Addio - 1

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PERCY POV' s
Siamo schiena contro schiena, io ed Annabeth, Che combattiamo contro mostri da ormai tutta la mattina. Eravamo in qualche campagna sperduta dell'Oklahoma, per recuperare due semidei e portarli al campo mezzosangue. E da lì iniziano i problemi.
All'inizio c'erano solo alcune arpie poco simpatiche che ci seguivano da sopra le nostre teste. Quando finalmente trovammo i due ragazzi insieme a loro trovammo anche Kelli. Esattamente, quella Kelli. Ricordate la simpatica empusa che mi seguì a scuola facendomi espellere e distruggendola per metà? Quella stessa empusa che reincontrai nel tartaro e che per poco non mi fece uccidere. Una vecchia amica insomma.
Peccato che non fosse sola, era infatti accompagnata da alcuni segugi infernali - non chiedetemi come hanno fatto ad arrivare fino a lì- e altri mostri dei quali non ricordavo il nome, ma di sicuro Annabeth li sapeva.
-Ma tu guarda chi ho l'onore di avere davanti. Il mitico Percy Jackson. Ho sentito che alla fine sei riuscito a sconfiggere Gea, vero?
-Vorrei dire di sì, ma ad essere sincero sono stati Jason e Leo. Tu come te la sei passata invece nel Tartato?
-Non c'era male grazie. Sai, mi sei mancato, tu e la tua amichetta - fa un segno verso Annabeth. - Peccato ti debba uccidere, mi stavi simpatico.
-Ovvio che ti stavo simpatico, ma mi spiace deluderti. Oggi non ho intenzione di morire - e le faccio un sorriso.
Iniziamo così ad attaccare.

Tutti i mostri sono ridotti in polvere, letteralmente.
Ormai sto per sferrare l'ultimo attacco a Kelli, quando dice una cosa che mi fa arrestare.
-Sciocchino, pensavi davvero fossi venuta qua tutta sola? Senza contare quei buoni a nulla che avete disintegrato.
Mi giro verso Annabeth, che mi guarda con gli occhi colmi di paura.
-Chiudi gli occhi- riesco a capire nell'ululato del vento.
Quando li riapro davanti a me si staglia un'altro vecchio amico, che ho ucciso.
Iperione.

Dopo GeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora