4) With Me..

33 5 0
                                    


"You must let it go, you're losing all your hopes" (Broken Home)


Il giorno dopo avrei avuto il primo esame scritto ed ero agitatissima, così tanto che quando iniziavo a ripassare un argomento pensavo già a quello successivo, quindi li confondevo ed ero costretta a ricominciare da capo.

Quel giorno in negozio non era passato nessuno, e ringraziai il cielo, così potevo concentrarmi meglio. Abbassai la testa sul libro, concentrandomi sull'algebra ma la campanella del negozio, sopra la porta, mi fece alzare di scatto lo sguardo.

"Lukey!" Lo salutai, sorpresa di vederlo.

"Studi?" Chiese avvicinandosi al bancone.

"Cerco, ma sto andando in palla." Risi. Prendiamola sul ridere, pf.

"Vuol dire che hai studiato abbastanza, quindi.. chiudi quel libro e fumiamoci una bella sigaretta." Chiuse il libro al posto mio.

"Non si può fumare dentro il negozio, biondo." Uscii da dietro il bancone mettendomi davanti a lui.

"Non ti facevo così stupida." Ridacchiò, incamminandosi verso la porta.

"Eehi!" Lo seguii fingendomi offesa. Rise, ed io con lui.

"Prima le signore." Disse aprendo la porta e si spostò per farmi uscire per prima. Ridacchiai.

"Fammi solo prendere il pacchetto dentr-" Mi fermò.

"Lascia stare, te ne offro una io."

Uscii fuori seguita da lui, che si chiuse la porta alle spalle. Il cielo era ancora chiaro, l'estate era vicina e le giornate si stavano allungando. Accesi la sigaretta, data da Luke, e aspirai.

"Allora, che progetti hai per quest'estate?" Gli chiesi, appoggiandomi alla porta del negozio.

"In realtà, non ne ho idea. Calum e Ashton hanno detto che ci sarà una festa che dura due giorni, praticamente 'non stop'. Credo che ci andrò, sai ho voglia di sballarmi.."

"Già." Cercai di trattenermi dal ridere.

"Che c'è?" Chiese.

"Niente. Solo che sembri così innocente." Gli sorrisi.

"Ma tu lo sai meglio di me che non è così." Scoppiai a ridere insieme a lui e, una volta ripreso, continuò il suo discorso. "Non credo che farò solo questo, avevamo pensato di organizzare un viaggio." Prese un altro tiro dalla sua sigaretta.

"Oh, figo."

"E tu? Lavorerai tutta l'estate?" Chiese, non badando al mio commento sarcastico.

"Si." Sospirai. "Devo aiutarla, lo sai."

"Ed è anche per questo che non andrai al college, e che non potremmo divertirci insieme.."

"Luke, ne abbiamo già parlato. Ti verrò a trovare, sono solo pochi chilometri di distanza." Buttai la cicca della sigaretta per terra e gli andai vicino.

"Scusami, è solo che tu sei la mia migliore amica. L'unica con cui posso parlare di tutto e.." Lo abbracciai, affondando il viso nell'incavo del suo collo. Strinse le sue braccia intorno a me e il suo calore mi avvolse.

"Mi mancherà non vederti tutti i giorni." Aggiunse, prima di staccarsi dolcemente dall'abbraccio.

"Anche a me." Gli sorrisi, un sorriso sincero. Un sorriso che fai solo a chi ti fidi.

"Ma nel caso cambiassi idea, in macchina c'è ancora un posto libero." Ammicò.

"Stai parlando del viaggio?" Chiesi e lui annuì. "Per quanto siano simpatici Ashton e Calum, mi sentirei un po' a disagio.. Poi è una vacanza che avete organizzato per voi, non voglio essere di troppo." Finii.

"Scherzi? Me l'hanno chiesto loro di dirtelo. E non farti queste idee, sai come sono Ash e Calum, ti adorano." Sorrisi, lasciandomi andare in quel momento di dolcezza.

"Mi prometti che ci penserai?" Chiese e io annuii, sorridendogli.

-

Dopo che Luke se n'era andato rientrai in negozio e sistemai alcuni cd negli scaffali. Canticchiai la canzone che stavano mandando in radio e misi al proprio posto l'ultimo cd che avevo in mano.

Due mani afferrarono i miei fianchi, facendo aderire la mia schiena con il suo petto. Sussultai cercando di allontanarmi.

"Tranquilla piccola, sono io." Ridacchio e io sbuffai.

"Lasciami Michael!" Mollò la presa dai miei fianchi e mi voltai verso di lui.

"Cosa vuoi?" Chiesi fredda.

"Sono qui per parlare del concerto di beneficenza." Alzai gli occhi al cielo.

"Posso compr-" Mi fermò.

"No, non puoi comprartelo da sola. Hai l'opportunità di averlo gratis, perché non accetti?" Alzò le mani al cielo. "Non ti facevo così stupida."

Gli colpii la spalla con un pugno e rise.

"Smettila di ridere." Trattenne la risata, ma rimase sorridente. "Non voglio avere a che fare con te, perché so che tu vorrai qualcosa in cambio." Portai le braccia al petto.

"L'unica cosa che voglio in cambio e che tu venga con me, quel giorno."

"Mi dispiace, devo andare con il mio migliore amico." Pensai di averla scampata.

"Perfetto, fai venire anche lui allora." Mi guardò con sguardo di sfida.

Restai in silenzio per qualche secondo, pensando alla scelta giusta.

"Gratis?" Chiesi e lui annuì.

"Okay, va bene." Sbuffai e sorrise. Aveva un sorriso bellissimo, peccato che il suo carattere era tutt'altro che serio.

"Beh, allora ci vediamo il ventiquattro alle dieci davanti al negozio?" Chiese avvicinandosi. Annuii e avvicinò il suo viso al mio. Un nodo si formò nel mio stomaco, ma non ci feci caso.

"Non vedo l'ora, piccola." Si allontanò ed uscii dal negozio. Rimasi lì, per qualche secondo, pietrificata con i pensieri che mi torturavano la mente.


#imTorn29xx


Black Heart || M.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora