'Back for you'~ Niall Horan

Capitolo venticinque

Questa sera Niall ha chiesto ai medici di poter dormire con lui. All' inizio pensavo dicessero di no, ma con grande stupore acconsentirono.
'Amore vado a prendere il pigiama' dico, prendendogli la mano.
'Ma sono solo le quattro del pomeriggio'
Questa volta mi ha fregato. Ma io devo fare una cosa urgente, più che altro è una sorpresa per l' amore mio.
'Ma devo fare una missione importante, anzi molto importante.' Dico, salutando e andando per non dirgli nient' altro.
Allora scendo le scale fino ad arrivare al piano terra.
Saluto l' infermiera che oramai conosco e decido di mandare un messaggio ad Abbie la ragazza dell' amico di Niall e propongo anche a lei di fare questa sorpresa al suo fidanzato.
Lei accetta e mi dice il suo indirizzo così posso andarla a prendere.
'Sono sotto casa tua, ti aspetto'
La sua risposta non tarda ad arrivare.
'Sono qua' scrive lei e un secondo dopo apre il portone d' ingresso.
Ha una coda di cavallo alta, è abbastanza truccata con l' eye- liner è un po' di blush.
'Ciao' dice lei, entrando in macchina e mettendosi la cintura.
'Pronta? Prima andiamo da Starbuck' s e dopo all' agenzia di viaggi'
'Non c' è problema.'
'Sia a me che al mio ragazzo è sempre piaciuto poter andare a New York'
'E ora questo sogno sarà possibile' dico, tenendo lo sguardo davanti a me, per stare attenta alla guida.
'Grazie a te, Daisy. Sei un angelo. Spero che almeno Niall possa guarire così sarete felici' dice lei e io spostò lo sguardo. Vedo alcune lacrime scendere sul suo volto.
'Ehi, Abbie, non piangere. Vedrai che anche Lukas riuscirà a guarire, basta credere.'
'Grazie Daisy, ma oramai ci siamo arresi.' Dice abbassando il capo. Noto che si sta mordendo il labbro inferire con i denti, probabilmente si sta trattenendo.
'Che intendi dire?' Chiedo io, parcheggiando la macchina, visto che siamo arrivate.
'Beh, ho parlato con il medico e mi ha fatto interrompere la chemioterapia. Oramai non c' è più nulla da fare.' Dice, sedendosi su una panchina.
Non so cosa dirle. Penso che un abbraccio valga più di mille parole perciò decido di compiere questo gesto. Lei ricambia immediatamente e inizia a singhiozzare.
'Shht, shht piccola, non piangere. Almeno non oggi, godiamoci questa giornata e poi pensiamo al resto' dico io e lei subito smette di piangere.
'Hai ragione, ora entriamo' dice indicando il piccolo bar di Starbuck' s.
Entriamo e ognuna di noi ordina un frapuccino al caramello per me, mentre per lei un cappuccino insieme ad un muffin ai mirtilli.
Ci sediamo, mangiamo e beviamo.
'Visto che abbiamo finito andiamo in agenzia' dico io uscendo e prendendo a braccetto Abbie.
Lei sorride a questo mio gesto e devo dire che mi sento sollevata nel vederla sorridere. Lei è una fantastica persona e non merita tutto ciò.
'Eccola, ho visto su internet che in questa agenzia ha tante offerte sia per il volo che per l' albergo.'
'Perfetto' dice lei prima di entrarci e trascinare anche me.
'Salve' diciamo in coro sia io che Abbie cordialmente.
'Buongiorno, desiderate?' Ci chiede una signorina che avrà avuto più o meno la nostra età.
'Vorremo prenotare un viaggio per New York con volo e albergo, per quattro persone per favore' dico io, sorridendole.
'Certo, mi dica il giorno in cui vorreste partire'
'Mmmh verso il 19 maggio, quindi tra due settimane.'
'Abbiamo un volo più albergo con mezza pensione a ottanta euro a persona, ovviamente il volo è compreso.'
Io e Abbie ci scambiamo uno sguardo complice e rispondiamo in coro 'Accettiamo'.
Paghiamo tutti e lei stampa i biglietti.
Li porge e noi, contente, li prendiamo e usciamo.
'New York ci vedremo tra due settimane' diciamo felici.