Capitolo 18.

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Azzurra' s Pov.

Oggi Ignazio torna a Bologna ed io non vedo l'ora. Sono eccitatissima, mi è mancato tanto. In effetti è la prima volta che ci separiamo dopo due mesi in cui siamo stati abituati a lavorare insieme, è stata dura.
Mi alzo dal letto e mi preparo per andare al lavoro, purtroppo oggi si ricomincia. Mi ha detto che arriverà per ora di pranzo e, fortunatamente, il mio orario è dalle 8.00 alle 14.00. Gli ho detto di aspettarmi a casa e già che c'è di preparare il pranzo. Salgo a bordo della mia Panda rossa e sfreccio a tutta velocità, infischiandomene dei limiti di guida. Non dovrei, lo so, ma come al solito sono in ritardo e devo correre.

"Ciao ragazzi! Sono tornata!" Esclamo varcando la soglia del negozio.

"Azz!" Mi corrono incontro Bianca e Michele.

"Ci sei mancata!" Esclama anche Sara avvicinandosi seguita da Paola.

Siamo cinque impiegati, due addetti alla cassa, tre per aiutare chiunque entri.

Entro e chiudiamo le serrande. Il tempo di sistemare e siamo pronti per aprire. Che questa prima giornata di lavoro cominci!

[...]

Ah, mezza giornata di lavoro e non sono già distrutta. In questi due mesi mi sono abituata ad un ritmo di vita frenetico e a non stare mai ferma, quindi questo mi aiuta molto visto che in negozio ci sono sempre mille cose da fare.
Saluto i colleghi e corro da Asia e Ilaria. Lavorano qui affianco, ma il loro negozio fa orario continuato.

"Ragazze!" Esclamo.

"Ehiii."

"Azz, ti vedo agitata." Commenta subito Asia.

"Lo sono! Oggi io e Ignazio ci scambieremo i regali di Natale e ho paura non gli piaccia."

"Non dire stronzate, gli hai fatto un bellissimo regalo, ma, cosa più importante, l'hai fatto col cuore. È questo che conta. Vedrai che Ignazio sarà felicissimo." Mi rassicura Ilaria.

"E poi credo che il regalo oggi sia l'ultima cosa." Ammicca Asia.

"Eddaii!" Ridacchio imbarazzata.

"Tu Ila, come hai fatto con Gianluca?"

"Anche lui mi aspetta a casa mia stasera, non me la sono sentita di raggiungerlo a Montepagano...è presto ancora."

"Non sai quanto ti capisco! Ora però vado che è tardissimo e Ignazio mi aspetta."

"Vai vaiii e salutami l'orso bosch."

"Riferirò Asia! Ciao ragazze!"

"Ciao!"

Guido velocemente fino a casa mia, sono molto, ma molto impaziente. Parcheggio e busso al campanello. Salgo le scale per arrivare al secondo piano, dov'è il mio appartamento, ed eccolo che mi apre la porta. Mi guarda sorridendo e mostrandomi quelle fossette che mi fanno impazzire. Lo abbraccio fortissimo e ci guardiamo negli occhi intensamente. Siamo fronte contro fronte, naso contro naso, mentre lui mi sussurra:" Ciao amore mio."

Lo bacio profondamente mentre entriamo in casa chiudendo la porta.

"Amore, mi sei mancato tantissimo."

"Anche tu cucciola, ma ti ho pensato tanto."

"Ah si?"

"Si." Mi sfiora il naso con l'indice.

"E cos'hai pensato?"

"A quanto sarebbe stato bello dormire accanto a te la notte di Natale e accarezzarti ringraziandoti per essere il mio più bel regalo."

Per te ci sarò. || Il Volo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora