Bonus midez : Io, te e tre piccole dive

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(La parte in corsivo è roba in inglese, o francese. Beh, non si sa mai che lingua parlino i Penniman!)

Parigi era completamente diversa da come se l'era immaginato. Era piena di scorci e luoghi caratteristici e Federico si maledisse appena per non aver portato una macchina fotografica decente.

Era sbarcato all'aeroporto qualche ora prima e ora si stava dirigendo verso l'indirizzo che Michael gli aveva dato qualche settimana prima, su un foglietto stropicciato.

"Questo è mio indirizzo a Parigi" gli aveva detto "Se tu non ha niente da fare"

Beh, Federico aveva il Capodanno "libero" per la prima volta, dopo anni.

Niente lavoro, ma soprattutto niente Giulia.

Chewbecca dormiva beata nel suo trasportino rosa confetto al suo fianco.

Davvero non ce l'aveva fatta a lasciarla a casa, poi sapeva che alla sua piccola e pelosa amica mancava di sicuro Mel e Amira, le due grosse cagnolone di Michael, almeno quanto a lui mancava il loro padrone. A volte, quando lui e Michael si chiamavano su Facetime , Chewbecca appariva dal nulla e incominciava ad abbaiare almeno finchè non attirava l'attenzione delle due cagnolone dell'altra parte dello schermo.

Lo vedeva anche da come si era totalmente rifiutata di togliere il suo vestitino natalizio da quando Michael glielo aveva regalato.

Federico rise appena, mentre la cagnolina dormiva ancora beata accanto a lui.

Il taxista si fermò davanti a un elegante caseggiato con i mattoni scoperti, riportandolo alla realtà, avvertendolo di essere arrivato con un italiano un po' maccheronico.

Lo stesso italiano maccheronico di un ricco che avrebbe rivisto di li a poco.

Avrebbe rivisto Michael dopo quasi un mese.

Arrivò davanti al portone, tirando fuori Chewbecca dal suo trasportino.

"Hey, dormigliona. Siamo arrivati"

La cagnolina sembrò capirlo, rizzando le orecchie e abbaiando felice.

Cercò il citofono a cui doveva suonare , con un energica Chewbecca che gli leccava la faccia nel mentre.

"Si?" Chiese una voce maschile, che non sembrava quella di Michael, dopo tre squilli.

"Si" disse Federico "dai, sta buona Chew. Si, stavo dicendo. Sono Federico, un amico di Milano di Michael, è in casa"

"Oh, Federico?" chiese la voce, ridacchiando appena "Si, è qui" aggiunse poi, in un italiano un po' incerto "io faccio salire... Yasmine! Non immaginerai mai chi è appena arrivato"

Federico non sapeva davvero perché ma era un po' nervoso. Non è che fosse niente di che, erano solo amici, ma l'idea di incontrare quella che molto probabilmente era la sua famiglia (visto che era sicuro di aver appena parlato con il fratello minore di Michael, Fortunè ) lo metteva un po' in ansia.

Salì in ascensore con il cuore in gola e un agitatissima Chewbecca sotto il braccio. La cagnolina sembrò capire per l'ennesima volta la sua situazione, guaendo appena sotto il suo braccio e abbassando le orecchie.

"Si, sono nervoso anche io" disse Federico , stroppiacciandole le orecchie "E non so nemmeno perché"

Come aveva immaginato, il ragazzo che gli aprì la porta non era decisamente Michael. Era più che altro la sua versione più giovane, ma così dannatamente uguale.

"Ciao" disse il ragazzo con un ampio sorriso "io sono Fortunè. Scusami, ma l'italiano non è il mio forte. Mio fratello è quello bravo con le lingue. Strano vero?" aggiunse poi, continuando in inglese.

All i want for Christmas is youWhere stories live. Discover now