Capitolo 3~ Riconcigliazione~

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-Gianluca.

Sento un dolore lancinante alla testa. Cerco di aprire gli occhi. Tutto gira. Osservo il cellulare e sono le 12.30. Trovo 20 chiamate perse e 15 messaggi, scorro la schermata e sono tutte di quella Annabelle. Odio le ragazze che si montano la testa al primo appuntamento. Alzo il mio corpo sedendomi al bordo del letto e lascio cadere il cellulare nel piumone nero. Tengo la testa tra le mani, sento la bocca impastata dall'alito pesante. I ricordi di ieri serasono completamente offuscati.

"Cazzo. Ho bevuto troppo".

Cerco di mettermi in piedi, appena alzo il mio corpo un dolore picchietta sulla mia testa. Mi sta uccidendo. Con tanta forza di volontá scendo le scale e vado in cucina. Apro il cassetto e scuoto le scarole cercando senza sosta un'aspirina.

" Niente aspirina, dovró stare a letto un bel po di ore".

Torno  al piano di sopra, entro in camera e distendo il mio corpo a letto. Fisso il soffitto. Ho un brutto presentimento, come se fosse successo qualcosa ieri. Ricordo solo di essere andato da Annabelle. Avevo una voglia di bere e affogare il mio malessere nell'alcool. Il malumore mi sta divorando. Il rapporto tra me e Lawliett sta migliorando, so che è stupido da dire, ma senza di lei in giro per la casa mi sento solo. Vorrei andare da lei, sono curioso di sapere che sta combinando in questo momento. Chissá se con la scusa dell'aspirina sarà in camera sua. Direi che ci vuole una doccia prima, puzzo di vomito.
Sfilo la maglia e la butto a terra insieme ai pantaloni, le calze e poi i boxer. Mentre l'acqua bollente scorre sui capelli e ricade sul mio petto, passo le mani tra i capelli e cerco di ricordare qualcosa di ieri sera. Nella mente scorre un immagine di Lawliett mentre mi urla contro.

" Io e Lawliett... Ieri sera abbiamo discusso? Che ho fatto di cosi brutto da farmi urlare contro?"

In questi ultimi giorni Stavo benissimo grazie alla sua presenza, a parte qualche  discussione inutile. Ha un carattere difficile e forte anche se non lo da a vedere. Questo Suo carattere mi avvicina a lei, non so cosa ho provato in cucina. Sentivo il bisogno di baciarla, ne avevo una voglia pazza. Non mi sarei mai aspettato un contatto cosí intenso tra noi, l'atmosfera era diversa dalle altre volte. E' mia sorella, devo smetterla. Continuo a insaponare il mio corpo velocemente, interrompo il getto e sento la porta aprirsi. I miei non sono a casa, questa è la Nana, è entrata in bagno mentre sono nudo in doccia. Non bussa? Senza fare alcun rumore cerco di uscire. Inevitabile il mio sorriso, entra dentro la mia testa e poi appare? Sbircio dalla tendina, voglio osservarla ancora un po. Sfrega i suoi occhietti sbadigliando. Si è appena svegliata e porta ancora il pigiama. Avvicina il suo viso allo specchio, guardandosi con attenzione. Senza gli occhiali non vede niente come sempre. Ammetto che sta meglio senza. Da quando ha cambiato colore ai capelli è cambiata, il suo aspetto è diverso. Preferisco i suoi capelli naturali color rame, una mossa sciocca da fare. Ricordo le sue lentiggini sul viso, ore le copre con degli stupidi prodotti. Sta diventando una ragazza matura... Basta, devo smetterla. Sto pensano di nuovo a lei, devo smetterla!
Tiro fuori dalla tendina e afferro un asciugamano dal mobiletto in alto e senza fare rumore lo stringo in vita e esco dalla doccia.

"Beh? Non si bussa più?"

Sobbalza al tono della mia voce, tiene le mani al petto per la sorpresa.

"Ma sei scemo? Mi vuoi far morire d'infarto? Vestiti subito!".

"Guarda che sei entrata tu senza bussare. Io ero già qui".

" Hai ragione... Esco subito".

Il suo sguardo è cosí triste. I suoi occhi sono gonfi, come se avesse pianto. Voglio sapere perchè sta cosí.

Oceano Nei Suoi Occhi || ∞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora