La casa di Cameron era l'opposto della mia. I muri erano di mattoni rossi e due pareti su quattro erano coperte da scaffali pieni di libri, in mezzo vi era un divano grande e rosso è vicino una poltrona marrone insieme a un tavolino di legno. Il parquet scuro dava un tocco vintage e in generale, l'intero mobilio sembrava appartenere a un secolo fa a parte il televisore al plasma attaccato ad una parete priva di libri e altri elettrodomestici moderni. Quella casa era il mio sogno, ben diversa dalla mia che aveva uno stile molto più moderno e privo di personalità.
Mi avvicinai allo scaffale di una parete e con le dita sfiorai ogni singolo libri, mi era sempre piaciuto leggere, fin da piccola, amavo i libri qualunque genere fossero, mi piaceva assaporarli fino in fondo e leggerli due o più volte se necessario.
Essendo immersa nei miei pensieri non mi ero minimamente accorta di non essere a casa mia e che Cameron era molto probabilmente dietro di me a guardare quello che facevo. Ecco ora sembravo una ficca naso che guarda le cose altrui senza permesso.
Mi girai di scatto e lo vidi fissarmi in un modo mai visto prima, sembrava non riuscisse a togliere gli occhi dai miei, come calamitati.<<Mi dispiace, non dovevo andare a curiosare fra le tue cose>>
Abbassai la testa e rimasi in attesa di una risposta che non tardò ad arrivare.<<Tranquilla, ho notato che ti piacciono i libri. Se vuoi domani puoi guardarli meglio e prenderne qualcuno, ma ora è tardi e credo tu sia stanca, vieni.>>
Mi fece cenno con la testa di seguirlo e salimmo le scale fino al secondo piano. Attraversammo un corridoio lunghissimo con molte cornici attaccate ai muri e aprì la porta di una delle ultime stanze.
C'era un letto con una trapunta verde chiaro, un armadio in legno e una scrivania. La camera era priva di oggetti personali e dedussi si trattasse di una stanza degli ospiti.
Improvvisamente mi balenò un pensiero in mente e divenni rossa, probabilmente Cameron se ne accorse e mi guardò piegando la testa di lato.<<Qualcosa non va?>>
Aveva un tono neutro che non lasciava trasparire nessuna emozione, ma mi sembrò che fosse un pochino preoccupato, sicuramente non era così, a lui non gli interessava di me, almeno non più delle altre persone.
<<No... È solo che non ho nemmeno un pigiama..>>
Mi guardò un secondo e poi uscì dalla stanza senza dire una parola, avevo forse detto qualcosa che non andava?
La risposta arrivò subito dopo, quando Cameron ritornò nella stanza con degli indumenti piegati in mano.<<Ho preso quelli più piccoli che avevo, ma credo ti staranno ugualmente un po' larghi>>
Mi porse gli indumenti e e gli diedi un' occhiata, una maglia nera dei Nirvana è un paio di boxer neri.
<<Non importa Cam, hai fatto anche troppo per me>>
Detto questo mi fiondai in bagno senza guardare la sua reazione al nomignolo che gli avevo appena affibbiato. "Cam"? Ma come cazzo mi era saltato in mente di chiamarlo così, nemmeno ci conoscessimo da dieci anni. Che stupida.
Cameron's pov.
La vidi correre e fiondarsi in bagno come una scheggia, mi scappò un sorriso, ma lei non lo vide. Quando l'avevo vista guardare quei libri in salotto era scattato qualcosa in me, non sapevo neanche come descriverlo, i suoi occhi erano sognanti, urlava innocenza e sensualità da tutti o pori, e poi quel carattere testardo e timido mi mandava fuori di testa, ero diventato pazzo.
Dopo circa cinque minuti che Juno era lì dentro uscì e improvvisamente un profondo orgoglio maschile mi gonfiò il petto a vederla indossare i miei vestiti. La maglia dei Nirvana le andava parecchio lunga e larga e i boxer arrivavano molto sopra il ginocchio dandomi piena vista delle sue gambe, era perfetta, quelle curve avrebbero fatto impazzire ogni ragazzo etero della terra, ma al solo pensiero di lei insieme a qualcun altro che non fossi io mi fece rabbuiare. Era mia. La volevo in tutti i sensi.
<<Stai molto bene coi miei vestiti>>
Le dissi, volevo farle un complimento per vedere come avrebbe reagito.
Lei si abbassò la maglietta più che poté, cercando di nascondere le sue bellissime gambe e arrossì, ma non si rendeva conto di quanto era sexy e di quello che provocava in me? Ce l'avevo già duro.<<Ma tu dove dormi?>>
Mi chiese imbarazzata, inizialmente non avevo preso in considerazione l'idea di dormire con lei, ma ripensandoci sapevo che non ce l'avrei fatta a dormire in un'altra stanza con lei mezza nuda e a separarci solo un muro. Non se ne parlava, io volevo stringerla tutta la notte.
<<Dormo qui con te, che domande>>
La sua faccia sbalordita mi fece sorridere, si vedeva che era in guerra con se stessa, fidarsi di me e farmi restare o buttarmi fuori a calci? Sperai fosse la prima.
<<Non intendo fare sesso con te, Cam>>
Questa frase mi ferì un po, insomma pensava davvero che io l'avessi portata qui solo per quello? Certo, se mi avesse chiesto di farlo non avrei di certo rinunciato e solo pensare a lei sopra di me... Okay basta. Però non era soltanto una scopata per me, era molto di più.
<<Non ti ho mai detto questo, voglio solo dormire con te>>
Dissi in tono calmo e dolce, e lei si rilassò.
<<Solo dormire>>
Ripetè lei, sembrava volesse convincersi da sola. Attraversò la stanza e si infilò nel letto sotto le coperte e io la seguii a ruota. I primi dieci minuti furono infernali, era così vicina, ma non volevo toccarla, non potevo. Temevo pensasse male, ma quando vidi che non riusciva ad addormentarsi mi girai e feci in modo che la sua schiena aderisse al mio petto, misi la testa nello spazio tra la sua spalla e il suo collo inspirando profondamente il suo profumo dolce, sapeva di vaniglia e brezza marina, una droga. L'abbracciai e posai il mio braccio sulla sua vita sottile come per proteggerla e le lasciai un piccolissimo bacio sulla spalla, emise un respiro di sollievo, le piaceva!
Con l'altro braccio le accarezzavo i capelli e glieli spostai dall'orecchio sussurrandogli
<<Buonanotte piccola>>
E le diedi un bacio sulla guancia, sulla tempia, sotto l'orecchio e la vidi addormentarsi fra le mie braccia, ero felice. Per un solo secondo ero riuscito a sentirmi felice. Mi addormentai sognando un paio di occhi blu notte scrutarmi e sorridere.
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HELLS BELLS
RomanceJuno è la pecora nera della famiglia Spencer. I suoi sogni sono tanti e confusi e anche se la sua famiglia ha in serbo per lei un futuro chiaro e sicuro, lei non riesce a trovare se stessa. Juno è una ragazza particolare come il suo nome, vestita se...