Capitolo VIII -Panick

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"Nessuno mi aveva mai detto che il dolore assomigia tanto alla paura. Non che io abbia paura: la somiglianza è fisica."  -C. Lewis

Quel pomeriggio di metá luglio alla Tana si presentò Kingsley Shacklebolt. Kingsley chiese di vedere Harry Ron ed Hermione e Molly Weasley, dopo essersi ripresa dallo shock li chiamò a gran voce.
Una volta che i tre si furono seduti in salotto Kingsley estrasse da una tasca della palandrana tre buste di pergamena giallognola dicendo:
"Ragazzi, vi è stata data la possibilità di ripetere il vostro settimo anno ad Hogwarts; tuttavia se non voleste continuare con i vostri studi potreste cominciare a lavorare come Auror senza conseguire i M.A.G.O.; il Ministero può offrirvi solo questa opportunitá lavorativa perchè, dati i recenti avvenimenti, è come se aveste gia superato il test per diventare Auror"
"Grazie Kingsley, sono entrambe due opzioni interessanti" disse Harry, pensierosamente.
"Ed è per questo che vi lascerò un mese di tempo per fare la vostra scelta, e ora vi saluto, mi attendono migliaia di pratiche."
"Arrivederci" dissero i tre contemporaneamente.
Appena il neo-ministro fu uscito di casa Ron disse:
"Miseriaccia, Auror, cosa pensate di fare?"
"Io credo che lavorerò, devo parlarne con Ginny ma non credo la scuola faccia per me... sono cambiate troppe cose"
"E tu 'Mione?"
"Io...io non so"
"Beh ragazzi, vado da Ginny" dise Harry intuendo che la conversazione stava deviando pericolosamente verso un confronto di coppia.
"Ron" disse Hermione poco dopo. " So che vuoi diventare un Auror, te lo vedo negli occhi"
"E io, Mione, so che tu vuoi tornare a Hogwarts, hai sempre amato studiare e sei pur sempre la strega più brillante che io abbia mai conosciuto"
Hermione si slzò di scatto e corse verso il bagno: lì cominciò a respirare affannosamente, calde lacrime le rigarono il viso e poi tutto divenne nero. Buio, buio assoluto.

"Hermione...Hermione?"
"Mione!"
Ron la scosse prima lentamente poi più forte infine preso dalla disperazione premme forte le sue labbre su quelle di lei, continuò a baciarla senza ricevere risposta per alcuni secondi che sapevano di eternitá fino a quando non sentì un debole rantolio: "Ron"
"Sì amore, sono io"

Scusate lo so che non aggiorno da ere ma la scuola mi sta prendendo un sacco di tempo:|
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se ci sono errori vi prego di farmelo sapere

R.I.P Alan Rickmanalziamo le nostre bacchette per questo grandissimo attore

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