Capitolo 2

167 21 0
                                    

Lily avanzava per la navata di una chiesa.
La mano poggiata sul braccio del padre.
La marcia nuziale riempiva l'aria.
La ragazza era nervosa, ma per un occhio insesperto era perfetta, come al solito.
Il vestito non era bianco come voleva la tradizione.
Un blu notte era l'unico colore dell'abito.
Come il colore preferito del suo unico amore.
Piccoli brillanti erano applicati sullo scollo a cuore e sulle balze della gonna.
Le scarpe col tacco, anch'esse blu, slanciavano la figura esile ma comunque molto alta della rossa.
I capelli del colore del fuoco erano raccolti in un morbido chignon.
Il trucco leggero risaltava la morbidità del giovane viso.
Un passo dopo l'altro le due figure si avvicinavano all'altare.
Con uno sforzo di volontà non da poco Lily teneva gli occhi fissi sul suo promesso sposo.
Scorpius Hyperion Malfoy si stagliava in tutta la sua eleganza davanti alla ragazza.
Eppure due occhi come il cielo invernale in quel momento erano così magnetici da tentare la serpe.
Il testimone sorrideva sornione.
Alec Zabini.
Scelto dallo sposo.
Eppure dietro quel sorriso si nascondeva qualcos'altro.
La delusione mangiava l'anima del giovane.
Essere condannato a testimoniare l'amore tra i due era una pena troppo grande anche per quello che aveva fatto.
Testimone di un matrimonio combinato.
Per risanare i rapporti tra Potter e Malfoy.
Ci sarebbe dovuto essere lui anche posto del biondo.
Lui avrebbe dovuto reggere le mani gelide della ragazza.
Lui avrebbe dovuto guardare con quello sguardo innamorato la piccola di casa Potter.
Lui avrebbe dovuto infilarle la fede al dito.
Lui, lui, lui.
Alec Zabini avrebbe dovuto sposare lui Lily Luna Potter.
Perché quello era amore.
Lui era stato il suo primo ragazzo.
E anche ultimo, se Draco ed Harry, in comune accordo non avessero deciso che i loro figli erano fatti l'uno per l'altro.
Ma neanche quello li aveva fermati, si erano continuati a frequentare, fino alla sera prima, quando Lily aveva posato per l'ultima volta le sue labbra su quelle del ragazzo.
Un'addio.
Ecco quello che era.
Ed ora la stessa ragazza posava le sue la labbra su quelle del biondo.
Sapevano di sangue.

Quel piccolo particolare svegliò la rossa dal suo sogno.
In effetti fino a pochi attimi prima si stava davvero morendo le labbra a sangue.
Ancora ansante per l'incubo, Lily scende dal baldacchino verde smeraldo e si dirige in bagno.
Nella fretta di andare a letto, la sera precedente non si era neppure struccata, perciò ora tutto il trucco le macchia le guance.
Gli occhi rossi dal pianto fanno contrasto con la sua pelle lattea, rendendola ancora più pallida.
Con un sospiro la rossa si dirige sotto la doccia.
L'acqua calda le scivola sul corpo, ma purtroppo le immagini del sogno non la abbandonano tanto facilmente.
Anzi, sembrano volerle rimanere attaccate alla pelle.
Ispirando profondamente cerca di cancellare le emozioni che le pervadono il viso.
Deve essere inespressivo.
Come sempre.
Chi si fa dominare dalle emozioni è debole.
Questa è una delle prime cose che ti viene insegnata quando vieni smistato in Slytherin, oltre all'odio obbligatorio verso le altre case.
Astuti vengono chiamati i verde-argento.
Ma "sprezzanti" non può che essere attribuito sempre loro.
L'espressione che domina ora il viso di Lily è proprio il disprezzo.
Verso tutto e tutti.
È così che, dopo essersi asciugata, truccata e vestita, si dirige in Sala Grande.
Camminando un metro sopra agli altri.
Disprezzando tutti quelli che le passano di fianco.
Da vera Serpeverde.
La cravatta della divisa non è completamente tirata e i primi bottoni della camicia slacciati.
È così che Lily, quinto anno e troppe storie dietro di lei per essere raccontate, si presenta a tutta Hogwarts quella mattina del 2 settembre.
Tutto ciò in lei rimarca il suo carattere, la sua personalità.
Il voler sempre essere amata da tutti, come un leader, ritorna costantemente.
Anche i suoi sogni svelano una parte di lei.
L'infedeltà e la vendicatività della rossa stupiscono sempre tutti.
Anche ormai chi ha imparato a conoscere Lily Potter, rimane scioccato ogni volta che lei si presenta in modo diverso.
Una carta a tante facce.
Ecco quello che è.
Una carta che tutti vorrebbero nel proprio mazzo, ma che nessuno ha, perché lei agisce da sola.
E quella mattina Lily Potter è la distruttice.
A passo deciso, senza degnare di uno sguardo nessuno si dirige verso il suo tavolo.
Molte persone la salutano ma la sua bocca è serrata.
Le sue labbra rosse formano una linea stretta.
I suoi occhi smeraldini, da quando la rossa è entrata nella sala, non si sono spostati di un millimetro.
Lo sguardo fisso su una persona.
Il mento alto e i passi veloci sottolineano che quel giorno il suo cuore è duro come un diamante.
Non si calmerà fino a quando non raggiungerà il suo obiettivo.
Tutto d'un tratto si blocca.
Il ragazzo davanti a lei la guarda e valuta attentamente la situazione.
Non è l'ideale essere la prima persona con cui Lily Potter apre bocca una mattina che si è alzata incavolata di suo.
Questo l'hanno imparato a proprie spese molti studenti della scuola.
Perfino le sue migliori amiche non le hanno ancora dato il buongiorno.
La rossa aspetta girandosi una ciocca tra le dita che il ragazzo davanti a lei dica qualcosa.
-Svegliata bene Lily?-
La bocca della rossa si serra ancora di più.
Mai parole furono più erroneamente pronunciate.
E anche lui lo sa.
-Malfoy-
È un soffio quello che esce dalla bocca di Lily, più simile al sibilo di un serpente che a un nome pronunciato da una persona.
Anche il biondo trasale, sentendo con quanta malignità è stato pronunciato il suo cognome.
-Credo che tu mi debba spiegare qualcosa-
Ora il tono della Potter è leggermente più canzonatorio.
L'intera sala grande sembra essersi zittita.
Come se tutte le persone presenti volessero seguire la conversazione.
-Cosa?-
Un ghigno nasce sul volto della ragazza.
-Questo me lo dirai tu-
Una falsa espressione stupita compare sul volto di Scorpius.
Mai mentire a Lily Luna Potter.
Mai.
Ecco un'altra regola mai scritta.
-Oh dici? Io credo che invece tu sappia perfettamente di cosa io stia parlando-
Una risatina forzata accompagna le parole della ragazza.
-Piccolo suggerimento?-
Non si gioca con il fuoco.
Ma anche questo Malfoy se lo deve essere dimenticato.
L'espressione della rossa diventa ancora più inquietante.
-Zabini-

~Sanctimonia Vincent Semper~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora