Capitolo 6

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R:«Allora? Chi era che ti cercava?» mi chiede Roberto con voce calma. Lo abbraccio forte. Non riesco a pronunciare una parola. Appoggio la testa al petto di Roberto. Chiudo gli occhi per trattenere le lacrime ma queste iniziano a scendere bagnando la maglietta di Roberto e dei singhiozzi iniziano ad uscire dalle mie labbra. Roberto mi abbraccia ancora più forte e cerca di asciugarmi le lacrime che continuano a scendere incessanti.

R:«Tranquilla Dà! Io sono con te!»

Dopo venti interminabili minuti riesco finalmente a calmarmi.

D:«Grazie Rob. Grazie per essere accanto a me!»

R:«Ma figurati. Per te ci sono e ci sarò sempre.»

D:«Grazie.» dico sollevando la testa per baciarlo nella guancia. Solo allora vedo nel suo viso la preoccupazione.

D:«Tranquillo Rob.» dico accarezzandogli i capelli e scompigliandoli con una mano. Sorrido,ma il mio è un sorriso falso.

R:«Si vede lontano due chilometri quanto è falso il tuo sorriso.»

D:«Oh Rob» inizio nuovamente a singhiozzare.

R:«Ehi Dan...»

D:«Quell'uomo dice di essere mio padre!»

R:«Tuo padree?»

D:«Si.»

R:«Tranquilla Dan..» inizio a calmarmi e quando finalmente mi tranquillizzo.

D:«Rob.. Andiamo a guardare il film.»

R:«Ne sei sicura?»

D:«Certo Rob.»

R:«Ok.»

Cinque minuti dopo arriviamo davanti casa mia e c'è una macchina ferma davanti casa mia.

R:«Dan chi è?»

D:«Non ne ho idea!»

R:«Non ti muovere da qua» mi dice scendendo dalla sua macchina.

Un profondo legameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora