, che mi ha saputa abbracciare forte senza farmi mai male, la persona che ha sempre saputo quando e in che modo baciarmi, la persona che mi ha reso felice per molto tempo.
Scrivere tutto questo mi sembra banale e stupido perché davvero io non ho ancora realizzato il fatto che tu non fai più parte della mia vita e probabilmente fino a quando non ti incontrerò di nuovo non ci crederò.
Era tutto troppo bello per finire, tutto troppo perfetto: l'unica persona che volevo che mi amasse lo faceva, l'unica persona che volevo mi rendesse felice lo stava facendo e davvero non capisco come sia potuto succedere che quella stessa persona da un giorno all'altro mi abbia detto cose così brutte e forti.

Oggi sono già due giorni, quasi tre da quando ho smesso di vivere, sembrerò esagerata ma ora respiro soltanto, perché vivere è un'altra cosa. Forse sono patetica, paranoica e stupida ma tu mi manchi da morire, mi manchi come l'aria che respiro, come l'acqua in un giorno afoso d'estate o un cappotto caldo in un giorno freddissimo, mi mancano le tue carezze, i tuoi baci e i tuoi abbracci e lo so che dovrei esserci abituata perché ci vedevamo poco, ma questa è un'altra mancanza, ora è diverso.
Non sto aspettando il prossimo sabato, né quello dopo ancora, ora non aspetto più niente, ora ti ho perso, ora so che non basterà qualche bella parola o qualche 'ti amo' buttato lì a caso, perché come mi hai detto la tua decisione l'hai presa quindi non posso che rassegnarmi e provare di nuovo, magari dopo qualche altra notte insonne, dopo qualche altra giornata a letto e dopo altre lacrime, a ricominciare da quando tu per me non eri nessuno.
Non sarà facile, non sarà per niente facile ma ci proverò perché in fondo non mi resta nient'altro da fare.
Prima di concludere voglio che tu sappia, ma ovviamente lo sai già, che non ho smesso di amarti, non ci ho provato nemmeno, né ci proverò perché si dice che l'amore è una cosa bellissima anche quando non è ricambiato, ce n'è già poco di amore nel mondo quindi non ne sprecherò neanche un po', lo terrò da parte come si fa con quelle cose un po' vecchie e, francamente, inutili che però non si ha mai il coraggio di buttare perché non si sa mai cosa può succedere.
Lo terrò da parte nel caso tu un giorno decidessi di volerne ancora un po', perché non sarò così forte da dirti che,
tornando non mi troverai qui ad aspettarti, magari nel nostro solito posto
e alla stessa ora.

Perché alle cose belle è difficile rinunciare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora