PERCY POV's
Stiamo combattendo da tutta la mattina. Annabeth è stremata e sta per crollare.
Dietro di lei, Iperione si prepara a darle un colpo mortale. Non me ne accorgo neanche quando inizio a correre verso di lei facendole scudo con il mio corpo. Cerco nel sottosuolo più acqua possibile ma non ne trovo abbastanza. Per questa volta il mio potere è inutile, e non posso fare altro che proteggerla con la mia stessa vita.
All'ultimo secondo, proprio prima dell'impatto della palla infuocata mandata dal Titano, mi sento spintonato indietro, in questo modo è lei che protegge me.
Non riesco a pensare, sono bloccato, c'è troppa confusione intorno a me: i rumori della battaglia, le grida dei mostri che vengono disintegrati, la risata maligna di Iperione. Il grido acuto di Annabeth prima dell'impatto.
La vedo accasciarsi al suolo, e così mi risveglio da quella specie di stato in trance.
Prendo Vortice, e con un grido disumano che lascia la mia bocca, mi lancio sul Titano.
Lui è colto alla sprovvista, forse si era aspettato di vedere una ragazza inginocchiata al cadavere del suo ragazzo, cioè io.
Colgo l'occasione e lo infilzo con la mia spada dritto al cuore, fino all'elsa.
Lui mi rivolge un ultimo sguardo, che ho paura significhi Tornerò, soltanto per ucciderti con le mie stesse mani.
Ma al momento non mi importa. Annabeth. Devo andare da lei.
Magari è viva.
Magari c'è una piccola possibilità che sia viva.
Mi aggrappo a questa speranza, in fondi lei è forte.Mi tuffo sul suo corpo e avvicino l'orecchio alla bocca aperta, per vedere se respira.
Silenzio.
Poi lo sento. Debole, ma c'è.
Respira. Annabeth è viva.
Dopo un paio di minuti riesce ad aprire gli occhi, la metto seduta e la tengo per le spalle.
Il viso è rivolto verso il mio, ma non gli occhi. Gli occhi, velati da uno strato di dolore, ora guardano terrorizzati dietro di me.
-Percy...- ma la voce le muore in gola.
Improvvisamente senzo un calore al petto.
Guardo la sua fonte e vedo una macchia rossa allargarsi sulla maglietta arancione del Campo. E un pugnale.
Dei puntini neri mi girano intorno agli occhi.
L'ultima cosa che vedo è il viso di Annabeth ormai colmi di terrore. Prima di vedere completamente nero sussurro un flebile -Ti amo, Sapientona.
Chissà se l'ha sentito.* * *
Quando mi risveglio, sento la sabbia sotto il corpo. Mi sento stordito, mi alzo piano e mi guardo intorno. Sono su una spiaggia, intorno a me un lago, riesco a vedere l'altra sponda.
Inizio a vagare, a cercare qualcuno, qualcosa.
Sento della musica - da discoteca? - dal folto della foresta. Dopo pochi minuti sbuco in una radura, piena zeppa di persone.
Ci sono delle ragazze in una vasca idromassaggio. Un bar. Luke. Luke? Aspetta fermi un attimo.
Mi avvicino, e lui mi nota quasi subito. Prima mi osserva, come per accertarsi che sia io, poi mi guarda triste.
- Percy... Come hai fatto a finire quaggiù?
- Io.. Non lo so. Dove sono? Chi sono tutte queste persone?
Intanto scorgo altri visi familiari: Ethan Nakamura, un semidio con una benda su un occhio, Michael, Silena, Charles.
- Non è possibile...- dico quando collego il tutto.
- Mi dispiace tanto Percy. Ma sei finito a..
- Sono nell'Elisio. Questo vuol dire che sono morto. Luke, sono morto, come? E Annabeth? Oh dei, l'ho lasciata sola.. No.. Non posso essere...- un improvviso giramento di testa.Passano quelle che sembrano delle ore. Poi lo incontro.
Nico di Angelo.
Appena mi vede si avvicina lentamente, vedo già gli occhi lucidi, velati da una tristezza cupa e profonda.
- P-Percy? No. Tu non puoi essere qui.
- Tu che ci fai qua?
- Vedevo come stavano gli altri - indica con un dito i semidei intenti a fare festa. - Ma tu piuttosto, che ci fai qua?
- Io sono morto.- e mentre lo dico la realtà mi sbatte in faccia la verità, nuda e cruda.
- Non l'avevo notato! Grazie per avermi fatto presente questo fatto! Ma dico io! È possibile?! Non pensi ai chi ti sei lasciato dietro? Ai tuoi amici? An Annabeth...
-A te?
-Anche. Ma ora non importa. Perché tu. Sei. Morto!
Ascolto le sue parole. Ognuna è un pugno nello stomaco.
-Nico... Voglio soltanto che tu dica una cosa ad Annabeth.
Lui mi guarda male, ma capisco dal suo sguardo che a questo punto farebbe qualsiasi cosa.
-Dille... Che la amo, anche da morto. Dille che non la lascerò. Mai. Nonostante tutto, lei deve resistere, perché so che è forte abbastanza. Nico?
-...Sì?
-Dille che mi dispiace. E che l'aspetterò. L'Aspetteró per tutto il tempo che servirà.
Una lacrima solitaria scende sulla sua guancia. Poi si lancia su di me. Okay, morirò due volte in una giornata. Bene, il top.
Invece, mi salta addosso e mi abbraccia.
-Glielo dirò.
E con questo, non ho altro da fare, se non pensare ad Annabeth. O potrei festeggiare con gli altri semidei... alettante ma no.
Così vado sulla spiaggia, vicino all'acqua. E mi rilasso, pensando a cosa stiano pensando gli altri nel mondo dei vivi. A mia madre e a come reagirà, sapendo che il suo unico figlio è morto. Ai Sette, ormai Sei. A mio fratello Tyson. Ad Annabeth.

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Dopo Gea
De TodoLa guerra contro Gea è finita. Ognuno ha trovato la felicità per adesso. Oneshot della Percabeth, Jasper, Frazel, Caleo, Solangelo e altro.