Arrivò finalmente la mattina dopo. Così sarei andata un pò a sbollire la mia rabbia. Mi vestii. Poi scesi in cucina e feci colazione. Kasey, non era a casa. Ma mi lasciò un bigliettino con scritto dove era andata. Forse stava mentendo, oppure no. E voleva stare un pò sola. Quindi non andai a sbollire la rabbia. Decisi di andare a trovare le mie sorelle e i mio fratello. Suonai al campanello, si sentivano le grida dei miei genitori. Non capì molto bene di cosa stavano parlardo, ma quando mia sorella Ivy venne ad aprire, ascoltai tutto ciò che dicevano.
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Io:Ivy tu lo sapevi?
Ivy:ecco nicole...
Io:grazie di avermi mentito. Grazie. Contavo su di te
Papà: Nicole ciao, scusami per quello che ti avevo detto, be si, noi ti abbiamo adottata.
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Scappai in lacrime. Non andai a casa di Kasey. Lei non c'era e ii sarei stata da sola. Avevo iniziato a saltare la scuola, ad odiare Henry, a non fidarmi più di Kasey e infine di non capire il perché i miei genitori adottivi non mi abbiano detto nulla.
Stavo iniziando a non capire più nulla, avrei voluto non piangere e poter sorridere più. Ma la vita non e tutta rose e fiori. Andai fuori controllo, così mi andai a casa di Kasey e presi tutte le valige e tutti i libri e il mio diario. Lasciai un bigliettino sul tavolo e lasciai la casa. Salutai la mia città. E presi il primo treno in partenza per l'Italia. Era l'unico che mi portasse lontano. li avrei conosciuto persone nuove e sarei diventata autonoma. Nel frattempo mi chiamò Henry. Decisi di rispondere.
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Io:pronto!
Henry:dove sei? Ti sto cercando
Io:sto andando dove avrò un futuro migliore e sarò felice.
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Chiusi la chiamata. E partii. Il viaggio durò molto, quando poi arrivai a Venezia. Città piena d'arte e di visitatori. Non sapevo per niente l'italiano. Ad un certo punto un ragazzo si avvicinò a me. Mi iniziò a parlare. Però io non capivo niente. Così glie lo dissi e iniziò a parlare inglese.
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Xx: ciao piacere Lucas
Io: piacere Nicole
Lucas: senti sei qui in vacanza?
Io: no, sono scappata da dove vivevo
Lucas: ah, immagino che non hai dove stare la notte
Io:ehm...si.
Lucas: ti ospitò io, sono qui a Venezia con i miei, però vivo a Jesolo
Io:non vorrei disturbare
Lucas:ma va non ti preuccupare, dai andiamo
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Lucas aveva 16 anni era un anno più grande di me. Non era bruttino, ma non il mio tipo.Spero vi sia piaciuto. Stellina e commentino.