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Nina
Quando mi svegliai e andai di sotto, trovai un biglietto di Ian che diceva che sarebbe uscito.
Mi sedetti sul divano e presi il mio libro preferito:"AFTER", ma non riuscivo a concentrarmi continuavo a pensare a quello che era successo ieri sera.
Lessi ameno sei capitoli, però non facevo molta attenzione,poi torno' Ian un po' pallido
  -ciao- disse lui
  -ciao- risposi io mettendo un segnalibro alla pagina a cui ero arrivata e mi alzai e mi diressi verso di lui
  -Ian stai bene?sei tutto pallido-
  -si, mi sento solo un po debole- disse e si buttò sul divano.
Andai in bagno e presi un termometro, poi andai da Ian e glielo misi in bocca e gli misi addosso una coperta
  -Nina ma che fai?-
  -ti sto misurando la febbre-
  -ma non ce n'è bisogno- disse lui cercando di togliersi la coperta, ma io glielo impedì
  -Ian non stai bene- dissi, poi suonò il termometro e quando glielo tolsi diceva che aveva 39.5 e a me venne un colpo
  -Ian hai la febbre alta!- gridai
  -Nina non gridare- disse mettendosi una mano sulla testa
  -vieni ti accompagno a letto- dissi e lo aiutai ad alzarsi.
Arrivati nella sua stanza lo feci sdraiare
  -ti vado a preparare una camomilla- ma quando mi stavo per allontanare, lui mi prese la mano
  -resta con me- disse e si fece un po' più in là per farmi sdraiare
  -Ian vado solo a farti una camomilla, non me ne vado,tu riposa-
  -ok- disse e mi lascio' la mano e quando la tolse mi venne un brivido,uno strano brivido.
Stavo preparando la camomilla quando sentì suonare alla porta e andai ad aprire
  -ciao-
  -vattene Paul- dissi e stavo per richiudere la porta ma lui mi fermo' e mi fece uscire da casa e io chiusi la porta
  -cosa vuoi?- chiesi mettendo le braccia incrociate
  -parlare della festa-
  -non abbiamo niente da dirci-dissi e cercai di rientrare in casa, ma lui mi prese la mano, ma non sentì il brivido che mi provocava prima e che ora mi provoca Ian
  -fammi spiegare:Candice aveva detto che tu mi aspettavi in una camera per parlare, allora io la segui' e mi porto' in una camera buia, poi sentì chiudere la porta dietro di me e poi qualcuno che mi baciava e pensavo fossi tu, poi mi ha iniziato a spogliare e lo abbiamo fatto, poi sei arrivata tu- disse
Cavolo, la sua storia si che era convincente, ma il tradimento rimane
  -quindi ora che lo sai...vuoi rimetterti con me?- ecco ora non so cosa fare
  -senti Paul io...- iniziai a dire,ma poi la porta si aprì e vidi Ian
  -Nina cosa...-ma si interruppe
  -Ti avevo detto di stare lontano da Ni...mia sorella e ora ti ritrovo qui,Nina vieni dentro se no lo rovino- disse Ian e io lo segui' e chiusi la porta.
  -avevi detto che non te ne saresti andata!- grido'
  -Infatti non l' ho fatto, Paul e' venuto solo per spiegarmi la faccenda della festa-
  -e tu l' hai perdonato?-
  -non lo so Ian e tu perché non sei a letto?-
  -perché ho sentito la porta sbattere e mi sono svegliato, non ti ho trovata in cucina, allora sono uscito- disse con la faccia un po' offesa
  -Ian- dissi accarezzandogli la guancia e non so perché l' ho fatto, poi la tolsi
  -vai a letto- dissi
  -Se tu stai con me- disse
  -aspetta che preparo la camomilla- dissi indirizzandomi verso la cucina
  -ma chissene frega della camomilla, vieni- disse e mi trascinò nella sua stanza.
Lui si mise in mezzo al letto e poi mi fece segno di sdraiarmi.
Lui si addormentò con le nostre dita intrecciate e io lo guardavo dormire.
"Qualche giorno fa, prima del bacio con Ian, probabilmente avrei perdonato subito Paul, ma adesso...non so cosa provo per Ian e non so neanche se voglio ritornare con Paul,ma sicuramente provo qualcosa di più per Ian,di quello che provo per Paul,forse...no lui è mio fratello non posso farlo però...ogni volta che lo vedo, lo so che mi brillano gli occhi, ho sempre pensato che fosse amore fraterno, ma forse era molto di più" pensai.
"Forse dovrei provare a stare con Ian e vedere di scoprire cosa provo veramente" continuai a pensare.
A un certo punto notai che Ian continuava a tremare, probabilmente aveva freddo, e aveva le sue splendide labbra carnose di un colore violaceo e io a vedere le sue labbra avevo voglia di baciarlo e lo feci; un bacio a stampo, ma lento e pieno di preoccupazione e amore.
  -grazie-disse lui
  -non c'è di che- poi mi sdraiai ancora più vicino a lui e appoggiai la testa sul suo petto e ci addormentammo.

Brothers Lovers •N.D & I.S.• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora