Capitolo 6

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Sto camminando nel viale della mia casa. Il sole brilla, gli uccelli cinguettano. Sembra tanto essere una di quelle belle giornate, ma non bisogna mai illudersi. Ho imparato che sei hai buone aspettative, ti ritroverai deluso, così provo a non aspettarmi nulla di buono.

Cammino nel viale, con un aspetto pietoso. I miei capelli scuri sono arruffati, i miei vestiti sono stropicciati e probabilmente ho le caccole agli occhi (ew). Forse sembrerò una barbona, ma non mi interessa.

Harry mi ha appena scaricata e tutto quello che voglio fare ora è accasciarmi nel mio comodo letto matrimoniale. Quanto amo il mio letto. Il materasso sembra il paradiso sotto il mio corpo e le coperte delle nuvole. Il solo pensiero del mio letto mi fa camminare più velocemente.

Finalmente raggiungo l'ingresso della porta e la apro, pronta ad essere bombardata dall'abbraccio di Lilian e dalla falsa innocenza di James. Oh quanto vorrei strangolare quel ragazzo con le mie sole mani.

Attraverso la porta e entro nell'abitazione che chiamo casa. Le piastrelle sotto i miei piedi sono scivolose, a tal punto che rischio di cadere.

"Lilian!" chiamo aspettando finchè la bionda con i grandi occhi marroni cammini verso di me con un caloroso abbraccio.

"In cucina! Attenzione, ho appena lavato il pavimento!" parla Lilian. Mi avverte quando ormai avevo rischiato di scivolare. Esce dalla cucina con una scopa nelle sue mani che ha appena passato sul pavimento, avvicinandosi a me con un enorme sorriso sul viso.

Presto avvolge il suo magro braccio intorno a me. "Bentornata a casa, tesoro. Com'è andata a casa dei tuoi amici? Bene?" Lialian domanda mentre si allontana.

Ridacchio. "E' andata bene Lilian. Sto andando a fare un pisolino, mi sono svegliata presto" dico e i suoi occhi si allargano, mentre fissa la mia faccia e sospira, coprendo la sua bocca con la sua mano.

"O mio dio, tesoro. Cos'è successo al tuo naso?! Chi ti ha fatto questo? Stai bene? Vuoi andare all'ospedale?" Lilian parla velocemente mentre prende la mia mano tra le sue. Amo il fatto che si preoccupi per me come una madre, ma alcune volte è fastidioso come una piccola cosa può sembrare enorme con lei.

"Sto bene Lilian. Non è nulla. Stavamo giocando con una palla da basket e mi ha colpito. Lo giuro, sto bene" dico, un sorriso rassicurante appare sul mio viso come stringo la sua mano nella mia.

"Okay. Dimmi se ti serve qualcosa. Qualcuno ti sta aspettando nella tua stanza" sussurra con un sorrisetto sul viso mentre mi fa l'occhiolino e torna in cucina.

Austin. Immediatamente mi riprendo mentre corro per il salone e salgo le scale, facendo due gradini alla volta, quasi inciampando sui miei stessi piedi come faccio l'ultimo scatto al piano di sopra.

Quando raggiungo il corridoio, incontro subito la porta della mia stanza che era la prima sulla destra.

Apro la porta e vedo un'alta e magra figura alzarsi dal mio letto. La schiena di Austin è rivolta verso di me finchè non si gira von un gran sorriso sul viso e i suoi occhi grigi brillano sotto la luce della mia stanza.

"Austin" mormoro come lascio cadere la borsa sul pavimento e corro nelle sue braccia. Le mie braccia circondando inconsciamente il suo collo mentre lui le porta sui miei fianchi.

"Mi sei mancata piccola" sussurra nei miei capelli, la sua mano disegna cerchi sul fondo della mia schiena.

"Mi sei mancato anche tu" sospiro come i suoi lucenti riccioli marroni mi solleticano il collo. Inizio automaticamente a giocare con i suoi capelli mentre continuiamo a stringerci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27, 2016 ⏰

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Dr. Styles [h.s.] itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora