Note

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Per prima cosa, Claudia è un personaggio assolutamente inventato, ma i fatti storici narrati (l'attentato, l'incoronazione e via dicendo) sono dati reali, così come reali sono, ovviamente, Napoleone e Joséphine. Questa storia parla di tutto, e non parla di nulla. Parla di amore, di diversi tipi d'amore. C'è quello riconoscente e filiale verso Joséphine, e c'è quello romantico ma impossibile da vivere per Napoleone. E poi c'è l'amore della coppia imperiale verso di lei, di Claudia. È un triangolo, ma un triangolo anomalo in cui tutti amano tutti, benché in maniera diversa, e questi amori non sono mai completi, non giungono mai a compimento, neppure nel 1811, perché anche allora tra Claudia e Napoleone aleggia il pensiero di Joséphine. Non so davvero cosa dire, se non che è una storia che avevo in mente da anni e che era giunto il momento di scrivere. In tutti e sette i momenti trovate i colori dell'arcobaleno, le chiavi musicali, i vizi capitali, i cieli dell'antichità e le arti liberali, spero siate riusciti a riconoscerli. E spero che sia stata una piacevole lettura.

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