Appena arrivati nelle camere lasciamo le valigie di fianco al letto matrimoniale al centro della stanza e dopo aver dato un'occhiata rapida in giro ci sdraiamo sul letto.
La stanza è carina, nè grande nè piccola, con le pareti bianche e mobili antichi marroni scuri. Di fronte al letto matrimoniale c'è il bagno. È piccolo e gran parte dello spazio è occupato dalla grande doccia, ma tanto lo useremo in due quindi non dovrebbero esserci problemi.
Ora sono sdraiata di fianco a Davide che appena ha appoggiato la testa sul cuscino è crollato in un sonno profondo. Mentre dormiva mi ha abbracciato e avvolto con tutto il suo corpo. Io sono girata sul fianco sinistro e il braccio destro di Davide mi circonda l'addome; le nostre gambe, inoltre, sono attorcigliate. È una posizione abbastanza strana ma non mi dispiace per niente.
Chiudo gli occhi nella speranza di addormentarmi ma non riesco a prendere sonno. Forse non sono piú stanca perchè ho dormito in macchina e, anche se mi sono svegliata presto stamattina, ieri sera sono andata a letto verso le dieci, per cui stanotte ho dormito abbastanza. Forse, invece, è perchè sono agitata per questa vacanza e l'adrenalina mi tiene sveglia. Fatto sta che nell' ora in cui Davide dorme non ho dormito neanche cinque minuti, ho solo tenuto gli occhi chiusi e mi sono riposata, ma senza dormire. Quindi ne approfitto per mandare un messaggio ai miei genitori per avvisarli che siamo arrivati.
Sento bussare alla porta e dico "avanti" senza alzarmi dal letto, tanto la porta non è chusa a chiave.
La porta si apre lentamente e si chiude alle spalle di Erica e Filippo.
-ei-
-Davide dorme ancora?-
-giá-
-noi pensavamo di andare a fare un giro in cittá e in spiaggia, voi venite?-
-sisi adesso sveglio Davide e poi ci prepariamo, ma vengono anche gli altri?-
-si si vengono tutti-
-va bene se ci troviamo tra un quarto d'ora giú nell'atrio-
-certo, lo diciamo agli altri allora, a dopo-
Escono dalla stanza e mi occupo di svegliare il bell'addormentato. Speriamo non se la prenda come stamattina.
Mi volto sull'altro lato e gli accarezzo la guancia liscia e morbida.
Poi gli poso un bacio a stampo sulle labbra e inizio a chiamarlo.
-Davide, dobbiamo alzarci-
Grugnisce ma non sembra intenzionato a fare ció che gli ho detto.
-ancora dieci minuti dai-
-tra un quarto d'ora dobbiamo essere giú nell'atrio che andiamo a fare un giro con gli altri-
-uffa, avró dormito cinque minuti-
-veramente hai dormito un'ora-
-dettagli-
Dopo qualche bacio riesco finalmente a convincerlo ad alzarci e vado verso la valigia per tirare fuori un costume e degli altri vestiti. Scelgo un costume a due pezzi color corallo, una maglietta larga che mi lascia una spalla scoperta e tengo i pantaloncini di jeans che ho su.
Ci laviamo e ci prepariamo piuttosto in fretta e dieci minuti dopo scendiamo al piano di sotto dove ci aspettano gli altri.
-finalmente eh?-
-non è colpa mia se il tuo amico non si voeva alzare dal letto-
-andiamo o rimaniamo qui a parlare di me?-
-andiamo andiamo-
Usciamo dalla struttura e camminiamo per le stradine strette della cittá senza allontanarci troppo dal nosto alloggio. Non sappiamo dove stiamo andando e non abbiamo una meta precisa,vogliamo solo fare un giro per la cittá. Io non saprei neanche tornare indietro ma per fortuna i Principini hanno piú senso dell'orientamento di me e sanno con essattezza la strada che dobbiamo fare per tornare al B&B. I Principini sarebbero Filippo e Erica, è stato Riccardo a dargli questo nome, probabilmente per il carattere tranquillo ed educato e per la loro somiglianza con Cenerentola e il principe.
Io e Davide ci teniamo per mano e lo stesso fanno le altre coppie.
A metá pomeriggio torniamo indietro e decidiamo di andare un po' in spiaggia. Per oggi non prendiamo nè ombrelloni, nè sdraio perchè non ci conviene pagarli solo per un paio d'ore. Quella davanti al nostro alloggio è una spiaggia libera e poco distante c'è il noleggio di attrezzature come ombrelloni o materassini. Non è piena di gente, probabilmente molte persone sono già andate via, ma c'è una temperatura fantastica, quindi, meglio per noi.
Stendiamo un telo e ci gettiamo sopra tutti i nostri vestiti, dopo di che Riccardo tira fuori dalla borsa della sua ragazza un pallone e giochiamo a schiaccia cinque. I ragazzi sono molto competitivi, manco fossimo alle olimpiadi, e si impegnano molto per vincere, ma in realtá non è necessario perchè noi ragazze in confronto a loro siamo piuttosto scarse. Poi creiamo una specie di campo da pallavolo e decidiamo le squadre.
-allora, facciamo maschi contro femmine?- chiede Riccardo
Eh si ciao, ti piace vincere facile!
-no dai Richi, se facciamo maschi contro femmine sarebbe inutile giocare, avremmo giá vinto in partenza- ribatte Davide. Modesto il ragazzo eh! Cioè so anch'io che sono piú forti ma non è detto che vincono loro!
-facciamo che scegliamo due capitani e ognuno forma la sua squadra?- propone Filippo che a quanto pare è il piú intelligente.
-va bene, allora chi vuole fare il capitano?-
Alzano la mano Riccardo e Davide, e poi a turno chiamano una persona che vogliono nella loro squadra.
Manco a farlo apposta vengono due squadre quasi equilibrate, in cui in nessuna c'è una coppia di fidanzatini. La prima è formata da: Davide, Serena, Filippo e Lorenzo mentre la seconda è formata da Riccardo, Erica, Mattia e infine la sottoscritta. Il capitano della mia squadra non è molto contento di avere in squadra due femmine ma ancora non sa che Erica ha giocato a pallavolo per piú di dieci anni. In cunclusione i punti deboli delle squadre siamo io e Serena. Ma non è colpa mia, insomma io facevo ginnastica ritmica, mica pallavolo!
Tutto sommato la partita non va male, anzi, riusciamo anche a vincere 22 a 20.
Torniamo in stanza per prepararci per cenare fuori e io continuo a sorridere per aver battuto la squadra di Davide.
-piccola smetti di fare quel sorriso da ebete, guarda che se avete vinto non è certamente merito tuo!-
-sei solo arrabbiato perchè hai perso-
-non sono arrabbiato, dico solo che la pallavolo non è il tuo sport- dice del tutto sincero.
-lo so anch'io che non è il mio sport- ribatto io.
-peró ammetto che non hai giocato così tanto male, eri molto determinata-
-e ci credo, dopo il commento maschilista che hai fatto-
-non era maschilista-
-nono hai soltanto insinuato che le femmine non sanno giocare a pallavolo-
-ma è vero!-
-intanto oggi ti ho battuto e si da il caso che io sia una femmina-
-oh me ne sono accorto fidati-
Davide mi passa accanto mi da una pacca sul sedere e va in bagno, dove inizia a spogliarsi, prima di entrare nella doccia.
-cosa pensi di fare?-
-la doccia..?.- risponde con uno sguardo tra il confuso e l'ovvio.
-toccava prima a me-
-e chi l'ha deciso?-
-io!-
-va be allora dato che mi sento buono, ti do il permesso di fare la doccia con me-
Ci penso su un attimo prima di accettare. Ma solo perchè altrimenti non farei in tempo ad asciugarmi i capelli. Si, certo.
Mi spoglio e entro nella doccia di fianco a Davide, che tra parentesi, non si è perso neanche un secondo del mio "spogliarello". Yeee!
All'inizio ci sciacquiamo dalla sabbia che è ovunque, e ci laviamo i capelli, poi Davide prende il bagnoschiuma, nè versa un po' sulla sua mano e dopo avermi detto -girati- inizia a lavarmi. Le sue mani scorrono su tutto il mio corpo, dal collo scende sulle spalle, sulle braccia, sul seno -sul quale si sofferma di più- sulla pancia e continua a scendere. Io sono ormai in estasi e non posso fare a meno di godermi le sue carezze.
Poi mi giro verso di lui, ma fortunatamente non smette di accarezzarmi, dedicandosi alla mia schiena e al mio fondoschiena. Io quindi, mi verso il bagno schiuma nella mano destra e dopo averle sfregate tra di loro, le poso sul petto di Davide, dove lo esplorano, centimetro per centimetro.
Dopo aver lavato tutto il suo corpo, non so neanch'io con quale coraggio, prendo tra le mani la sua erezione e inizio a fare su e giú su di essa. Davide butta indietro la testa e io lo prendo come un invito a baciargli il collo.
Bacio e mordicchio seguendo una linea immaginaria che va dal suo collo alla sua spalla destra. Poi peró sento una forte voglia delle sue labbra e, dopo aver posato la mano destra dietro la sua nuca, lo attiro a me facendo combaciare le nostre labbra. Ovviamente non smetto di procurargli piacere con la mano e perció sento piú volte i gemiti e i sospiri di Davide, bloccati dalle nostre bocche. Ció, unito alle mani di Davide che ancora palpano ogni lembo del mio corpo, non fa che procurarmi piacere.
Dopo che Davide viene nella mia mano, senza dire niente, ci sciacquiamo e poi chiudiamo l'acqua.
Probabilmente abbiamo sprecato dozzine di litri d'acqua, anche di piú forse, ma me ne rendo conto solo ora.
Davide esce per primo dalla doccia, si lega un asciugamano bianco in vita e ne passa uno a me che mi lego sopra il seno.
-non preoccuparti piccola, non mi dimentico dei piaceri ricevuti- dice, guardandomi negli occhi, prima di uscire dal bagno
*spazio autrice*
Eccomi qui con il nuovo capitolo e ancora una volta non sono in ritardo. Allora che ne pensate di questo capitolo? Soddisfate come Davide? Io personalmente sono soddisfatta di com' è, ma il parere che mi interessa è il vostro per cui voglio vedere tantissimi commenti, anche negativi se non vi piace, così almeno capisco cosa vi piace e mi regolo per i prossimi capitoli. Come ultima cosa viscirvo qui sotto le storie che pubblicizzo questa settimana:
- ·Fuori piove dentro pure, passo a prenderti?· di occhicolormarte
- Fly || Justin Bieber || di 00Yolown00
- ·YOU COMPLETE ME·
di -MARIA-STELLA-
-Il nostro segreto di AleDeGiglio02
- L'anonimo dagli occhi dolci
di scrittrice_solitaria
STAI LEGGENDO
Il fratello del mio migliore amico
Romancecosa succede se per due mesi devo fare da babysitter ai fratellini del mio migliore amico? E se per caso questo mio migliore amico avesse un fratello tanto bello quanto stronzo?