Capitolo 8

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Non posso credere che Roberto abbia scoperto questo lato oscuro della mia vita passata. Mi manca tanto nonostante sia passata una settimana. Eh si... Non si fa vedere ne sentire da una settimana. Sto troppo male. Dalla scorsa settimana non mangio,non bevo,sto buttata nel mio letto a piangere disperatamente con il cellulare in mano sperando che lui si faccia sentire e aspettando di sentire il campanello nella speranza che sia lui. Faccio una doccia e lo chiamo ma ha il telefono staccato. Qualche minuto dopo... Ecco che suona il campanello. Mi alzo dal letto e vado ad aprire. È Roberto!

D:Oh Rob...

Riesco a dire prima di scoppiare nuovamente in lacrime. Ma questa volta,non son lacrime amare. Questa volta sono lacrime dolci,lacrime di gioia. Roberto mi abbraccia e io mi sento finalmente protetta per la prima volta durante quella settimana.

R:Ehi... Perchè piangi?

Non riesco proprio a rispondere alla domanda di Roberto ma rispondo abbracciandolo forte e continuando a piangere appoggiata al suo petto.

R:Ehi piccola. Non piangere dai. Qualsiasi cosa sia accaduta si sistema.

D:Mi sei mancato Rob. Tantissimo.

R:Anche tu mi sei mancata. Ma.. Aspetta un attimo! Sei troppo sciupata. E queste occhiaie cosa sono?

D:Proprio ciò che hai detto tu! Occhiaie.

R:Spiritosa. Perchè queste occhiaie e questi occhi gonfi e arrossati? E per di più sei pallidissima.

D:Sto bene tranquillo.

R:A giudicare dal tuo aspetto non si direbbe proprio che tu stia bene.

D:Devo avere un aspetto orribile! Non dormo da una settimana.

R:Troppo lavoro?

D:No. Troppi pensieri e troppi problemi.

R:Cioè?

D:Rob mi sei mancato. Ecco perchè non sono riuscita a chiudere occhio.

R:E da quanto non mangi?

D:Da... Una settimana.

R:Oddio... Tu sei tutta matta! Come fai a reggerti ancora in piedi? Ma sei impazzita? Come ti sei azzardata a fare una cosa del genere? Guardami e dimmi perchè non mangi da una settimana.

D:Non mi andava.

R:Adesso tu vieni con me al ristorante e decido io cosa prenderai.

D:No,non mi va. Non ho fame Robè

R:Non mi importa di ciò che ti va. Vai a prepararti e vieni subito con me.

D:Non devo andare da nessuna parte.

R:Non costringermi a prenderti con la forza perchè ti porto al ristorante così come sei con questo pigiamone con gli orsetti.

D:Ok. Vado a prepararmi.

Mi lavo,indosso un paio di jeans stretti con una camicia bianca,un paio di tacchi altissimo e una borsa grigia. Mi trucco leggermente per far scomparire le profonde occhiaie. Spazzolo i miei capelli biondi e li lego in una lunga coda di cavallo. Et voilà...

D:Rob io sono pronta. Possiamo andare.

R:Menomale che non volevi neanche venire!

D:Infatti non voglio venire.

R:Su Dan. Non fare così.

D:Non eri tu che una settimana fa non volevi sentirmi e vedermi più?

R:No... Ma dovevo sbollire tutta la delusione. Non è bello scoprire che la mia migliore amica conduce o conduceva una brutta vita.

D:È stato tre anni fa Rob. Te lo avrei detto!

R:Scusami. Adesso andiamo.

D:Ok.

R:Ok.

Spazio Autrice

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