Capitolo 2

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Nico si fermò di colpo.
Di tutte le persone che non avrebbe voluto incontrare in quel momento, Will era il primo.
Il figlio di Ade, dopo essere uscito dal l'infermeria, si era diretto alla spiaggia per avere un po' di pace, ed ecco che puntualmente il figlio di Apollo lo seguiva.
-Cosa vuoi Solace? -gli chiese
-Volevo dirti che sto partendo per un' impresa- rispose Will in tono piatto.
-Cosa?!- Nico si rese conto dell'espressione scioccata che aveva assunto e si trattenne- cioè... che è successo?-
-Clarisse mi ha chiesto di accompagnarla insieme ad una ragazza di Efesto, uno stupido gigante della Colchide a quanto ho capito- era chiaro che Will stesse cercando di nascondere qualsiasi cosa stesse provando in quel momento ma nei suoi occhi non si leggevano ne felicità ne rabbia, solo tanta tristezza e malinconia, guardava Nico come se dovesse stamparsi nella mente l'immagine del ragazzo.

-Be'...ecco congratulazioni- Nico accennó un sorriso, anche se alll'idea che Will potesse partire e andare a rischiare la vita in un'impresa gli si stringeva lo stomaco in una morsa.
-Grazie, ma non sono qui per questo- il biondo aprí la mano mostrando una specie di caramelle scure- nel caso durante la mia assenza ti venga in mente di farti qualche viaggetto da Ade, cosa che ti sconsiglio.
Nico ricordava quelle gomme, gliele diede Will la prima volta che si parlarono durante la guerra di Gea, in cui lui era mezzo morto a causa dei viaggi nel buio.
-Grazie ...- Il cuore del figlio di Ade batteva all'impazzata - io...ecco, mi volevo scusare per prima, non avrei dovuto offenderti in quel modo-
Nico sapeva che quella era la cosa più stupida e patetica che avesse mai detto ma non sapeva che altro fare.
-Nah non importa... è colpa mia sono stato troppo invadente...- ora anche Will accennava un sorriso, anch'esso forzato.
Il figlio di Apollo avanzó verso il ragazzo moro davanti a se, gli prese la mano e ci mise dentro le gomme.
Solo che non lasció la mano...

Nico guardò incredulo la mano di Will intrecciarsi con la sua.
Si sentiva le guance in fiamme e d'un tratto vide il ragazzo avvicinarsi a lui.

Nel cuore di Will si stava consumando la terza guerra mondiale, mentre si avvicinava a piccoli passi verso il figlio di Ade.
Lo guardava negli occhi scuri leggendovi le stesse emozioni che provava lui.
"Per una volta in vita tua Will,almeno per una volta abbi coraggio" pensó e mentre Nico lo guardava sgomento, prese fra le mani il viso del figlio di Ade e lo bació.

Nico sentí il cuore esplodere nel petto, mentre le labbra di Will toccavano le sue, lui provava sensazioni splendide e terribili allo stesso tempo.
Da un lato avrebbe voluto stare così per ore, ora che aveva trovato qualcuno come lui e in grado di poterlo amare e andare oltre a ogni suo difetto è timore, in grado di colmare quella ferita nel cuore che Percy aveva lasciato.
Ma dall'altro voleva allontanarlo, tutte le volte che lui si era affezionato a qualcuno, veniva abbandonato, lasciato solo in balia di sé stesso. O peggio ancora faceva la fine di Bianca e pensare di rinunciare a Will una volta che si sarebbero messi insieme non lo avrebbe sopportato.

Quando si staccó da Will, aveva le lacrime agli occhi e il labbro inferiore gli tremava, mentre stringeva i pugni.
-Nico cos' hai?- gli chiese il figlio di Apollo, con una voce dolce e incredibilmente triste.
-Scusami Will...io non posso...- Nico si voltó per nascondere le lacrime che gli ricavano il viso e inizió a camminare nella direzione opposta al biondo, lasciandolo incredulo alle sue spalle.
-Nico...-
-Taci Solace...-
-Per favore Nico, almeno dimmi cosa c'è! -
-Ti prego Will!!!!-
-Nico!!! Io ti amo, si hai sentito bene, io ti amo Nico di Angelo!!! TI AMO!!!!-
Sentendo quelle parole Nico si fermò.
Avrebbe voluto voltarsi, correre da lui e abbracciarlo, baciarlo, piangere e ridere tra le sue braccia, pregarlo di rinunciare all'impresa e di restare con lui, ma non lo fece ...
-Perdonami Will- disse semplicemente girandosi appena-Buona fortuna per la tua impresa- si voltó e inizió a correre più forte che poteva.

Quando tornó alla cabina di Ade, Nico passó vicino alla Casa Grande dove scorse Will, Clarisse e un'altra ragazza lasciare il campo sentì una strana fitta allo stomaco e non era solo per il figlio di Apollo
Non sapeva perché ma aveva una terribile sensazione riguardo a quell'impresa ...

*angolo autrice*
Buonsalve semidei!!!
Che mi dite? Vi sta piacendo la storia? Scusate l'inattivitá, domani aggiorno anche l'altra storia.
Mi raccomando i fazzoletti perché dal prossimo aggiornamento piangerete.
Domanda 2:
genitore divino? Atena

Maybe because I love you...II SOLANGELO~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora