Io non volevo assolutamente andare in quel locale. Ring' so King's che fosse, non avevo la minima voglia di scomodarmi dal mio letto per entrare
in contatto con persone sudate e puzzolenti che saltellavano a ritmo di musica disgustose e commerciale che faceva venire voglia di rimettere. Meredith Benson, una mia "amica, forse l'unica, mi ci aveva trascinato con la forza, dicendomi che mi sarei trovata bene coi miei simili. Quanto era stupida quella ragazza, non sapevo neanche perché la frequentavo, forse perché faceva cose che alla nostra età non era permesso stare e il divieto mi eccitava, mi piaceva fare le cose che mi vietavano i miei genitori, mi faceva sentire libera. Appena accennarono le note di "Wish you were here" allungai subito il collo per vedere chi era che suonava, sicuramente aveva ottimo gusto in campo musicale è una dote strabiliante soprattutto il cantante. Chiusi per un secondo gli occhi e ascoltai quella voce così ruvida e graffiante, un misto di sensualità, tristezza e dolcezza. Una melodia quasi famigliare. Chiunque fosse, era nato per cantare.
Dato che non mi bastava ascoltare, ma volevo vedere coi miei occhi colui che mi aveva fatto riscoprire la bellezza della musica pura, mi avviai in avanti verso il palco, spintonando persone su persone e, ahimè, la mia bassa statura non mi aiutava.
Arrivata praticamente sotto a esso, il mio cuore si fermò. Non era possibile, non poteva essere lui. Due pozze di ghiaccio mi si insinuarono dentro e dei brividi passarono lungo tutta la mia spina dorsale. Cameron era lì sul palco che cantava una delle mie canzoni preferite con una voce a dir poco celestiale. Sembrava un angelo delle tenebre con i tatuaggi che si intravedevano dalla maglietta e i riccioli ribelli.
La canzone Fini e loro scesero dal palco, solo a quel punto mi ricordai che ero lì con Meredith e dovevo cercarla se volevo ritornare a casa.
Cercavo dei lunghi e lisci capelli biondi, ma non trovai nulla, sembrava come scomparsa.<<Stai cercando qualcuno?>>
Al suono di quella voce mi fermai di colpo e mi girai lentamente. Cameron era lì che mi fissava con quel suo sorrisetto furbo e sorrise mostrando due fossette ai lati della bocca. Era la bellezza fatta persona. Ma che cazzo sto dicendo?
<<Oh..emmh..In realtà ero venuta con una mia amica, ma non la trovo è non so come tornare a casa.>>Perché cazzo stavo balbettando? Oh, ma andiamo! Come se non avessi mai parlato con un ragazzo in vita mia. Che figura di merda.
<<Bhe, com'è fatta questa tua amica?>>
Mi chiese con uno strano tono, non stavo capendo dove voleva arrivare a parare.
<<Bhe, è alta un po' più di me, ha i capelli lisci e biondi e un vestito nero.>>
Cameron alzò un po' la testa e si guardò intorno, dopo un po' mise le mani sui miei fianchi e mi fece voltare, facendo scontrare il suo petto con la mia schiena. Ansimai piano e pregai che lui non lo notasse, dopodiché mi spostò i capelli sciolti sulla spalla sinistra e accostò le labbra al mio orecchio destro sussurrandomi..
<<Mi sa che dovrai cercarti un altro passaggio per tornare a casa.>>Con il dito indicò una bionda che si stava strusciando su un ragazzo molto alto e lui le aveva letteralmente ficcato la lingua in bocca, dopo averle palpato il culo le prese la mano e uscirono dal locale. Che puttana di merda.
<<Spero non fosse stata veramente tua amica>>
La voce di Cameron mi risvegliò dai miei pensieri omicidio verso quella troia e prontamente risposi..
<<Certo che no! Io non ho amici.>>
Mi pentii subito di quello che avevo detto perché passai per una sfigata senza vita sociale, ma infondo era la verità. Non avevo mai avuto dei veri amici, nemmeno uno. Sinceramente mi piaceva stare sola perché contavo solo su me stessa senza preoccuparmi degli altri. Inoltre la maggior parte delle ragazze della mia scuola mi consideravano "strana".
Una volta nel bagno delle femmine il primo anno di liceo avevo sentito delle ragazze spettegolare su di me, dicevano che che ero stata una vita sprecata a capitare in una famiglia con tanti soldi e che forse ero stata adottata. Me l'ero presa molto anche se non ero riuscita ad ammetterlo con me stessa inizialmente.<<Invece si>>
E per la seconda volta Cameron fece irruzione nella mia testa, scombussolando tutto.
<<Cosa?>>
Chiesi nell'intento che lui mi spiegassi il senso della sua risposta.
<<Tu hai degli amici>>
Disse lui in tono serio.
<<Ah sì? E chi sarebbero, sentiamo>>
Risposi io con un sorriso amaro, l'amicizia era uno dei miei punti più deboli e avevo la sensazione che lui l'avesse appena scoperto>>
<<Io sono tuo amico, e il fatto che sia l'unico non fa che riempirmi di gioia e dato che siamo amici lascia che ti riaccompagni a casa, come farebbe un vero amico>>
Non ci voleva un genio per cogliere un po' di malizia nella sua frase, ma non so come mai io mi fidavo di lui, fin dal primo momento in cui ho posato i miei occhi sui suoi avevo capito che potevo fidarmi e quindi accettai.
Eravamo da dieci minuti in macchina con solo il rumore del motore che ci faceva da sottofondo, era una cosa abbastanza imbarazzante.
<<Oh cazzo!>>
Esclamai, avevo detto ai miei che dormivo da Meredith, no no no, non potevo presentarmi alle tre o quattro di notte e dice di che Meredith era andata via con un ragazzo, i miei sarebbero corsi a dirlo ai suoi genitori e per quanto lei mi avesse trattato male, non le avrei mai fatto una cosa del genere.
<<Che cosa è successo?>
Cameron aveva la faccia serissima e senza che me ne accorgessi aveva fermato l'auto.
<<I miei pensano che io sia a dormire da Meredith, non posso presentarmi ora a casa o penseranno che sono una bugiarda e lo diranno ai genitori di lei>>
La mia voce era un misto fra stanco e spaventato e appoggiai la testa al finestrino esalando un enorme respiro.
<<Stasera dormi a casa mia e ti riporto a casa domani mattina>>
E senza chiedermi niente fece inversione e si avviò nella parte opposta a quella dov'è stava ma sano prima, successe tutto in un attimo e io mi ritrovavo davanti casa sua.
<<Sarà una lunga notte>>
Sussurrai fra me e me è detto ciò aprii la porta e entrai seguita da Cameron con uno strano ghigno in faccia.
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HELLS BELLS
RomanceJuno è la pecora nera della famiglia Spencer. I suoi sogni sono tanti e confusi e anche se la sua famiglia ha in serbo per lei un futuro chiaro e sicuro, lei non riesce a trovare se stessa. Juno è una ragazza particolare come il suo nome, vestita se...