Un profondo legame

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Ciao a tutti. Mi presento. Sono Daniela Fabiani,27 anni, capelli castani liscissimi e lunghissimi e occhi azzurri. Sono di origini Palermitane ma fra un pò andrò Bologna.

*DUE GIORNI DOPO*

L'aereo è appena atterrato all'aeroporto di Bologna e improvvisamente mi sento assalire da una terribile ansia. "Ansia per cosa?" probabilmente perchè mi ritrovo completamente sola in un luogo che non avevo mai visto prima.

«Signorina, sono sue quelle valigie?»

La voce di una hostess mi distoglie dai miei pensieri riportandomi alla realtà.

«Si. Quelle sono le mie valigie grazie».

Prendo le valigie e mi dirigo verso l'uscita aspettando che arrivi il taxi che ho chiamato dall'aeroporto e finalmente,dopo venti interminabili minuti arriva.

«Buon giorno signorina. Ha chiamato lei il taxi?»

«Buon giorno. Si,sono stata io a chiamare». Scende dall'auto e mi guarda dritta negli occhi per circa un minuto. Ha gli occhi color del cielo e dei capelli ricci biondissimi. Deduco che avrà più o meno la mia età e mi ricorda tanto un mio amico d'infanzia che dovette trasferirsi a Bologna a causa del lavoro dei suoi genitori che erano entrambi poliziotti. Ricordo che giocavamo a guardie e ladri con altri tre bambini della nostra età che tra l'altro ho continuato e continuo a vedere e sentire ancora. Loro sono: Lucy, Claudia e Andrea; i miei migliori e unici veri amici ma purtroppo da quando Roberto è partito non abbiamo più avuto sue notizie. Ricordo che lui era il mio migliore amico. E mi ritrovo a pensare al giorno che ci conoscemmo.

*flashback*

Ero al parco vicino casa mia con i miei genitori ad un certo punto mi allontanai da loro e andai a giocare nell'altalena. Dopo qualche minuto arrivano due bulletti di uno o due anni più grandi di me che volevano farmi cadere dicendo che l'altalena serviva a loro.

1°Bimbo:«Togliti da qua bambina»

2°bimbo:«Serve a noi l'altalena»

D:«Ce ne sono altre tre. Perchè volete proprio questa?»

1°bimbo:«Perchè questa è nostra»

D:«Siamo al parco. È un luogo pubblico e tutto è di tutti.»

2°bimbo:«hai capito la bimbetta...»

si lanciarono un occhiata e uno dei due iniziò a tirarmi i capelli e l'altro a spingermi per farmi cadere. A questo punto,vidi in lontananza un bambino venire verso di noi... Ricordo che avevo paura «lasciatemi in pace» urlai. A questo punto arrivò questo bimbo e i due bulletti scapparono. Pensai che anche lui volesse farmi del male ed ero totalmente paralizzata dalla paura. Lui venne verso di me e con molta gentilezza mi chiese:« ti sei fatta male?»

D:«No. Ho soltanto avuto paura.»

R:«Stai tranquilla. Adesso va tutto bene. Io sono Roberto. Tu come ti chiami?

D:«Io sono Daniela.»

R:«Vuoi giocare con me? Io non sono come loro.»

D:«Va bene.»

*fine flashback*

Solo in quel momento capisco che mi manca Roberto.

Tassista:«Dove la porto signorina?»

La voce del ragazzo mi riporta alla realtà. Salgo in auto e gli porgo il bigliettino con l'indirizzo. Ad un certo punto inizia a parlare..

T:«Sa,lei mi ricorda tantissimo una mia amica d'infanzia. La conobbi quando avevo sei anni e fui costretto ad allontanarmi da lei dieci anni fa. Lei è di Palermo. Per caso la conosci? Si chiama Daniela Fabiani.»

D:«Tu Sei Roberto?» dico scandendo bene ogni parola.

R:«Come fa lei a sapere il mio nome?»

D:«Io sono Daniela Fabiani.»

R:«Nooo!! Non riesco a crederci! Daniela! Oddiio quanto mi sei mancata.»

D:«Anche tu mi sei mancato.»

R:«Tu di più. Fidati.»

Iniziamo a ridere entrambi a crepapelle. Poi Roberto dice:«Siamo arrivati purtroppo.»

D:«Di già? Così velocemente?»

R:«Purtroppo si.»

Scendiamo e prende le valigie.

R:«Mi concedi un abbraccio?»

D:«E me lo chiedi?»

Ci abbracciamo e lui va via lasciandomi con un sorriso da ebete stampato in viso. Non appena varcata la porta lascio cadere le valigie e inizio a saltellare e battere le mani come una bambina per la felicità di aver rivisto Roberto.

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